Chiesa Cattolica in Marocco

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Casablanca Cathedrale Saint-Coeur (1).jpg
Cattedrale del Sacro Cuore di Gesù (Casablanca)
Anno 2007
Cristiani
Ichthus.svg
1%
Cattolici 23.510
Ebrei circa 6.000
Protestanti
Anglicani
Luterani
Pentecostali/carismatici
Ortodossi
Mussulmani sunniti 99%
Mussulmani sciiti
Altri
Animisti
Buddisti
Induisti
Lamaisti
Scintoisti
Taoisti
Sikh
Atei & agnostici
Popolazione 31,97 milioni
(Stime luglio 2011[1])
Parrocchie
Presbiteri 35
Seminaristi
Diaconi Permanenti
Religiosi 42
Religiose 223
Primate
Presidente della Conferenza Episcopale
Nunzio apostolico Antonio Sozzo
Rappresentante apostolico non residente
Codice
LocationMorocco2.png
classifica - nazione su Catholic Hierarchy


La Chiesa cattolica in Marocco è parte della Chiesa Cattolica universale in comunione con il vescovo di Roma, il papa. Circa lo 0,06% degli abitanti del Marocco pratica il Cattolicesimo.

Storia

La presenza del cristianesimo in Nord Africa è dimostrata dalla fine del II secolo. È molto probabile che l'annuncio del Vangelo sia giunto nella provincia romana della Mauretania Tingitana (attuale regione centro-settentrionale del Marocco) dalla vicina Spagna.

Nell'anno 298 fu martirizzato, a Tangeri, il centurione Marcello. La nuova religione fece breccia tra gli indigeni berberi, ma soprattutto tra gli abitanti di origine romana; molte furono le diocesi istituite durante l'occupazione romana della regione (per esempio, Tingis, Zilis, Septem, Lixus, Tamuden-Sis, Salensis, ecc.). Scarsa la documentazione circa gli effetti che donatisti e vandali esercitarono sulla comunità cristiana della regione.

Con l'avvento dell'Islam il cristianesimo si ridusse a piccole comunità, con la graduale scomparsa della gerarchia. Nel 1219 arrivarono in terra marocchina i Francescani, inviati dallo stesso san Francesco. Pochi anni dopo, nel 1225, la Santa Sede nominò vescovo per i territori sotto il dominio almohade, il domenicano padre Domenico; nel 1226, il frate francescano Agnelo fu nominato vescovo di Fez. Con l'inizio dell'evangelizzazione del Marocco, ebbero inizio anche le persecuzioni con i primi martiri: tra questi si ricordano i santi Berardo, Ottone, Pietro, Accursio e Adiuto, uccisi nel 1220, e i santi Daniele e compagni, che subirono il martirio nel 1227.

Dal XIV al XVII secolo, i missionari spagnoli continuarono a esercitare il loro ministero tra gli schiavi cristiani, sotto l'autorità dei vescovi che vivevano normalmente a Siviglia, come ausiliari dell'Arcivescovo di quella città. Nel 1630, la diocesi di Marocco fu ridotto al rango di prefettura apostolica dipendente da Roma e venne affidata ai francescani. Quando a metà del XVIII secolo fu abolita la schiavitù dei cristiani in Marocco, aumentarono soprattutto lungo le coste piccole comunità di commercianti e marinai europei.

Nel 1908 papa Pio X elevò la prefettura apostolica in vicariato apostolico. Nel 1923 papa Pio XI creò due vicariati apostolici: quello di Tangeri per i territori del protettorato spagnolo, e quello di Rabat per i territori del protettorato francese. Con i decreti del 14 settembre 1955 e del 14 novembre 1956, papa Pio XII elevò i due vicariati apostolici in arcidiocesi. Louis-Amédée Lefèvre et Francisco Aldegunde furono designati come arcivescovi, dopo essere stati fino a quel momento vescovi titolari delle due sedi vicariali.

Un evento particolarmente importante nella storia della chiesa in Marocco è stata la visita di papa Giovanni Paolo II a Casablanca il 19 agosto 1985.

Organizzazione ecclesiastica

I fedeli cattolici del Paese sono ridotti ad un piccolo numero, per lo più stranieri ed immigrati. Il territorio comprende due arcidiocesi:

Statistiche

La chiesa cattolica in Marocco al termine dell'anno 2007 su una popolazione di oltre 34 milioni di abitanti contava 23.300 battezzati, corrispondenti allo 0,06% del totale.[2] Inoltre gestiva 84 istituti scolastici e 21 istituti di beneficenza.

Nunziatura apostolica

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Nunziatura apostolica in Marocco

È stata istituita il 15 gennaio 1976.

Conferenza episcopale

La Chiesa cattolica in Marocco non ha una conferenza episcopale propria, ma i suoi vescovi sono parte della Conferenza episcopale regionale del Nordafrica (Conférence Episcopale Regionale du Nord de l'Afrique, CERNA), che raggruppa gli episcopati di Marocco, Algeria, Tunisia, Libia e Sahara Occidentale.

La CERNA è membro del Symposium of Episcopal Conferences of Africa and Madagascar (SECAM).

Elenco dei Presidenti:

Cattedrali e chiese

Casablanca

  • Cattedrale di Norte Dame de Lourdes
  • Chiesa di Anfa-Maarif
  • Chiesa del Carmelo Saint Joseph
  • Chiesa di Christ Roi
  • Chiesa di Saint Francois d'Assise
  • Cattedrale del Sacro Cuore (in disuso)
  • Chiesa di Saint Jacques

Rabat

  • Cattedrale di Saint Pierre
  • Chiesa di Saint Pie X
  • Chiesa di Saint Francois d'Assise
  • Norte Dame de La Paix

Tangeri

  • Espiritu Santo (Parrocchia dello Spirito Santo)
  • Notre Dame de l'Assomption

Agadir

  • Chiesa di Saint Anne

Marrakech

  • Chiesa di Saints Martyrs

Meknes

  • Notre Dame des Olivers

Fes

  • Chiesa di Saint Francois d'Assise

El Jadida

  • Chiesa di Saint Bernard
Note
  1. CIA WORLD FACTBOOK: Morocco - People & Society
  2. I dati statistici sono ricavati sommando i dati statistici delle singole diocesi, riportati annualmente dagli Annuari pontifici.
Voci correlate
Collegamenti esterni