Summis desiderantes
Summis Desiderantes Affectibus Bolla pontificia di Innocenzo VIII | |
Data |
5 dicembre 1484 (I di pontificato) |
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Argomenti trattati | La stregoneria in Germania |
Tutti i documenti di Innocenzo VIII Tutte le Bolle pontificie |
Summis desiderantes affectibus (Desiderando con supremo ardore) è un bolla emanata da papa Innocenzo VIII, indirizzata agli inquisitori domenicani Enrico Institoris e Giacomo Sprenger perché indagassero sul fenomeno della stregoneria in Germania, specialmente nella Valle del Reno.
Contesto storico
Principale preoccupazione del papa registrata nella bolla fu che questo fenomeno fosse prima di tutto e principalmente contrastato con la predicazione.
Studiosi di parte protestante (come K. Mūller, Soldan, I. Döllinger) affermarono che con questa bolla veniva imposto al popolo tedesco, in forza di una "infallibile proclamazione", lo spettro del diavolo e delle streghe.
Queste credenze, però, erano già molto vecchie e diffuse tra il popolo tedesco. Già Giovanni Nider, anch'egli inquisitore domenicano, nel libro Formicarius, pubblicato al tempo del Concilio di Basilea (1431-1438), ne aveva descritto la fenomenologia.
Non si trattava, quindi, di una definizione dogmatica quella che viene descritta nella bolla ma soltanto la descrizione di quanto era stato riferito alla Santa Sede sulle credenze dei tedeschi renani e incaricava i due inquisitori di occuparsene.
Il Malleus Maleficarum, da loro scritto nel 1486, diventò il più autorevole manuale ad uso degli inquisitori nei procedimenti contro le streghe.
[...] Recentemente, è infatti arrivato alle nostre orecchie, non senza procurarci grande pena, che in certe regioni della Germania settentrionale, come pure nelle province, città e territori di Magonza, Colonia, Treviri, Salisburgo e Brema, numerose persone dell'uno e dell'altro sesso, incuranti della loro salvezza e deviando dalla fede cattolica, si sono abbandonati a demoni, succubi e incubi, e facendo ricorso ad incantesimi, sortilegi, congiure, pratiche magiche e altre infami attività superstiziose, hanno sgozzato bambini ancora nel grembo della madre, vitellini e altro bestiame, hanno fatto seccare i raccolti, reso uomini impotenti e donne sterili, per far sì che i mariti non potessero andare con le mogli e le mogli non potessero ricevere i loro mariti [...] Noi dunque, desiderando, secondo quanto imposto dalla Nostra Funzione, annullare tutti i possibili ostacoli che possano in una qualche misura ritardare l'attività degli stessi Inquisitori, e adottare gli idonei rimedi al fine di evitare che la lordura della perversione eretica e le altre pratiche dello stesso genere si diffondano procurando con il loro veleno la perdizione di altri innocenti [...] E anche se i nostri diletti figli, Heinrich Kramer e Johann Sprenger [...] sono stati delegati come inquisitori con lettera apostolica [...] decretiamo che ai suddetti inquisitori venga data potestà di giusta riprensione, incarcerazione e punizione di chiunque, senza permesso e senza limitazione [...]
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