Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret
in latino '''''
33000.JPG
ritratto della fandatrice
Istituto di vita consacrata
Congregazione religiosa femminile di diritto pontificio
Fondatore Jeanne-Antide Thouret
Data fondazione 1799
Luogo fondazione Besançon
sigla S.D.C.
Superiora generale Madre Maria Annunziata De Gori
Approvato da Arcivescovo di Besançon
Data di approvazione 26 settembre 1807
Motto 'Dio solo'
Scopo Istruzione ed educazione della gioventù; assistenza agli ammalati e ai carcerati. Opere parrocchiali.
Collegamenti esterni
Sito ufficiale

Le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.D.C.[1]

Cenni storici

Fondatrice delle Suore della Carità è Jeanne-Antide Thouret (1765-1826). Entrata tra le Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli nel 1787, dovette abbandonare la compagnia a causa della Rivoluzione francese:[2] l'11 aprile del 1799 diede vita a Besançon ad una congregazione di religiose dedita all'istruzione della gioventù, alla cura dei malati ed all'assistenza ai poveri; le costituzioni della nuova famiglia religiosa vennero redatte dalla fondatrice a Dole e vennero approvate dall'arcivescovo di Besançon il 26 settembre 1807.[3]

Le Suore della Carità si diffusero rapidamente in Francia, Svizzera e nel Regno di Napoli, dove la loro opera venne espressamente richiesta da Gioacchino Murat (1810): l'istituto venne definitivamente approvato dalla Santa Sede il 23 luglio 1819.[3]

La Thouret, con il sostegno di Carlo Felice di Savoia, stabilì un nuovo noviziato a Évian-les-Bains, poi, su richiesta di Francesco IV d'Asburgo-Este, ne aprì un altro a Modena; nel 1837 venne eretto un noviziato anche a Roma, dove papa Gregorio XVI aveva affidato alle religiose l'ospedale di Santo Spirito.[3]

Approfittando dell'assenza della fondatrice, l'arcivescovo di Besançon Gabriel Cortois de Pressigny, di tendenze gallicane, staccò le case francesi dalla congregazione e diede origine a un ramo autonomo dell'istituto, posto alle sue dirette dipendenze: questa congregazione ricevette il pontificio decreto di lode il 29 ottobre 1946, ma venne riunita all'istituto di origine nel 1954.[3]

La fondatrice, beatificata nel 1926, fu proclamata santa da papa Pio XI il 14 gennaio 1934.[2]

Attività e diffusione

Le Suore della Carità si dedicano principalmente all'istruzione e all'educazione cristiana della gioventù; sono anche attive nell'assistenza agli ammalati, ai carcerati e alle opere parrocchiali.

Sono presenti in Europa (Albania, Francia, Italia, Malta, Regno Unito, Romania, Svizzera), nelle Americhe (Argentina, Bolivia, Brasile, Paraguay, Stati Uniti), in Africa (Camerun, Centrafrica, Ciad, Egitto, Etiopia, Sudan) e in Asia (India, Indonesia, Laos, Libano, Pakistan, Siria, Thailandia):[4] la sede generalizia è a Roma.[1]

Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 2.929 religiose in 369 case.[1]

Note
  1. 1,0 1,1 1,2 Ann. Pont. 2007, p. 1701.
  2. 2,0 2,1 Bibliotheca Sanctorum, vol. VI (1965), coll. 565-568, voce a cura di T. Amiotti.
  3. 3,0 3,1 3,2 3,3 DIP, vol. II (1975), coll. 352-354, voce a cura di M.C. Rogati.
  4. Le Suore della Carità nel mondo su suoredellacarita.org. URL consultato il 14-7-2009
Bibliografia
Collegamenti esterni