Trasfigurazione di Gesù Cristo (Perugino, Perugia 1498)

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Perugia CollegioCambio Perugino Trasfigurazione 1498ca.jpg

Pietro Perugino, Trasfigurazione di Gesù Cristo (1498 - 1500), affresco
Trasfigurazione di Gesù Cristo
Opera d'arte
Stato bandiera Italia
Regione Flag of Umbria.svg Umbria
Regione ecclesiastica Umbria
Provincia Perugia
Comune Perugia
Diocesi Perugia-Città della Pieve
Ubicazione specifica Collegio del Cambio, sala dell'Udienza, parete di fondo
Uso liturgico nessuno
Comune di provenienza Perugia
Luogo di provenienza ubicazione originaria
Oggetto dipinto murale
Soggetto Trasfigurazione di Gesù Cristo
Datazione 1498 - 1500
Ambito culturale
scuola umbra
Autore Pietro Perugino (Pietro Vannucci)
detto Perugino
Materia e tecnica affresco
Misure h. 226 cm; l. 229 cm
Iscrizioni HIC EST FILIVS / MEVS DILECTVS; DOMINE / BONVM EST NOS HIC ESSE
Virgolette aperte.png

1Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. 3Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. 4Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù:... «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia»....
5Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». 6All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. 7Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». 8Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. 9Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti».
Virgolette chiuse.png

La Trasfigurazione di Gesù Cristo è un dipinto murale, eseguito tra il 1498 ed il 1500, ad affresco, da Pietro Vannucci, detto Pietro Perugino (1448 ca. - 1523), per il Collegio del Cambio, dov'è tuttora ubicata.

Soggetto

Il dipinto, articolato su due registri paralleli, raffigura l'episodio evangelico, ambientato sul monte Tabor, attualizzato qui nel dolce paesaggio umbro, fatto di colline ed esili alberi che sfumano in lontananza.

  • Nel registro superiore compaiono:
    • Gesù Cristo trasfigurato, rivela la sua natura divina alla presenza di tre apostoli: egli indossa delle vesti bianche, che hanno il nitore, la trasparenza e la bellezza della luce; infatti, la sua figura si staglia, bianco su bianco, entro una mandorla luminosa, circondata da angeli cherubini e serafini, che abbaglia gli astanti. Gesù è il centro di tutta la struttura compositiva, l'inizio e la fine d’ogni cosa. L'inquadratura di Cristo è frontale: le braccia aperte, la cui disposizione imita e preannuncia la croce. L'artista, infatti, evoca contemporaneamente la morte del salvatore, nella posa cruciforme assunta da Cristo, e la sua vita immortale, svelata dalla trasfigurazione.
    • Profeti (Mosè ed Elia), inginocchiati su nubi, si sono materializzati, accanto a Gesù, e "conversano" con lui della sua imminente passione e morte; essi riassumono il suo esser venuto a completare la Legge e sono il simbolo dell'avverarsi delle profezie dell'Antico Testamento.
  • Nel registro inferiore sono raffigurati:

Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche

Nel dipinto, di grande ricercatezza ed eleganza, sono i volti dei tre apostoli, con la plasticità dei corpi piuttosto marcata. Nel volto di san Giacomo, con le masse di colore che assumono quasi un valore plastico e il particolare modo di delimitare le parti in luce e quelle in ombra, si è voluta vedere la mano del giovane Raffaello Sanzio, allievo di Pietro Perugino.

Iscrizioni

Nel dipinto murale si trovano due iscrizioni, in lettere capitali, nelle quali si legge:

(LA) (IT)
« HIC EST FILIVS / MEVS DILECTVS » « Signore, è bello per noi restare qui. »
(LA) (IT)
« DOMINE / BONVM EST NOS HIC ESSE » « Questi è il Figlio mio prediletto. »

Notizie storico-critiche

Nel 1452, l'Arte del Cambio, ossia la corporazione dei cambiavalute, aveva ricevuto l'autorizzazione di stabilirsi in alcuni locali, al pianterreno del palazzo dei Priori, dove fino al 1457 ebbero luogo i lavori d’adeguamento strutturale e ristrutturazione degli ambienti concessi.

La decorazione della Sala delle Udienze, luogo delle riunioni e centro delle attività commerciali della corporazione, fu affidata nel 1496 a Pietro Perugino, che in quel periodo si trovava a Perugia al lavoro per il Polittico di San Pietro (1496 - 1498). Il contratto siglato con l'artista reca la data 26 gennaio 1496.

I lavori iniziarono nel 1498 e terminarono nel 1500, con ricorso, come richiedeva un'impresa decorativa complessa, alla collaborazione di vari allievi, fra i quali spiccano: Raffaello Sanzio, Andrea d'Assisi, ecc.

Bibliografia
  • Carlo Bertelli et. al., Storia dell'Arte Italiana, vol. 2, Electa - Bruno Mondadori Editore, Milano 1990, pp. 272 - 273 ISBN 9788842445227
  • Vittoria Garibaldi, Perugino, Giunti Editore, Firenze 2004 ISBN 9788809035447
  • Vittoria Garibaldi, Perugino, Editore Scala, Firenze 2004 ISBN 978888117099X
Voci correlate
Collegamenti esterni