Società del Verbo Divino

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Società del Verbo Divino
in latino Societas Verbi Divini
Società del Verbo Divino.jpg
Istituto di vita consacrata
Congregazione religiosa maschile di diritto pontificio
Altri nomi
Verbiti
Fondatore Arnold Janssen
Data fondazione 8 settembre 1875
Luogo fondazione Steyl (Paesi Bassi)
sigla S.V.D.
Data di approvazione 25 gennaio 1901
Motto '
Costituzioni approvate il 12 agosto 1905 (definitivamente, nel 1909)
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Scheda su gcatholic.com
Scheda su catholic-hierarchy.org

La Società del Verbo Divino (in latino Societas Verbi Divini) è un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale, detti popolarmente Verbiti, pospongono al loro nome la sigla S.V.D.[1]

Cenni storici

La nascita della congregazione è da inquadrarsi nel clima di risveglio dello spirito missionario che pervase l'Europa nella seconda metà del XIX secolo, ma che non aveva ancora riguardato i paesi germanici.[2]

Il sacerdote tedesco Arnold Janssen (1837-1909), della diocesi di Münster, incoraggiato da padre Timoleone Raimondi, missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere, ebbe l'intuizione di aprire un seminario per la formazione degli aspiranti missionari di lingua tedesca, ma a causa del clima del Kulturkampf ciò risultava impossibile in Germania; il suo progetto trovò, comunque, l'esplicito sostegno di trentadue vescovi di Germania, Austria, Paesi Bassi e Lussemburgo.[2]

Il 3 dicembre 1874 il vescovo di Roermond, Joannes Paredis, autorizzò Janssen a erigere un seminario a Steyl, nei Paesi Bassi, e l'8 settembre 1875 ebbe formalmente inizio la nuova congregazione per l'evangelizzazione dei popoli infedeli; i membri della Società, in origine, seguivano la regola del terz'ordine domenicano, poi si dotarono di costituzioni proprie, approvate il 23 gennaio 1889 dal vescovo Franciscus Boermans.[2]

La Santa Sede riconobbe l'istituto il 25 gennaio 1901 e le sue costituzioni vennero approvate il 12 agosto 1905 e, definitivamente, nel 1909.[2]

Il fondatore, beatificato nel 1975, è stato proclamato santo il 5 ottobre 2003 da papa Giovanni Paolo II.[3]

Attività e diffusione

I verbiti si dedicano essenzialmente alle missioni ad gentes.[1]

Sono presenti in Europa (Austria, Belgio, Bielorussia, Croazia, Germania, Irlanda, Italia, Montenegro, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Moldavia, Regno Unito, Russia, Serbia, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Ucraina, Ungheria),[4] nelle Americhe (Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, Giamaica, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Stati Uniti),[5] in Africa (Angola, Benin, Botswana, Ciad, Congo, Kenya, Ghana, Madagascar, Mozambico, Sud Africa, Togo, Zambia, Zimbabwe, Tanzania),[6] in Asia (Corea del Sud, Filippine, Giappone, India, Papua Nuova Guinea) e in Australia;[7]la sede generalizia è a Roma.[1]

Al 31 dicembre 2005, i Verbiti contavano 401 case e 6.102 religiosi professi, 3.928 dei quali sacerdoti.[1]

Note
  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 Ann. Pont. 2007, p. 1484.
  2. 2,0 2,1 2,2 2,3 DIP, vol. VIII (1988), coll. 1601-1608, voce a cura di C. Pape e P. Sessolo.
  3. Santi proclamati nel pontificato di Giovanni Paolo II su vatican.va. URL consultato il 18-8-2009
  4. Divine Word Missionaries presency in European countries su svdmissions.org. URL consultato il 18-8-2009
  5. Divine Word Missionaries in North America, Central America and South America su svdmissions.org. URL consultato il 18-8-2009
  6. Divine Word Missionaries in Africa and Madagascar su svdmissions.org. URL consultato il 18-8-2009
  7. Divine Word Missionaries in Asia and the Pacific su svdmissions.org. URL consultato il 18-8-2009
Bibliografia
Collegamenti esterni