Sant'Eustasio

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Sant'Eustasio
Religioso
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Santo
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San Eustasio con la piccola Santa Fara
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte circa 69 anni
Nascita Francia
560 ca.
Morte Luxeuil-les-Bains
29 marzo 629
Sepoltura
Appartenenza
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Professione religiosa 590 ca.
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
Venerato da Chiesa cattolica
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Beatificazione [[]]
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 2 aprile
Altre ricorrenze
Santuario principale Abbazia di Luxeuil-les-Bains
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
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Onorificenze
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Nomi postumi
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 2 aprile, n. 7:
« Nel monastero di Luxeuil nella Burgundia sempre in territorio francese, sant'Eustasio, abate, che fu discepolo di san Colombano e padre di quasi seicento monaci. »

Sant'Eustasio (Francia, 560 ca.; † Luxeuil-les-Bains, 29 marzo 629) è stato un religioso, abate e missionario francese, di regola colombaniana.

Biografia

Eustasio si fece monaco a Luxeuil-les-Bains, nell'abbazia fondata attorno al 590 da San Colombano, di cui divenne discepolo. Ben presto prese le redini del monastero, diventando un abile insegnante e dirigendo le scuole monastiche aperte a tutti, non solo a monaci e laici nobili, ma anche ai poveri.

Nel 611 divenne priore di Luxeuil, dato che San Colombano dovette dapprima abbandonare il monastero per dissidi con i nobili merovingi e poi fu addirittura arrestato.

Eustasio intervenne inoltre nella diatriba fra Santa Fara e il padre Cagnerico, conte di Borgogna. La giovane, contro la volontà del padre che l'aveva promessa in sposa, voleva consacrarsi a Dio, dopo essere stata battezzata da San Colombano che aveva colto in lei la vocazione. Cagnerico dapprima promise di rispettare la volontà della giovane, ma poi cambiò idea. Fara improvvisamente si ammalò gravemente, perse del tutto la vista e rimase in stato catatonico, allorché la madre addolorata ricordò al marito la promessa fatta a Colombano e chiamò Eustasio. Egli rivelò al padre Cagnerico che la fanciulla, lasciata libera di consacrarsi a Dio, sarebbe prontamente guarita. Il padre nuovamente fu costretto a promettere, dietro le pressioni della madre e dello stesso Eustasio; miracolosamente Fara dopo la benedizione si svegliò e riebbe la salute. Ma nuovamente il padre cambiò idea: la giovane allora prontamente lasciò la casa paterna e si rifugiò presso la locale chiesa di San Pietro. Eustasio, informato di ciò che stava accadendo, lasciò Luxeuil e si diresse alla chiesa di San Pietro; ammonì severamente Cagnerico, entrò in chiesa e impose il velo alla fanciulla. Essa poi si rifugiò a Luxeuil assieme ai fratelli santi Cagnoaldo e Farone; successivamente fondò l'abbazia di Faremoutiers e il collaterale ordine femminile.

Nel 614 andò a visitare San Colombano a Bobbio per convincerlo a ritornare a Luxeuil invitato dal nuovo re Clotario II, ma il santo irlandese non acconsentì.

L'anno seguente, 615, con la morte di Colombano, Eustasio gli subentrò direttamente quale secondo abate di Luxeuil; nello stesso tempo condusse l'attività di missionario in Baviera.

Nel 627 al Concilio di Mâcon difese e fece approvare la Regola dell'Ordine di San Colombano.

Morì nel 629 a Luxeuil; gli successe San Valdeberto come terzo abate. Viene ricordato il 2 aprile.

Fonti
Bibliografia
  • Dio è corazza dei forti. Testi del cristianesimo celtico (VI-X sec.), Rimini, Il Cerchio, 1998;
  • Archivum Bobiense, Rivista annuale degli Archivi storici Bobiensi, Bobbio, 1979-2008.
Voci correlate
Collegamenti esterni