Abbazia di Saint-Claude

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Abbazia di Saint-Claude
Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
Saint Romain de Condat.jpg
Cappella di San Romano unita vestigia rimasta
Altre denominazioni
Stato Francia
Regione Giura Francese
Dipartimento {{{Provincia}}}
Comune Saint-Claude
Località {{{Località}}}
Diocesi Arcidiocesi di Lione
Religione Cattolica
Indirizzo {{{Indirizzo}}}
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Posta elettronica [mailto: ]
Sito web

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Proprietà {{{Proprietà}}}
Oggetto tipo Abbazia
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Dedicazione San Claudio di Condat
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Architetto


Stile architettonico
Inizio della costruzione V secolo
Completamento
Distruzione XVII secolo
Soppressione 1742 (trasformazione in capitolo dei canonici sciolto nel 1789)
Ripristino
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Data di inaugurazione {{{AnnoInaugur}}}
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Data di consacrazione
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Titolo
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Superficie massima {{{Superficie}}}
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Note
Coordinate geografiche
46°23′N 5°52′E / 46.38, 5.87 bandiera Francia
Mappa di localizzazione New: Francia
Abbazia di Saint-Claude
Abbazia di Saint-Claude
Ginevra
Ginevra
Parigi
Parigi
Patrimonio UNESCO.png Patrimonio dell'umanità
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Pericolo Bene non in pericolo
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Scheda UNESCO
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L'Abbazia di Saint-Claude originariamente chiamata Monastero di Condat e poi Abbazia di Saint-Oyand de Joux nel Medioevo fu un antico edificio religioso eretto nell'attuale paese di Saint-Claude nel Giura francese, di cui oggi non restano che alcuni ruderi.

Storia

Agli inizi del V secolo Romano e suo fratello Lupicino si ritirarono a vita eremitica in questo luogo, alla confluenza dei fiumi Bienne e Tacon, da qui il nome Condati che in lingua celtica significa appunto confluenza.

La fama dei due eremiti attirò ben presto parecchi discepoli, e a poco a poco l'eremo originale si trasformò in comunità monastica. Agli inizi del VI secolo Sant' Eugendo Oyand in francese, quarto abate della comunità, regolarizzò la vita monastica sotto la regola di Tarnate. Morto in odore di santità bene presto il complesso monastico prese il nome di questo abate, divenendo abbaye Saint-Oyand de Joux.

L'abbazia conobbe un grande periodo di prosperità dal XI secolo alla metà del XII, che si tradusse in un importante attività edilizia, con nuove costruzioni e restauro degli antichi edifici. L'imperatore Federico Barbarossa accordò all'abbazia l'immediatezza imperiale nel 1184.

Verso l'anno 1160, fu riesumato incorrotto il corpo di San Claudio di Condat, il dodicesimo abate che ne aveva retto le sorti per oltre cinquant'anni nel VII secolo. L'avvenimento miracoloso fu oggetto di molta venerazione da parte dei credenti e l'abbazia divenne centro di pellegrinaggi sulla tomba del santo. La reputazione di San Claudio superò presto quella del predecessore Sant'Eugendo al punto di donare il nome alla città sede del monastero nel XVI secolo.

Dal XIII secolo, solo coloro che erano nobili e potevano dimostrare sedici quarti della nobiltà potevano essere ammessi come religiosi, vale a dire risalire alla quarta generazione da parte paterna e materna.

Ma le sorti del monastero nei secoli successivi scemarono. Sotto Filippo III di Borgogna perse l'immediatezza imperiale a favore della contea di Borgogna nel 1436 e perse quindi lo statuto di principato dell'Impero. A seguito dell'occupazione francese della Franca Contea nel 1674 l'abbazia concluse un accordo di pace separata con l'invasore. Ma ciò non arrestò la sua decadenza che sfociò nel 1742 nella sua secolarizzazione, l'abbazia fu sostituita dalla diocesi di Saint-Claude dove il capitolo dei canonici prese il posto del capitolo dei monaci.

Con l'arrivo di Luigi di Borbone-Condé come abate commendatario, si decise la secolarizzazione dell'abbazia. Per fare questo, il capitolo elaborò un progetto in quarantatré punti. Questo progetto non ricevette la piena approvazione di François Paul de Neufville de Villeroy, allora arcivescovo di Lione, per cui con l'accordo dell'abate commendatario Luigi di Borbone-Condé, si decise di creare un vescovado sui possedimenti dell'antica abbazia e il 22 gennaio 1742 fu eretta la diocesi di Saint-Claude.

Note
  1. Quarto abate di Condat, nacque nel 449 o 450 a Izernore, in Francia. Fu educato dai beati Romano e Lupicino, fondatori del monastero di Condat, e si distinse per la sua pietà, la sua saggezza e il suo amore per la solitudine. Dopo la morte di Lupicino, Eugendo fu associato al governo del monastero dall'abate Minaso. Dopo la morte di Minaso, Eugendo fu eletto abate, ma fu inizialmente osteggiato dai monaci più anziani. Tuttavia, la sua saggezza e il suo dono dei miracoli lo resero presto rispettato e venerato da tutti. Eugendo ricostruì il monastero, distrutto da un incendio, e ne modificò il regime di vita, trasformandolo da una laura semi-eremitica in un monastero in cui si viveva in comunità. Fu anche un importante promotore della cultura e dell'istruzione, e fondò a Condat un centro di studi. Morì nel 510, il 1° gennaio, giorno nel quale è festeggiato. Martirologio Romano: In un villaggio della Gallia lugdunense, presso il massiccio del Giura, in Francia, commemorazione di sant’Eugendo, abate di Condat: vissuto in monastero fin dalla fanciullezza, si dedicò con grande impegno alla promozione della vita monastica.
  2. (FR) Hippolyte de Belley su fr.wikipedia.org. URL consultato il 01-07-2023
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  5. (FR) Aurélien (archevêque) su fr.wikipedia.org. URL consultato il 01-07-2023
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Bibliografia
Collegamenti esterni