Acclamazione al Vangelo

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Thomas Cooper Gotch, Alleluia (1896), olio su tela; Londra, Tate Gallery

L'Acclamazione al Vangelo è una formula liturgica utilizzata prima della proclamazione del Vangelo nelle Celebrazioni eucaistiche. È formato dal canto dell'Alleluia seguito da alcuni versetti recitati o cantati e di nuovo dal canto dell'alleluia. Fa eccezione il Tempo Quaresimale dove è omesso l'alleluia e al suo posto è utilizzato un altro canto.

Struttura

L'Alleluia o, secondo il tempo liturgico, il versetto prima del Vangelo, costituiscono "un rito e un atto a sé stante" (PNMR 17/A[1]) con il quale l'assemblea dei fedeli accoglie e saluta il Signore del quale sarà proclamata la Parola e con il canto manifesta la propria fede. Da questo ne consegue che non può essere sostituito con un altro canto. Deve esserci alleluia nel Tempo Ordinario (Tempo dopo Epifania, Tempo dopo Pentecoste nel Rito ambrosiano), Avvento e Pasquale e una acclamazione a Cristo in Quaresima ("Lode a Te o Cristo" o "Gloria e Lode... ").

Al canto dell'Alleluia e del versetto prima del Vangelo tutti devono stare in piedi, in modo che non solo il cantore o il coro che lo intona, ma tutto il popolo unisca nel canto le sue voci" (OLM 23[2]).

Può essere iniziato da tutti, o dalla schola o da un cantore e, se è il caso, lo si ripete. I versetti si scelgono dal Lezionario o dal Graduale. L'altro canto è costituito da un versetto prima del Vangelo, oppure da un altro Salmo o tratto, come si trovano nel Lezionario o nel Graduale. In Rito ambrosiano si scelgono dal Lezionario oppure dall'Antifonale[3].

Rito romano

Dopo la lettura che precede immediatamente il Vangelo, si canta l'Alleluia o un altro canto stabilito dalle rubriche, come richiede il tempo liturgico.

  • L'Alleluia si canta in qualsiasi tempo, tranne in Quaresima.
    • In tempo di Quaresima, al posto dell'Alleluia si canta il versetto posto nel Lezionario prima del Vangelo. Si può anche cantare un altro salmo o tratto dal Graduale.
  • Quando vi è una sola lettura prima del Vangelo:
    • nel tempo in cui si canta l'Alleluia, si può utilizzare o il salmo alleluiatico, oppure il salmo e l'Alleluia con il suo versetto,
    • nel tempo in cui non si canta l'Alleluia, si può eseguire o il salmo e il versetto prima del Vangelo o il salmo soltanto.
    • l'Alleluia e il versetto prima del Vangelo, se non si cantano, si possono tralasciare.

La Sequenza, che tranne nei giorni di Pasqua e Pentecoste è facoltativa, si canta prima dell'Alleluia.


Acclamazione al Vangelo nella I Domenica di Avvento Anno B
« Alleluia, alleluia. Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza. Alleluia. »

Rito ambrosiano

Alla seconda lettura segue l'Alleluia o un altro canto, a seconda del tempo liturgico.

  • L'Alleluia si canta in qualsiasi tempo, tranne che in Quaresima. Può essere iniziato o da tutti, o dalla schola, o da un cantore e, se è il caso, lo si ripete.
  • L'altro canto è costituito da un versetto prima del Vangelo (cioè il Canto al vangelo), oppure da un altro salmo o canto come si trovano nel lezionario o nell'antifonale[3].
  • Quando vi è una sola lettura prima del vangelo:
    • nel tempo in cui si canta l'Alleluia, si può utilizzare o il salmo alleluiatico, oppure il salmo e l'Alleluia con il suo versetto, o solo il salmo o solo l'Alleluia;
    • nel tempo in cui l'Alleluia non si canta, si può eseguire o il salmo, o il versetto prima del vangelo.
  • L'Alleluia e il versetto prima del vangelo, se non si cantano, si possono tralasciare. L'Antifona prima del Vangelo recitata dopo l'Acclamazione, che si trova in alcuni giorni determinati (Natale del Signore, Epifania, Pasqua[4]), presente solo nel Rito ambrosiano, se non viene cantata, può essere tralasciata.
  • Segue l'Alleluia o un altro canto, secondo il tempo liturgico.

Mentre si canta l'Alleluia o un altro canto, se si usa l'incenso, il sacerdote lo mette nel turibolo. Quindi, a mani giunte e inchinato davanti all'altare, dice sottovoce il Munda cor meum.


Acclamazione al Vangelo e antifona prima del Vangelo nell'Epifania del Signore
« Alleluia. Abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorare il Signore. Alleluia. »
« A Betlemme di Giudea è nato il Salvatore; Erode si turba, il mondo è felice. Giovanni proclama sul Giordano: «Colui che mi segue, esiste prima di me». »

Nel Rito ambrosiano antico

Il Chierico intona l'Alleluja - in tempo quaresimale intona il Cantus

(LA) (IT)
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{{{commento1}}}
«

Halleluja. Halleluja.
Magi venerunt ab Oriente Jerosolymam,
dicentes: * Ubi est, qui natus est, rex
Judæorum?
Halleluja.  »

«

Alleluia. Alleluia.
Alcuni Magi vennero da oriente a
Gerusalemme, e dicevano: “Dov’è colui
che è nato, il re dei Giudei?”.
Alleluia.  »

({{{4}}})

Il Sacerdote, nel mezzo dell'Altare, prega:

(LA) (IT)
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{{{commento1}}}
«

Munda cor meum, ac labia mea,
omnipotens Deus, qui labia Isaiæ
Prophetæ calculo mundasti ignito:
ita me tua grata miseratione dignare mundare, ut sanctum
Evangelium tuum digne valeam nuntiare.
Per Christum Dominum nostrum  »

«

Puri!ica il mio cuore e le mie labbra;
Dio onnipotente tu che purificasti le
labbra del Profeta Isaia con pietra infuocata: degnati, nella tua generosa
pietà, di mondare anche me, sicché possa annunciare degnamente il tuo santo
Vangelo. Per Cristo Signore nostro.  »

({{{4}}})

Tutti cantano l'Antifona prima del Vangelo, tradizione rimasta nel Rito ambrosiano postconciliare:

(LA) (IT)
Antiphona Ante Evangelium Antifona prima del Vangelo
{{{commento1}}}
«

In Bethlehem Judæ Salvator natus
est. * Herodes turbatus est: † totus
mundus gaudet. • Joannes testificans
super flumen Jordanis: * Qui post me
venit, ante me factus est.  »

«

A Betlemme di Giudea è nato il
Salvatore. Erode è turbato: tutto il
mondo esulta. Giovanni testimonia al
fiume Giordano: “Colui che viene
dopo di me, era prima di me”.  »

({{{4}}})

Segue la proclamazione del vangelo

Note
  1. Principi e norme per l'uso del Messale Romano.
  2. Ordo Lectionum Missae, Praenotanda (Introduzione al Lezionario) cfr. Direttorio omletico - abbreviazioni su vatican.va. URL consultato il 03-06-2021
  3. 3,0 3,1 Nell'Antifonale sono raccolti poco più di 140 canti in notazione quadrata e in notazione moderna. Gli uni e gli altri sono desunti dagli antifonali di canto ambrosiano, fatti pubblicare negli anni trenta del 1900 dal cardinale beato Ildefonso Schuster, a cura di padre Gregorio Suñol, monaco benedettino, o sono melodie popolari spesso tramandate fino a noi da una tradizione puramente orale. (LA) Canto Ambrosiano Risorse musicali sparse per la liturgia ambrosiana su cantoambrosiano.altervista.org. URL consultato il 054-11-2023.
  4. Princìpi e norme del Messale Ambrosiano riportano anche la solennità del Titolo e del Patrono.
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni