Arcidiocesi di Santiago di Guatemala

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Arcidiocesi di Santiago di Guatemala
Archidioecesis Sancti Iacobi in Guatemala
Chiesa latina

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arcivescovo metropolita Gonzalo de Villa y Vásquez, S.J.
Sede Città del Guatemala

sede vacante
Città del Guatemala

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Suffraganea
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Stemma
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Mappa della diocesi
Nazione bandiera Guatemala
diocesi suffraganee
Escuintla, Jalapa, San Francisco de Asís de Jutiapa, Santa Rosa de Lima, Verapaz, Zacapa e Santo Cristo de Esquipulas
Coadiutore
Vicario
Provicario
generale
Ausiliari Tulio Omar Pérez Rivera,
Eddy René Calvillo Díaz

Arcivescovi emeriti:

Parrocchie 160
Sacerdoti

434 di cui 198 secolari e 236 regolari
11.093 battezzati per sacerdote

511 religiosi 817 religiose 3 diaconi
6.018.200 abitanti in 2.591 km²
4.814.775 battezzati (80,0% del totale)
Eretta 18 dicembre 1534
Rito romano
Cattedrale San Giacomo
Concattedrale {{{concattedrale}}}
Santi patroni
Indirizzo
7a Avenida 6-21, Zona 1, 01001 Ciudad de Guatemala, Guatemala
Coordinate geografiche
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Collegamenti esterni

Sito ufficiale

Dati online 2021 (gc ch )

Chiesa cattolica in Guatemala
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica
Ex cattedrale di San Giuseppe, Antigua Guatemala.
Chiesa di San Francesco, Antigua Guatemala.
La basilica minore di Nostra Signora del Rosario, già chiesa di San Domenico, Città del Guatemala.

L' arcidiocesi di Santiago di Guatemala (in latino: Archidioecesis Sancti Iacobi in Guatemala) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Guatemala.

Territorio

L'arcidiocesi comprende 2 dipartimenti guatemaltechi: Guatemala e Sacatepéquez.

Sede arcivescovile è Città del Guatemala.

Il territorio si estende su 2.591 km².

Cattedrali e basiliche

Storia

La diocesi di Santiago di Guatemala fu eretta il 18 dicembre 1534 con la bolla Illius fulciti praesidio di papa Paolo III, ricavandone il territorio dalla diocesi di Santo Domingo (oggi arcidiocesi).

Originariamente suffraganea dell'arcidiocesi di Siviglia, il 12 febbraio 1546 entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Città del Messico.

Il 27 giugno 1561 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Verapaz che, già vacante dal 16 giugno 1603, fu soppressa nel 1608 e i suoi territori ritornarono alla diocesi di Santiago di Guatemala.

Nel 1598 il terzo vescovo di Santiago di Guatemala fra Pedro Gómez Fernández de Córdoba y Santillán, O.S.H.. Seguendo le indicazioni del Concilio di Trento fondò il seminario diocesano, che fu il primo istituto di istruzione superiore in Guatemala.[1]

Il 31 gennaio 1676 fu fondata la Real y Pontificia Universidad de San Carlos Borromeo, in cui l'insegnamento era affidato ai religiosi.

Il 16 dicembre 1743 è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Ad supremum catholicae di papa Benedetto XIV.

Nel 1829 l'arcivescovo Ramón Casaús y Torres, che era oppositore del partito liberale al potere e aveva opposto una strenua resistenza all'illegittima erezione della diocesi di San Salvador fatta dalle autorità civili, ottenendo piena ragione da papa Leone XII, fu espulso dal Guatemala e riparò a Cuba. Nei quattordici anni in cui era stato arcivescovo aveva patito numerosi abusi, tanto che le sue lettere pastorali e i suoi editti erano stati assoggettati alla censura previa del governo. Nello stesso anno la Real y Pontificia Universidad de San Carlos Borromeo dovette chiudere a seguito della soppressione degli ordini religiosi. Dopo il suo esilio, la situazione peggiorò ulteriormente, in quanto il liberale Mariano Gálvez introdusse radicali riforme: mise in pratica la separazione tra la Chiesa e lo stato, confiscò agli ordini religiosi fondi e proprietà, nel 1832 ordinò l'abolizione delle decime alla Chiesa, soppresse gran parte delle festività religiose, autorizzò il matrimonio civile e legalizzò il divorzio.

Il 28 settembre 1842 ha ceduto un'altra porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di San Salvador (oggi arcidiocesi), il cui territorio coincideva con quello dello Stato di El Salvador.

Nel 1863 acquisì il territorio corrispondente all'attuale dipartimento di Petén, che era appartenuto all'arcidiocesi di Yucatán.[2]

Successivamente ha ceduto a più riprese ulteriori porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione di nuove diocesi:

Dal 16 settembre 1956 al 24 giugno 1986 fu unita aeque principaliter alla prelatura territoriale di Santo Cristo de Esquipulas.

Dopo il 1743[3], l'arcidiocesi ha abbreviato il proprio nome in arcidiocesi di Guatemala, fino al 25 aprile 2013, quando ha ottenuto dalla Congregazione per i vescovi con il decreto Quia in principio di utilizzare il nome antico di "San Giacomo in Guatemala", che si ritrova sia nella bolla d'erezione, sia nella bolla di elevazione a sede metropolitana.[4]

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

Note
  1. (ES) Leticia Pérez Puente, Los inicios del seminario de Nuestra Señora de la Asunción, 1568-1620: un proyecto exitoso y poco tridentino, in Hispania Sacra, vol. LXIV, 2012, n. 129 doi 10.3989/hs.2012.006
  2. (ES) Laura Caso Barrera, ¿Unión y libertad? El intento de unión de El Petén a Yucatán en 1823, LiminaR vol.9 no.2 San Cristóbal de las Casas dic. 2011
  3. Ad esempio nella bolla Suprema, pubblicata nel 1928 si menziona l'arcidiocesi Guatimalensis. Vedi Bolla Suprema, AAS 20 (1928), p. 297
  4. Decreto Quia in principio, AAS 105 (2013), pp. 643-644.
  5. Nominato arcivescovo titolare, titolo personale, di Tricca.
  6. L'11 febbraio 1923 fu nominato arcivescovo titolare di Antinoe.
  7. Dal 24 febbraio 2018 al 3 settembre 2020, giorno della presa di possesso di Gonzalo de Villa y Vásquez, fu amministratore apostolico il vescovo ausiliare Raúl Antonio Martinez Paredes.
Bibliografia
Collegamenti esterni