Arcidiocesi di Santo Domingo

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Arcidiocesi di Santo Domingo
Archidioecesis Sancti Dominici
Chiesa latina
Basílica Menor de Santa María CCSD 07 2017 4676.jpg
arcivescovo metropolita e primate Francisco Ozoria Acosta
Sede sede vacante
Santo Domingo
Escudo Arquidiócesis de Santo Domingo.png
Stemma
Rep Dominicana - Arcidiocesi di Santo Domingo.png
Mappa della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Nazione bandiera Repubblica Dominicana
diocesi suffraganee
Baní, Barahona, Nuestra Señora de la Altagracia en Higüey, San Juan de la Maguana, San Pedro de Macorís
Ausiliari José Amable Durán Tineo
Parrocchie 215 (12 vicariati )
Sacerdoti 406 di cui 238 secolari e 168 regolari
9.482 battezzati per sacerdote
510 religiosi 1.063 religiose 209 diaconi
4.277.000 abitanti
3.850.000 battezzati (90,0% del totale)
Eretta 8 agosto 1511
Rito romano
Cattedrale Santa Maria dell'Incarnazione
Indirizzo
Apartado 186, Calle Isabel la Católica 55, Santo Domingo, República Dominicana
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2022 (gc ch)
Collegamenti interni
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica


L'arcidiocesi di Santo Domingo (spagnolo: Arquidiócesis de Santo Domingo; latino: Archidioecesis Sancti Dominici) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica nella Repubblica Dominicana.

L'arcivescovo ha anche il titolo di Primate delle Indie Occidentali.[1]

Territorio

L'arcidiocesi comprende il distrito Nacional, che corrisponde al centro della città di Santo Domingo, e le province di Santo Domingo e Monte Plata.

Sede arcivescovile è la città di Santo Domingo, dove si trova la cattedrale di Santa Maria dell'Incarnazione. A Bayaguana sorge il santuario nazionale del Santo Cristo dei Miracoli (Santuario Nacional Santo Cristo de los Milagros).

Il territorio si estende su una superficie di 3.995 km².

Provincia ecclesiastica

La provincia ecclesiastica di Santo Domingo, istituita nel 1546, comprende le seguenti suffraganee:

Storia

Il 15 novembre 1504 papa Giulio II con la bolla Illius fulciti praesidio eresse le prime circoscrizioni ecclesiastiche sull'isola di Hispaniola nel Nuovo Mondo. Si trattava dell'arcidiocesi di Yaguate e di due suffraganee, Bainoa e Amanguá. La bolla definitiva anche i limiti e i territori delle rispettive giurisdizioni. Tuttavia, a causa dell'opposizione del patronato regio spagnolo, la bolla non divenne esecutiva.[2]

L'8 agosto 1511 lo stesso papa annullò la precedente disposizione e, con la bolla Romanus pontifex, eresse tre nuove sedi, le diocesi di Santo Domingo, di Concepción e di San Juan di Porto Rico (oggi arcidiocesi), tutte suffraganee dell'arcidiocesi di Siviglia in quanto precedentemente le missioni americane erano soggette a questa arcidiocesi. Queste tre diocesi furono le prime ad essere erette nel continente americano.

Primo vescovo residente di Santo Domingo fu un italiano, Alessandro Geraldini(ch), già vescovo di Vulturara e Montecorvino, che prese possesso della sede americana nel mese di ottobre del 1519.[3] A lui si deve l'inizio dei lavori per la costruzione dell'attuale cattedrale, portata a compimento e consacrata il 31 agosto 1541.

Il 21 giugno 1531 la diocesi di Santo Domingo cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi del Venezuela con sede a Coro, oggi arcidiocesi di Caracas.

Il 12 febbraio 1546 papa Paolo III con la bolla Super universas orbis ecclesiae elevò la diocesi di Santo Domingo al rango di arcidiocesi metropolitana, assegnandole come suffraganee le diocesi di La Vega, di San Juan di Porto Rico, di Coro in Venezuela, di Santiago di Cuba (inizialmente con sede a Baracoa), Honduras poi Trujillo poi Comayagua (oggi arcidiocesi di Tegucigalpa), le diocesi di Cartagena e di Santa Marta in Colombia, e l'abbazia di Giamaica.[4]

Nel 1795 in forza del Trattato di Basilea tutta l'isola di Hispaniola fu ceduta dalla Spagna alla Francia. Come conseguenza, il 24 novembre 1803 tutte le diocesi suffraganee (Santiago di Cuba, San Cristóbal de la Habana, San Juan di Porto Rico, Caracas e Guayana), furono sottratte alla giurisdizione metropolitica di Santo Domingo e rese suffraganee di Santiago di Cuba e di Caracas, elevate a sedi metropolitane.[5]

Dopo il 1798 l'arcidiocesi fu sede vacante per una ventina d'anni per la rottura delle relazioni diplomatiche tra Santa Sede e governo francese; in questo stesso periodo fu nominato un vescovo costituzionale, Guillaume Mauviel, non riconosciuto da Roma.[6]

Il 28 novembre 1816 papa Pio VII con la bolla Divini praeceptis restituì all'arcidiocesi di Santo Domingo una sola suffraganea, la diocesi di San Juan di Porto Rico, confermò ufficialmente all'arcivescovo il titolo di Primate delle Indie Occidentali.[7] L'arcidiocesi comprendeva in quel momento tutta l'isola di Hispaniola.

Il 3 ottobre 1861 l'arcidiocesi ha ceduto porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione delle diocesi haitiane, che formarono una nuova provincia ecclesiastica con sede metropolitana l'arcidiocesi di Port-au-Prince e con le diocesi suffraganee di Les Cayes, Les Gonaïves, Cap-Haïtien (oggi arcidiocesi) e di Port-de-Paix.

Il 25 settembre 1953 ha ceduto porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione delle diocesi di La Vega e di Santiago de los Caballeros (oggi arcidiocesi) e della prelatura territoriale di San Juan de la Maguana (oggi diocesi).

Il concordato tra la Santa Sede e la Repubblica Dominicana del 16 giugno 1954 confermò il titolo di Primate delle Indie concesso da papa Pio VII agli arcivescovi di Santo Domingo.[8]

Il 1º aprile 1959 ha ceduto un'altra porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Nuestra Señora de la Altagracia en Higüey.

L'8 novembre 1986 ha ceduto un'ulteriore porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Baní.

Il 14 febbraio 1994 la sede di Santiago de los Caballeros è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana, attribuendole come suffraganee le diocesi di La Vega, di San Francisco de Macorís e di Mao-Monte Christi, erette nel 1978.

Il 15 marzo 1997 ha ceduto ancora una porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di San Pedro de Macorís.

Cronotassi dei vescovi

Statistiche

Note
  1. Concordato fra la Santa Sede e la Repubblica Dominicana su vatican.va. URL consultato il 2021-02-28
  2. Alberto de la Hera Pérez-Cuesta, Las primeras diócesis americanas, in «Memoria del X Congreso del Instituto Internacional de Historia del Derecho Indiano», 1995, pp. 587-602.
  3. Roberto María Tisnés Jiménez, Alejandro Geraldini: primer obispo residente de Santo Domingo en la Española: amigo y defensor de Colón, Santo Domingo 1987.
  4. (ES) Hugo Eduardo Polanco Brito, El Concilio provincial de Santo Domingo y ordenación de negros y de indios, Revista Española de Derecho Canónico, 1969, volume 25, nº 72, pp. 697-698.
  5. (LA) Bolla In universalis Ecclesiae regimine, in Raffaele de Martinis, Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima, Tomo IV, Romae, 1891, p. 476
  6. Gabriel Debien, Guillaume Mauviel Évêque constitutionnel de Saint-Domingue (1801-1805), Basse-Terre, Société d'histoire de la Guadeloupe, 1981.
  7. (LA) Bullarii Romani continuatio su books.google.com, ex typographia Reverendae Camerae Apostolicae, 1849, p. 254 URL consultato il 4 settembre 2020
  8. Concordato fra la Santa sede e la Repubblica Dominicana, AAS 46 (1954), p. 438, articolo VIII.
  9. Già vescovo eletto di Bainoa dal 15 novembre 1504.
  10. Morì prima di ricevere la consacrazione episcopale.
  11. 11,0 11,1 Morì durante il viaggio che lo portava nel Nuovo Mondo, senza prendere possesso della sede.
  12. Vescovo indicato da Catholic Hierarchy, ma ignoto a Konrad Eubel nella sua Hierarchia catholica. Vedi anche Alonso Carrillo, Discorsi apologetici, 1658, p. 24 v.
  13. Nominato arcivescovo titolare di Sergiopoli.
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni