Arcieparchia di Costantinopoli

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Arcieparchia di Costantinopoli
Archieparchia Constantinopolitana Armenorum
Chiesa armena
Cathédrale arménienne catholique, Istanbul.JPG
sede vacante
Istanbul
Tu-map.png
Mappa della diocesi
Nazione bandiera Turchia
Parrocchie 3
Sacerdoti 6 di cui 3 secolari e 3 regolari
416 battezzati per sacerdote
3 religiosi 2 religiose 1 diaconi
2.500 battezzati
Eretta 15 ottobre 1928
Rito armeno
Indirizzo
Atıf Yılmaz Caddesi 17, P.K. 183, 34435 Beyoğlu, İstanbul, Turkiye
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2020 (gc ch)
Collegamenti interni
Chiesa cattolica in Turchia
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica


Interno della cattedrale di Santa Maria

L' Arcieparchia di Costantinopoli (armeno: ԱՌԱՋՆՈՐԴԱՐԱՆ ԿԱԹՈՂԻԿԷ ՀԱՅՈՑ ԹՈՒՐՔԻՈՅ; turco: Türkiye Ermeni Katolik Patrikligi; latino: Archieparchia Constantinopolitana Armenorum) è una sede della Chiesa armeno-cattolica in Turchia.

Territorio

L'arcieparchia estende la sua giurisdizione su tutti i fedeli armeno-cattolici della Turchia. La comunità armeno-cattolica è concentrata soprattutto a Istanbul, dove risiedono circa 3.000 fedeli, eredi di una colonia molto numerosa in passato. Un nucleo più esiguo di armeno-cattolici si trova ad Ankara. A Istanbul si trova la cattedrale di Santa Maria.

Storia

L'arcieparchia è stata eretta, come sede primaziale, il 6 luglio 1830 con il breve Quod jamdiu di papa Pio VIII. All'epoca essa aveva sei sedi suffraganee, di cui cinque nei territori dell'attuale Turchia: Ancira, Artvin, Bursa, Erzurum, Trebisonda (più Esfahan in Persia).[1]

Nel 1866 Antonio Hassun, arcieparca, fu eletto patriarca degli armeno-cattolici e dal 14 settembre 1866 trasferì la sua sede a Costantinopoli. Papa Pio IX, con la bolla Reversurus del 12 luglio 1867, abolì il titolo arcieparchiale di Costantinopoli, associandolo in perpetuo al patriarcato, di cui divenne sede propria.

Tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, a causa del genocidio armeno, la comunità armeno-cattolica della Turchia, stimata in 100.000 persone,[2] fu ridotta a poche centinaia di fedeli.

Il 15 ottobre 1928, in forza del breve Commissum Nobis di papa Pio XI, la residenza del patriarca fu trasferita a Bzoummar in Libano. Con decreto della Congregazione per le Chiese Orientali del 23 giugno precedente fu restaurata l'arcieparchia di Costantinopoli, confermata dal breve Praedecessor Noster del 15 ottobre 1928. La giurisdizione dell'arcieparchia fu estesa a tutta la Turchia, e quindi inglobando tutte le eparchie armene che di fatto erano state soppresse dopo le persecuzioni, in particolare dopo il 1915.

Cronotassi dei vescovi

Statistiche

Note
  1. L'Orbe Cattolico ossia Atlante geografico storico ecclesiastico, di Girolamo Petri, Roma 1858-1859, Vol. III, pp. 35-37. Nei territori che oggi corrispondono alla Turchia, a metà Ottocento, esistevano altre sedi vescovili, suffraganee del Patriarcato di Cilicia degli Armeni: Adana, Diyarbakır, Mardin e Tokat (ibidem, pp. 33-34). In totale, poco dopo la metà dell'Ottocento, esistevano nei territori dell'attuale stato turco 10 circoscrizioni ecclesiastiche armeno-cattoliche.
  2. Storia della Chiesa, diretta da Hubert Jedin, Jaca Book, Vol. IX, pp. 450.
  3. Già amministratore apostolico sede plena dal 21 maggio 2014.
Bibliografia
Collegamenti esterni