Bartolomeo Aicardi Visconti

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bartolomeo Aicardi Visconti
Vescovo
Coat of arms of Ortensio Visconti.svg
[[File:{{{Stemma istituzione}}}|50px]]
al secolo {{{alsecolo}}}
battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
{{{note}}}
{{{motto}}}

[[File:|250px]]

Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 55 anni
Nascita San Giorgio di Lomellina
1402
Morte Novara
28 aprile 1457
Sepoltura nessuna informazione trovata
Conversione
Appartenenza
Vestizione {{{V}}}
Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale non si hanno informazioni
Ordinazione presbiterale [[{{{aO}}}]]
Nominato Abate {{{nominatoAB}}}
Nominato amministratore apostolico {{{nominatoAA}}}
Nominato vescovo 4 novembre 1429 da papa Martino V
Nominato arcivescovo {{{nominatoA}}}
Nominato arcieparca {{{nominatoAE}}}
Nominato patriarca {{{nominatoP}}}
Nominato eparca {{{nominatoE}}}
Consacrazione vescovile non si hanno informazioni
Consacrazione vescovile [[ {{{aC}}} ]]
Elevazione ad Arcivescovo {{{elevato}}}
Elevazione a Patriarca {{{patriarca}}}
Elevazione ad Arcieparca {{{arcieparca}}}
Creazione
a Cardinale
{{{P}}}
Creato
Creato
Cardinale
Deposto dal cardinalato [[{{{aPd}}}]] da [[{{{pPd}}}]]


Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
Cardinale per
Cardinale per
Cardinale elettore
Creazione a
pseudocardinale
{{{pseudocardinale}}}
Creazione a
pseudocardinale
12 aprile 1440 dall'antipapa Felice V
Eletto Antipapa {{{antipapa}}}
Consacrazione {{{Consacrazione}}}
Insediamento {{{Insediamento}}}
Fine pontificato {{{Fine pontificato}}}
Pseudocardinali creati {{{Pseudocardinali creati}}}
Sede {{{Sede}}}
Opposto a
Sostenuto da
Scomunicato da
Confermato cardinale {{{Confermato cardinale}}}
Nomina a pseudocardinale annullata da {{{Annullato da}}}
Riammesso da
Precedente {{{Precedente}}}
Successivo {{{Successivo}}}
Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
{{{inizio}}}
Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
{{{fine}}}
(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore {{{predecessore}}}
Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi
Venerato da {{{venerato da}}}
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
Ricorrenza [[{{{ricorrenza}}}]]
Altre ricorrenze
Santuario principale {{{santuario principale}}}
Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di {{{patrono di}}}
[[File:|250px]]
[[File:|100px|Stemma]]
Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
Trattamento {{{trattamento}}}
Onorificenze
Nome templare {{{nome templare}}}
Nomi postumi
Altri titoli
Casa reale {{{casa reale}}}
Dinastia {{{dinastia}}}
Padre {{{padre}}}
Madre {{{madre}}}
Coniuge

{{{coniuge 1}}}

Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
Motto reale {{{motto reale}}}
Firma [[File:{{{firma}}}|150x150px]]
Collegamenti esterni
(EN) Scheda su gcatholic.org
(EN) Scheda su catholic-hierarchy.org
(EN) Scheda su Salvador Miranda
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]
{{{Festività}}}

Bartolomeo Aicardi Visconti (San Giorgio di Lomellina, 1402; † Novara, 28 aprile 1457) è stato un vescovo e pseudocardinale eletto italiano.

Cenni biografici

Nacque nel 1402 a San Giorgio di Lomellina da Domenico Aicardi, che nel 1415 fu autorizzato ad aggiungere Visconti al suo cognome dopo aver denunciato una congiura contro il duca di Milano, Filippo Maria Visconti.

Formazione e attività diplomatica

Bartolomeo studiò a Pavia dove si laureò in utroque iure nel 1426. Intrapresa la carriera ecclesiastica e divenuto chierico, venne eletto da Martino V nel 1429, a soli 27 anni, vescovo di Novara.

In questa sede ebbe come proprio segretario Enea Silvio Piccolomini (futuro papa Pio II). Partecipò al concilio di Basilea, che nel 1432 lo incaricò d'ottenere l'adesione del re Carlo VII di Francia.

Durante la propria carriera, fu più volte ambasciatore per conto dei Visconti. Nel 1435 andò a Firenze come ambasciatore del duca Filippo Maria presso papa Eugenio IV, che si era rifugiato in quella città. Ivi, d'accordo con Niccolò Piccinino[1], ordì una congiura per impadronirsi del pontefice e portarlo a Milano, nelle mani del duca; ma fu scoperto e processato (giugno 1435). Nella sua difesa dichiarò che il duca era all'oscuro di tutto, rendendo così possibile, nell'agosto seguente il successo dell'arbitrato sulle questioni pendenti tra i due sovrani. Privato del vescovato, ma restituito a libertà (per intercessione, pare, del cardinale Niccolò Albergati), l'Aicardi tornò a Milano e quindi a Basilea. Aderì allo scisma di Basilea, nominando l'antipapa Felice V.

Cardinalato

Dopo essere stato creato cardinale in pectore dallo stesso antipapa nel suo primo concistoro del 12 aprile 1440, fu presente alla consacrazione dell'antipapa il 24 luglio seguente. Rinunciò al cardinalato su richiesta del duca di Milano nel dicembre 1456.

Alla morte di Filippo Maria Visconti[2], nel 1447, si schierò con Francesco Sforza[3], di cui divenne consigliere e segretario a partire dall'11 marzo 1450. Negli ultimi anni della sua vita divenne oratore ducale presso la Santa Sede.

Morte

Morì a Novara il 28 aprile 1457.

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Novara Successore: BishopCoA PioM.svg
Pietro de Giorgi[4] 4 novembre 1429 - 28 aprile 1457 Jacopo Filippo Crivelli[5] I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Pietro de Giorgi[4] {{{data}}} Jacopo Filippo Crivelli[5]
Note
  1. Serena Ferente, PICCININO, Niccolò su treccani.it. URL consultato il 01-07-2023
  2. Filippo Maria Visconti su it.wikipedia.org. URL consultato il 01-07-2023
  3. Francesco Sforza su it.wikipedia.org. URL consultato il 01-07-2023
  4. Pietro de Giorgi su it.wikipedia.org. URL consultato il 01-07-2023
  5. Giancarlo Andenna, CRIVELLI, Giacomo Filippo su treccani.it. URL consultato il 01-07-2023
Bibliografia