Beata Chiara Bosatta

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Beata Chiara Bosatta, F.S.M.P.
Religiosa
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al secolo Dina
battezzata
Beata
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 28 anni
Nascita Pianello del Lario
27 maggio 1858
Morte Pianello del Lario
20 aprile 1887
Sepoltura
Appartenenza Figlie di Santa Maria della Divina Provvidenza
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Professione religiosa 14 maggio 1886
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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pontificato
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Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 21 aprile 1991, da Giovanni Paolo II
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 20 aprile
Altre ricorrenze
Santuario principale Santuario Sacro Cuore di Como
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrona di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
Firma [[File:{{{firma}}}|150x150px]]
Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 20 aprile, n. 19:
« A Pianello sul lago di Como, beata Chiara (Dina) Bosatta, vergine, che, con l’aiuto del beato Luigi Guanella, fondò la Piccola Casa della Divina Provvidenza. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Beata Chiara Bosatta, al secolo Dina (Pianello del Lario, 27 maggio 1858; † Pianello del Lario, 20 aprile 1887) è stata una religiosa e fondatrice italiana, sorella della cofondatrice Suor Marcellina Bosatta (insieme a don Luigi Guanella) della congregazione delle Figlie di Santa Maria della Divina Provvidenza. Nel 1991 Papa Giovanni Paolo II l'ha proclamata beata.

Biografia

I primi anni presso le Canossiane

Figlia di Alessandro Bosatta, piccolo produttore di seta, e di Rosa Mazzucchi, rimase orfana di padre in tenera età e nel 1871 venne inviata a studiare presso la casa delle Figlie della Carità di Gravedona, dove si mantenne lavorando come inserviente.

Rimase dalle Canossiane fino al 1878 e manifestò anche l'intento di entrare come religiosa nella congregazione, ma essendo stata giudicata più incline alla vita contemplativa venne rifiutata.

Le Figlie di Santa Maria

Tornata nel suo paese natale, entrò con la sorella Marcellina nella Pia Unione delle Figlie di Santa Maria, sodalizio creato dal parroco Carlo Coppini per servire presso l'ospizio di carità da lui fondato per gli anziani e l'infanzia abbandonata, dove alla Bosatta venne affidata l'istruzione delle piccole ospiti.

Nel 1881 al defunto don Coppini subentrò Luigi Guanella sotto la cui guida il sodalizio venne trasformato in congregazione di voti semplici.

Dina Bosatta, che assunse il nome religioso di Chiara, divenne responsabile della formazione spirituale delle consorelle ed è ritenuta cofondatrice dell'istituto.

Nel 1885 si trasferì ad Ardenno, dove don Lorenzo Guanella, fratello di Luigi, si avvalse della sua collaborazione per aprire la Cittadella della Carità: ammalatasi, fece ritorno a Pianello, dove si spense nel 1887, all'età di 28 anni.

Il culto

Lo stesso Luigi Guanella si attivò presso l'arcivescovo di Milano Andrea Carlo Ferrari e papa Pio X perché venisse aperto il processo di beatificazione della Bosatta.

Il processo venne effettivamente avviato nel 1912: riconosciutane l'eroicità delle virtù, Giovanni Paolo II le riconobbe il titolo di Venerabile ed il 21 aprile del 1991, a Roma, presiedette alla cerimonia della sua beatificazione.

Voci correlate
Collegamenti esterni