Fernando de Toledo Oropesa




Fernando de Toledo Oropesa Cardinale | |
---|---|
![]() | |
Età alla morte | 70 anni |
Nascita | Spagna 1520 |
Morte | Oropesa 1590 |
Sepoltura | Monastero dell'Immacolata Concezione, Oropesa |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Creato Cardinale |
21 febbraio 1578 da Gregorio XIII (vedi) |
Deposto dal cardinalato | 4 luglio 1578 da Gregorio XIII
|
Cardinale per | 4 mesi e 11 giorni ca. |
Collegamenti esterni | |
(EN) Scheda su gcatholic.org (EN) Scheda su catholic-hierarchy.org (EN) Scheda su Salvador Miranda |
Fernando de Toledo Oropesa (Spagna, 1520; † Oropesa, 1590) è stato un cardinale spagnolo, dimessosi spontaneamente il 5 maggio 1578, il papa ne accettò le dimissioni il 4 luglio 1578.
Cenni biografici
Nato nel 1520 ad Oropesa, Toledo, Spagna. Figlio di Luis de Toledo y Pacheco e Inés Duque Estrada. Il suo nome di battesimo è anche indicato come Ferrante. Della nobile famiglia dei conti di Oropesa era parente del cardinale Juan Álvarez de Toledo (1538).
Formazione e ministero sacerdotale
Ha studiato all'Università di Salamanca; divenne amico di Juan de Ribera, futuro arcivescovo di Valencia e santo. Il suo consigliere spirituale era Pedro de Soto[1], O.P..
Entrato nello stato ecclesiastico e ricevuta l'ordinazione sacerdotale, rifiutò diverse dignità e onori offerti dai re di Spagna. Nel 1568 accettò, tuttavia, la nomina a Presidente del tribunale di Lima, in Perù, ma alla fine decise di rimanere in Spagna e dedicarsi alla predicazione, alle confessioni, alla visita, alla consolazione e all'assistenza dei poveri malati, senza avere responsabilità amministrative. Su richiesta del re Filippo II di Spagna fu promosso al cardinalato.
Cardinalato
Dopo la creazione a cardinale nel concistoro del 21 febbraio 1578, Filippo Sega, nunzio apostolico in Spagna, ha comunicato alla Segreteria di Stato della Santa Sede la soddisfazione del re di Spagna per la nomina dei cardinali Deza e Toledo, il 13 marzo 1578. Quando la notizia è stata comunicata all'interessato, quest'ultimo ha chiesto tre giorni di riflessione prima di pronunciarsi. La risposta fu sorprendente: il 5 maggio successivo il nunzio dovette comunicare a Roma la sconcertante notizia che Fernando de Toledo aveva rifiutato la promozione; d'accordo con il re, il nunzio avrebbe fermato a Barcellona o a Saragozza, l'incaricato che stava portando la berretta cardinalizia.
Il 24 maggio, il nunzio ha avvertito che al viceré di Saragozza era stato chiesto di fermare Carlo Lanzi, che portava la berretta; il 30 maggio la Segreteria di Stato pontificia sperava ancora che il cardinale appena creato accettasse la promozione. Il 6 giugno il nunzio rimise alcune lettere di padre Toledo a diversi cardinali che ringraziava per le loro felicitazioni e si scusava, affermando di non aver sottovalutato la dignità cardinalizia, ma al contrario, la considerava troppo elevata per lui; dopo ciò, Roma capì che il suo rifiuto era definitivo.
Il 4 luglio 1578, il papa accettò la decisione e annullò la sua creazione; ordinò il ritorno di Lanzi a Roma e si lamentò con il re Felipe II di aver proposto per tale dignità qualcuno che non ne aveva l'inclinazione. Il re rispose che non avrebbe mai immaginato che uno dei suoi sudditi, per quanto pio e nobile, avrebbe rifiutato una dignità che molti altri, anche eminenti, ambivano così ardentemente. L'ultima comunicazione del nunzio, datata 2 agosto 1578, indicava che la berretta e i brevi erano stati consegnati da Lanzi a Pamplona e stavano per essere riportati a Roma da Paolo Sforza. Padre Fernando continuò la sua attività apostolica fino alla morte.
Morte
Morto nel 1590 ad Oropesa, mentre teneva un sermone. Per suo espresso volere, fu sepolto nel monastero dell'Immacolata Concezione, ad Oropesa.
Note | |
| |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
|