Movimento dei Focolari
Movimento dei Focolari | ||
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Movimenti di livello pontificio | ||
Altri nomi
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Presidente |
Maria Voce[1] | |
Fondazione | ||
Fondatore | Chiara Lubich | |
Cofondatori | ||
Luogo | Trento | |
Data | 7 dicembre 1943 | |
Prima approvazione | ||
Da | Vescovo di Trento Carlo De Ferrari | |
Luogo | Trento | |
Data | 1947 | |
Approvazione definitiva | ||
Da | Giovanni Paolo II | |
Data | 1990 | |
Finalità | ||
Realizzazione dell'unità tra le persone di ogni confessione. | ||
Collegamenti esterni | ||
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Il Movimento dei Focolari o Opera di Maria è un movimento nato nella Chiesa cattolica che ha come fine la realizzazione dell'unità tra le persone, come richiesto da Gesù secondo il racconto del Vangelo secondo Giovanni (17,21). Il movimento è diffuso in tutto il mondo.
Nascita e diffusione
Il movimento nasce come conseguenza della vocazione sentita da Chiara Lubich a 23 anni, nel 1943,[2] durante i bombardamenti di Trento nella Seconda guerra mondiale. Come spesso raccontato dalla stessa fondatrice, in un momento in cui a causa della guerra tutto veniva meno, Chiara intuisce che «ogni cosa materiale può crollare, ma non Dio, inteso come Amore» (4,8). Durante i bombardamenti, nei rifugi, Chiara porta con sé il Vangelo. Presto coinvolge un gruppo di persone che costituisce il primo nucleo del futuro movimento. Alcune ragazze scelgono di lasciare le proprie famiglie per vivere insieme e dedicarsi pienamente ad aiutare i poveri della città. La casa dove le ragazze vivevano, in Piazza Cappuccini a Trento, è ricordata come il primo focolare. Analogamente succede più tardi per un gruppo di ragazzi[3].
Passata l'emergenza della guerra, nello sviluppo del movimento i compiti assistenziali passano in secondo piano rispetto agli aspetti legati alla spiritualità.
Una serie di circostanze, quali l'incontro di Chiara con Igino Giordani, allora deputato della Democrazia Cristiana, che diventerà il primo focolarino sposato, ed una serie di viaggi ed incontri dei primi focolarini, hanno permesso una rapida diffusione del movimento prima in Europa e poi negli altri continenti[3]. Attualmente è diffuso nei cinque continenti, e vi aderiscono circa sei milioni di persone.
Il vescovo di Trento, Carlo De Ferrari, ne dà la prima approvazione, nel 1947.
Successivamente il movimento fu a lungo studiato dalle autorità ecclesiastiche che hanno più volte rivisto e corretto statuti e regolamenti fino alla recente approvazione degli statuti vigenti avvenuta nel 1990, sotto il pontificato di Giovanni Paolo II che ne apprezzava la vocazione al dialogo[4].
Pasquale Foresi fu il primo focolarino ad essere ordinato sacerdote.
Carisma e vita comunitaria
Il carisma del movimento nasce dall'ultima preghiera di Gesù:
« | perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. » | |
Il movimento si pone quindi lo scopo del raggiungimento dell'unità fra generazioni, fra culture, fra religioni. Per questo motivo il movimento va oltre la religione cattolica, ma riunisce persone di ogni fede.
Scopo del movimento è infatti contribuire a realizzare i seguenti dialoghi:
- con le altre realtà nella Chiesa cattolica;
- con le Chiese e comunità ecclesiastiche non cattoliche;
- con le persone di altre religioni;
- con le persone di convinzioni non religiose.
Chi entra a far parte del movimento, è invitato a mettere in comune il superfluo, seguendo l'indicazione evangelica "date e più vi sarà dato"[3].
Il movimento dei focolari è rivolto principalmente a persone laiche; alcune di esse possono decidere di consacrarsi a Dio tramite il movimento. Tali persone vengono definiti "focolarini" e fanno riferimento ad un "focolare" (la "cellula" del Movimento). Questo è composto dai focolarini a vita comune e da focolarini sposati, che scelgono di consacrarsi a Dio ciascuno nel proprio stato.
I focolari possono essere maschili o femminili; i focolarini e le focolarine che vi abitano erano chiamati familiarmente da Chiara Lubich popi e pope (cioè "bambini" e "bambine" in dialetto trentino). Nei focolari possono convivere anche persone appartenenti a confessioni diverse, ma accomunate dal desiderio di donarsi in modo totalitario a Dio. Ogni focolare è spesso responsabile di un territorio che viene definito "zonetta".
Espressioni del movimento
All'interno del Movimento dei Focolari si sono sviluppate delle diramazioni che cercano di applicare la spiritualità dell'Unità nelle varie realtà sociali. Sono esempi di queste diramazioni
- il Movimento Umanità Nuova (di cui i principali animatori sono i Volontari di Dio)
- il Movimento Famiglie Nuove
- il Movimento Parrocchiale
- il Movimento Diocesano
- il Movimento Gen
- i Giovani per un Mondo Unito
- i Ragazzi per l'Unità
- il Movimento Politico per l'Unità
- la casa editrice Città Nuova e la rivista omonima
- l'Economia di Comunione
Espressione visibile del Movimento dei Focolari è la cittadella di Loppiano, centro di formazione per giovani provenienti da tutto il mondo.
Esponenti del Movimento
- I Fondatori
- Chiara Lubich, fondatrice del Movimento
- Igino Giordani, primo focolarino sposato e cofondatore
- Pasquale Foresi, primo sacerdote focolarino e cofondatore
- Altri esponenti
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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