Arcidiocesi di Trento

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Arcidiocesi di Trento
Archidioecesis Tridentina
Chiesa latina
Trento Duomo.jpg
Arcivescovo metropolita Lauro Tisi
Sede Trento
Regione ecclesiastica Triveneto
Provincia italiana di Trento
Collocazione geografica della diocesi
Nazione bandiera Italia
diocesi suffraganee
Bolzano-Bressanone
Vicario Marco Saiani
Cariche emerite: Luigi Bressan
Parrocchie 452
Sacerdoti 539 di cui 332 secolari e 207 regolari
905 battezzati per sacerdote
233 religiosi 370 religiose 27 diaconi
538.223 abitanti in 6.212 km²
487.800 battezzati (90,6% del totale)
Eretta II secolo
Santi patroni San Vigilio
(26 giugno)
Indirizzo

Piazza Fiera 2, 38122 Trento C.P. 389 Trento Centro

tel. +390461891111 fax. 0461 891199 @
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2018 (gc ch)
Dati dal sito web della CEI
Collegamenti interni
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L'Arcidiocesi di Trento (in latino Archidioecesis Tridentina) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica appartenente alla Regione ecclesiastica Triveneto. Nel 2017 contava 487.800 battezzati su 538.223 abitanti. È attualmente retta dall'Arcivescovo Lauro Tisi.

Il patrono è San Vigilio.

Territorio

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Parrocchie dell'Arcidiocesi di Trento

L'Arcidiocesi coincide con la provincia autonoma di Trento.

Sede arcivescovile è la città di Trento, dove si trova la Cattedrale di San Vigilio.

Il territorio nel 2017 era suddiviso 452 parrocchie, comprese nei seguenti decanati: Ala, Arco, Bassa Valsugana, Calavino, Cavalese, Civezzano-Piné, Cles, Condino, Fassa, Folgaria, Fondo, Lavis-Cembra, Levico, Lomaso, Valle di Sole, Mattarello, Mezzocorona, Mezzolombardo, Mori, Pergine, Povo, Primiero, Rendena, Riva del Garda, Rovereto, Taio, Tione, Trento, Villa Lagarina. A loro volta di decanati sono raggruppati in undici zone pastorali[1].

La Provincia ecclesiastica tridentina è formata dall'Arcidiocesi di Trento e dalla suffraganea Diocesi di Bolzano-Bressanone.

Storia

Le origini

L’Arcidiocesi di Trento fu eretta nel II secolo e l'evangelizzazione del Trentino si compì, seppure con grande lentezza, nel tardo periodo imperiale. I nomi dei primi Vescovi di cui si ha conoscenza sono Giovino, Abbondanzio e san Vigilio. Vigilio (Vescovo dal 387 al 400) strinse dei rapporti di amicizia e collaborazione con Sant'Ambrogio, Vescovo di Milano e uno dei Padri della Chiesa. Con Vigilio iniziò un periodo di intensa evangelizzazione delle diverse vallate trentine, anche attraverso il sacrificio dei missionari orientali Sisinio, Martirio e Alessandro, uccisi da fedeli del Paganesimo a Sanzeno (397). I martiri erano stati affidati al vescovo di Trento da Ambrogio per aiutare a diffondere la nuova religione in terre ancora fortemente pagane.

Nel IV e nel V secolo la Chiesa tridentina fece dunque riferimento alla prestigiosa sede episcopale milanese, mentre in seguito appartenne alla Metropolia del Patriarcato di Aquileia. In età longobarda la Diocesi si configurò nella sua attuale dimensione, ma con alcune eccezioni: la Valsugana e il Primiero erano territori affidati alla Diocesi di Feltre, mentre la Val di Fassa a quella di Bressanone.

Il principato vescovile

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Principato Vescovile di Trento

Nel 1027 (o nel 1004 secondo altri) il Vescovo di Trento ottenne da Corrado II il Salico il potere temporale sul territorio della Diocesi e su altri territori esterni, dove il Vescovo si trovava nella particolare situazione di poter esercitare i poteri civili e amministrativi, ma non quelli religiosi. Il Trentino si strutturò come Principato Vescovile, parte del Sacro Romano Impero e dotato di un'autonomia che rimase in vigore fino al 1803, per essere definitivamente abolito nel 1816 ad opera degli Asburgo in seguito alla Restaurazione.

La città venne scelta come sede del Concilio di Riforma che si svolse in tre diverse riprese tra il 1545 e il 1563. Il XVI secolo rappresentò il periodo di maggior splendore per la Chiesa tridentina, guidata da grandi personalità come Bernardo Clesio e Cristoforo Madruzzo.

La fine dello stato ecclesiastico

Il Trattato di Lunéville nel 1801 stabilì la secolarizzazione degli stati ecclesiastici, sancendo la fine del Principato vescovile. Nel 1803 il Principato venne secolarizzato da Napoleone. Fra il 1803 e il 1810 la zona fece parte del Regno di Baviera. Dal 1810 Napoleone ne decise l'annessione al breve Regno d'Italia. Nel 1815 con la Restaurazione il territorio entrò a fare parte dell'Impero austriaco, nella Contea del Tirolo.

LìArcidiocesi venne ampliata nel 1786 e nel 1818 con l'annessione della Valsugana e del Primiero, parti dell'Impero d'Austria, ma soggetti spiritualmente fino ad allora alla Diocesi di Feltre, e della Val di Fassa.

Nel 1803 il Principato venne secolarizzato da Napoleone.

Dal 1825 al 1920 la Diocesi fu suffraganea di Salisburgo.

Il 24 febbraio 1920 divenne immediatamente soggetta alla Santa Sede in forza del decreto della Sacra Congregazione Concistoriale Sedes episcopalis.

Il 14 giugno 1929 è stata elevata a sede Arcivescovile con la Bolla Inter ceteras di papa Pio XI.

Il 6 luglio 1964 in forza della Bolla Quo aptius di papa Paolo VI le parti altoatesine dell'Arcidiocesi di Trento vennero aggregate alla Diocesi di Brassanone, che assunse il nome di Diocesi di Bolzano-Bressanone. Il Vescovo ausiliare di Trento Heinrich Fohrer divenne ausiliare di Bolzano-Bressanone. I seminaristi e professori altoatesini di Trento si trasferirono a Bressanone. Nel contempo la sede vescovile di Trento è diventata sede metropolitana in forza della bolla Tridentinae Ecclesiae dello stesso papa Paolo VI.

Cronotassi dei vescovi

San Vigilio, terzo vescovo di Trento (387 - 400) con i martiri Sisinnio, Martirio ed Alessandro in un dipinto di Paolo Naurizio (1583)
  • Giovino †
  • Abbondanzio † (381)
  • San Vigilio † (387 - 400)
  • Eugippio †
  • Quartino †
  • Peregrino † (? - 470)
  • Gratismo †
  • Teodoro II † (? - circa 500 deceduto)
  • Agnello † (? - 595)
  • Veregondo †
  • Manasse †
  • Vitale I †
  • Stablisiano †
  • Domenico †
  • Rustico †
  • Romano †
  • Vitale II †
  • Correnziano †
  • Sisedizio †
  • Massimo †
  • Mammone †
  • Mariano †
  • Dominatore †
  • Orso †
  • Clemenziano †
  • Amatore † (? - 802)
  • Volderico † (805 - 814)
  • Daniele † (814 - 827)
  • Heimperto † (827 - 845)
  • Odescalco † (854 - 864)
  • Adelchi † (874 - 881)
  • Frideberto †
  • Gisolfo †
  • Bertoldo †
  • Giacomo † (? - 900)
  • Corrado I † (900 - 926)
  • Giovanni I † (926 - 927)
  • Bernardo I † (927 -932)
  • Manasse d'Arles † (932 - 957)
  • Lantramno † (957 - 963)
  • Arnoldo di Pavia † (963 - 971)
  • Arimondo † (971 - 992)
  • Raimondo di Caldore † (992 - 1004)
  • Uldarico di Flavon † (1004 - 1022)
  • Uldarico II † (1022 - 25 febbraio 1055 deceduto)
Cristoforo Madruzzo, Principe Vescovo dal 1539 al 1567
Celestino Endrici, Vescovo dal 1904 al 1940. Nel 1929 Trento divenne sede arcivescovile.
Luigi Bressan, Arcivescovo dal 1999
Il Palazzo del Vescovo in Piazza Fiera a Trento

Attuale arcivescovo

L'attuale arcivescovo Lauro Tisi, già vicario generale e moderator curiæ, è stato nominato da papa Francesco il 10 febbraio 2016. Il 3 aprile successivo riceve l'ordinazione episcopale nella cattedrale di San Vigilio dall'arcivescovo Luigi Bressan, dimessosi per raggiunti limiti di età.

Statistiche

L'Arcidiocesi al termine dell'anno 2017 su una popolazione di 538.223 persone contava 487.800 battezzati, corrispondenti al 90,6% del totale.

Note
  1. Decanati dell'Arcidiocesi di Trento su webdiocesi.chiesacattolica.it, Arcidiocesi di Trento. URL consultato il 30-6-2009
Bibliografia
  • Aa. Vv., Storia del Trentino, 6 Voll., Bologna, Il Mulino, 2000-2005 (Collana promossa dall'Istituto Trentino di Cultura):
    • 1. La preistoria e la protostoria / a cura di Michele Lanzinger, Franco Marzatico, Annaluisa Pedrotti. - 2001
    • 2. L'età romana / a cura di Ezio Buchi. - 2000
    • 3. L'età medievale / a cura di Andrea Castagnetti, Gian Maria Varanini. - 2004
    • 4. L'età moderna / a cura di Marco Bellabarba, Giuseppe Olmi. - 2002
    • 5. L'età contemporanea : 1803-1918 / a cura di Maria Garbari, Andrea Leonardi. - 2003
    • 6. L'età contemporanea : il Novecento / a cura di Andrea Leonardi, Paolo Pombeni. - 2005
  • (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig 1931, pp. 316-317
  • (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, pp. 497-498; vol. 2, pp. XXXXI, 256; vol. 3, p. 318; vol. 4, p. 344
Voci correlate
Collegamenti esterni