Beato Francesco Spoto

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Beato Francesco Spoto, S.d.P.
Presbitero · Martire
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al secolo {{{alsecolo}}}
battezzato
Beato
Martire
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 40 anni
Nascita Raffadali
8 luglio 1924
Morte Biringi
27 dicembre 1964
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale 22 luglio 1951 dal card. Ernesto Ruffini
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Conclave del 2013
Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
11 anni, 8 mesi e 10 giorni
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore {{{predecessore}}}
Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 26 giugno 2006, da Benedetto XVI
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 27 dicembre
Altre ricorrenze 24 settembre (Bocconisti)
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
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Il Beato Francesco Spoto (Raffadali, 8 luglio 1924; † Biringi, 27 dicembre 1964) è stato un presbitero e martire italiano, superiore generale dal 1959 al 1964 della Congregazione dei Missionari Servi dei Poveri, nota anche come Boccone del Povero, fondata dal Beato Giacomo Cusmano.

Biografia

Fu battezzato il 24 settembre. Dalla famiglia ricevette una salda fede, correttezza morale e uno straordinario senso del dovere.

Nel 1936 entrò nel seminario dei padri Bocconisti a Palermo e il 22 luglio 1951, nel santuario della Madonna dei Rimedi, venne ordinato presbitero dal cardinale Ernesto Ruffini. Alcuni giorni prima aveva scritto a un suo cugino sacerdote:

« ...un senso di trepidazione mi pervade riflettendo sulla grave responsabilità di cui dovrò essere rivestito... »

Nel capitolo generale del 1959, ad appena 35 anni, fu eletto superiore generale della sua congregazione. In quella occasione scrisse alla madre:

« Questa elezione è stata una sorpresa per me: ho cercato di vivere sempre nel nascondimento e nella ritiratezza... ora in un momento ho compiuto un balzo in avanti impensabile e imprevedibile. Bisogna rassegnarsi alla volontà di Dio... confido nel Signore che non mi farà mancare mai né la salute né la prudenza e la sapienza nello agire. Alle mie debolezze riparerà Lui che è Onnipotente. »

Durante il suo mandato fu portata a compimento l'approvazione delle costituzioni da parte della Santa Sede e venne introdotta la causa di canonizzazione di Padre Giacomo Cusmano, fondatore della congregazione.

Il 4 agosto 1964 si recò in visita nella missione di Biringi nello Zaire, fondata tre anni prima. Durante il suo soggiorno scoppiò la rivoluzione dei "Simba" e il 3 dicembre fu catturato assieme a tre confratelli. Padre Spoto riuscì a evadere ma il 27 dicembre 1964, a soli 40 anni, provato dalla prigionia e dalla rocambolesca evasione, morì. I tre compagni di prigionia si salvarono.

Culto

Il 26 giugno 2006 papa Benedetto XVI ha riconosciuto ufficialmente il martirio di Don Francesco Spoto e il 21 aprile 2007 è stato beatificato.

La Congregazione dei Servi dei Poveri lo commemora il 24 settembre, giorno del suo Battesimo.

Voci correlate