Hillel ben Samuel

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Hillel ben Samuel
Ebreo
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 75 anni
Nascita 1220
Morte Forlì
1295
Sepoltura
Conversione
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Ordinato diacono
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Hillel ben Samuel, noto anche come Lelio di Samuele o Hillel di Forlì (1220; † Forlì, 1295), è stato un rabbino, filosofo e medico italiano di origine ebraica.

Biografia

Sebbene la sua famiglia dovette provenire da Verona, dove il nonno Eliezer ben Samuel fu presidente del tribunale rabbinico, Hillel potrebbe non essere nato in questa città. Neanche la data di nascita è nota: la si colloca però intorno al 1220.

Studiò il Talmud a Barcellona con Giona Gerondi da Barcellona e si dedicò alla medicina a Montpellier.

Hillel tradusse in ebraico la Chirurgia magna che il medico latino Bruno da Longobucco[0 1] scrisse a Padova e che terminò nel 1253.

A Capua fu maestro del mistico Abramo Abulafia[1 1], che egli introdusse all'opera di Mosè Maimonide[2 1]. Operò successivamente a Napoli, a Roma, a Ferrara.

Di orientamento ghibellino[3 1], decise di trascorrere gli ultimi anni della sua vita a Forlì, roccaforte ghibellina.

Pensiero

All'interno della polemica circa l'accoglimento o meno dell'opera di Mosè Maimonide[2 1], da molti accusato di eccessivo razionalismo, Hillel difese energicamente il maestro, anche con l'opera Tagmulé ha-Nefesh (Le ricompense dell'anima), composta a Forlì tra il 1288 e il 1291.

Sempre a Forlì, Hillel scrisse due lettere a Isacco ben Mordecai[4 1], archiatra papale, meglio conosciuto come Maestro Gaio, in cui gli chiedeva di non aderire al movimento favorevole alla condanna di Maimonide.

Hillel fu profondamente influenzato dal pensiero cristiano: era attratto in particolar modo da san Tommaso d'Aquino, al punto da essere stato definito "il primo tomista ebreo della Storia". Nel Tagmulé ha-Nefesh, inoltre, è ampiamente riportata una traduzione del De unitate intellectus di san Tommaso, del quale sono ripresi anche gli argomenti per dimostrare l'immortalità individuale dell'anima.

Negli anni Novanta del XIII secolo disputò con Zerahiah ben Shealtiel Ḥen[5 1] su quale fosse lingua primigenia, sostenendo che essa coincidesse con l'ebraico, tesi che per qualche tempo sostenne anche Dante.

Note esplicative
  1. ↑ Bruno da Longobucco (inizio XIII secolo – 1286), medico e chirurgo italiano, uno dei più grandi chirurghi del Medioevo: fu un riformatore della chirurgia avendo una profonda conoscenza delle dottrine greche, latine ed arabe. Fu un prosecutore della chirurgia praticata da Democede di Crotone, Filistione di Locri e da tanti altri, le cui tecniche ed insegnamenti erano custoditi nei numerosi testi conservati nei monasteri basiliani e benedettini, testi che vennero copiati per primi dagli amanuensi di Cassiodoro a Squillace.
  1. ↑ Abramo Abulafia, nome italianizzato di Abraham ben Samuel Abulafia (1240 – 1291), filosofo e mistico spagnolo di origini e cultura ebraiche. È considerato uno dei maggiori studiosi della Qabbalah (Cabala ebraica, l'insieme degli insegnamenti esoterici propri dell'ebraismo rabbinico) dell'epoca medioevale.
  1. ↑ 1,0 1,1 Moshe ben Maimon, più noto nell'Europa medievale col nome di Mosè Maimònide (30 marzo 1135 – 12 dicembre 1204), filosofo, rabbino, medico, talmudista, giurista spagnolo, una delle personalità di spicco dell'Andalusia sotto il dominio arabo, tra i più importanti pensatori nella storia dell'ebraismo[
  1. ↑ Guelfi e ghibellini erano le due fazioni contrapposte nella politica italiana del Basso Medioevo, in particolare dal XII secolo sino alla nascita delle Signorie nel XIV secolo.
  1. ↑ Isacco ben Mordecai, (... – XIV secolo), medico e filosofo italiano. Fu il primo ebreo ad essere nominato archiatra papale: fu al servizio di Papa Niccolò IV e/o Papa Bonifacio VIII, alla fine del XIII secolo.
  1. ↑ Zerahiah ben Shealtiel Ḥen (fl. 1270 - 1290) medico, filosofo, traduttore ed ebraista spagnolo. Fiorì verso la fine del XIII secolo. Nacque a Barcellona o Toledo. A volte viene confuso con Zerahiah ben Isaac ha-Levi Saladin, anch'egli traduttore.
Bibliografia
  • Hillel ben Shemu'el of Verona, Sefer Tagmulé ha-Nefesh [Book of the Rewards of the soul], Jerusalem 1981.
Voci correlate
Collegamenti esterni
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