Konya
Konya | |
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Stato: | Turchia |
Regione | Anatolia Centrale |
Provincia | Konya |
Diocesi | Sede titolare di Iconio |
Altitudine | 1.200 m s.l.m. |
Superficie | 41 km² |
Abitanti | 1.036.027 (2010) |
Coordinate geografiche | |
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Konya (in Greco Ικόνιον, Ikónion, in italiano Iconio) è una città della Turchia, sull'altopiano centrale dell'Anatolia.
Ha una popolazione di 742.690 abitanti (2000) ed è la capitale della provincia di Konya, la più grande in Turchia.
Fu una città abbastanza importante della Pisidia, ma nella provincia romana di Galazia, anche all'epoca bizantina, situata sulla strada che collegava Costantinopoli ad Antiochia.
Iconio nel Nuovo Testamento
Paolo e Barnaba ci andarono nel primo viaggio missionario, dove fondarono una chiesa prima di dover partire a ragione di una persecuzione: At 13,51-14,6 ; 2Tim 3,11 .
I Giudei di Iconio li seguirono per continuare l'opposizione (At 14,19 . Paolo e Barnaba ci tornarono per confermare i credenti, come racconta At 14,21 .
Questi credenti resero buona testimonianza di Timoteo a Paolo durante il suo secondo viaggio: At 16,2 .
Santi
La Chiesa primitiva fu molto fiorente in quella regione: da essa vennero Santa Tecla e San Timoteo.
Tecla, convertitasi all'annuncio dell'apostolo, volle mantenersi vergine per amore del Signore Gesù Cristo, nonostante le sofferenze di varie persecuzioni. Morì a Seleucia; è ricordata nella Diocesi di Milano il 23 settembre.
Timoteo, oriundo di Listra, cittadina distante quaranta chilometri, fu discepolo conosciuto e stimato anche dai cristiani di Iconio (At 16,21-2 ); San Paolo, che lo volle compagno di viaggio e poi vescovo a Efeso, gli indirizzò due lettere.
Molti altri nei primi secoli resero gloriosa la Chiesa di Iconio:
- Conòne e il figlio dodicenne Conello, martiri, la cui festa (liturgia) ricorre il 29 maggio;
- Terenzio, vescovo e martire, successore di San Sosipatro, primo vescovo della città, cugino e discepolo di San Paolo;
- Apollonio, crocifisso, festeggiato il 10 luglio;
- Marciano, martire, la cui ricorrenza è l'11 luglio;
- Curònoto, vescovo e martire;
- Caritone, ritiratosi monaco in Palestina, ricordato il 28 settembre;
- Trifenna e Trifosa, discepole di San Paolo e compagne di Santa Tecla (Rm 16,12 );
- Anfilochio, vescovo, compagno di Basilio;
- Gregorio Nazianzeno, presente al Concilio di Costantinopoli, la cui festa ricorre il 23 novembre.
Storia
La città fu conquistata dai Turchi Selgiuchidi dopo la battaglia di Manzikert nel 1071 e dal 1097 al 1243 fu la capitale del Sultanato di Rum (più noto proprio con il nome Sultanato d'Iconio).
Fu temporaneamente occupato dai crociati di Goffredo di Buglione nell'agosto del 1097 e successivamente da Federico Barbarossa (18 maggio 1190).
Iconio raggiunse una relativa prosperità ed importanza dal 1205 al 1239 quando i sultani controllavano l'Anatolia interna, l'Armenia, parte del Medio Oriente ed anche della Crimea.
Nel 1219, molti rifugiati persiani scapparono in città dopo la disastrosa sconfitta subita dai mongoli di Genghis Khan. Nel 1243, anche Iconio venne conquistata dai Mongoli.
A seguito della caduta del Sultanato d'Iconio, la città fu sede di un emirato indipendente dal 1307 al 1322; nel 1420 fu occupata dall'Impero Ottomano e, nel 1453, divenne capoluogo della provincia ottomana di Karamanid.
Solimano II fece costruire alcune moschee in città. La tomba di Al-Din Muhammad Rumi di Jalal è stata individuata qui.
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Voci correlate | |