Inter Sollicitudines
Inter Sollicitudines Bolla pontificia di Leone X | |
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Data | 4 maggio 1515 (III di pontificato) |
Traduzione del titolo | Tra le sollecitudini |
Argomenti trattati | Censura preventiva della stampa sulle questioni di fede. |
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Inter Sollicitudines[1] è una bolla pontificia di papa Leone X pubblicata il 4 maggio 1515, con la quale è promulgato il decreto della 10ª sessione del Concilio Lateranense V relativo alla censura preventiva della stampa. Il documento elogia l'invenzione della stampa, dono di Dio per il diffondersi della cultura, ma al fine di evitare pubblicazioni che avrebbero potuto diffondere falsi concetti sulla Dottrina cristiana decretò: « [...] nessuno ardisca stampare o far stampare libro alcuno, o qualsiasi altra scrittura, prima che sia stata debitamente esaminata sottoscritta ed approvata. [...]» Le autorità preposte al controllo sono le stessa che precedentemente, Papa Innocenzo VIII, indicò nella bolla sotto citata, con l'aggiunta « [...] o da altro competente in libri e scritture da stampare, designato dallo stesso vescovo, e dall'inquisitore dell'eresie nella città o nella diocesi nelle quali il libro sarà stampato [...]» Il documento prevede la scomunica in caso di violazione di tale normativa.
La Bolla riprende le disposizioni già emanate in precedenza da due Bolle pontificie:
- la Inter multiplices di Papa Innocenzo VIII del 1487 che introduceva la censura preventiva affidandola ai vescovi e, a Roma e nel suo distretto, al Maestro del sacro palazzo apostolico,
- l'omonima di Papa Alessandro VI del 1501 che fissava i principi della censura preventiva, estesi a tutta la cristianità[2]
Il magistero posteriore fa riferimento a questo documento anziché alle bolle precedentemente emanate per la più alta autorevolezza del Concilio.
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