San Leone di Catania

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San Leone di Catania, O.S.B.
Vescovo
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Santo
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Matteo Desiderato, San Leone Taumaturgo sconfigge il mago Eliodoro (XVIII secolo), olio su tela; Santa Maria di Licodia (Catania), Chiesa del Santissimo Crocifisso
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 76 anni
Nascita Ravenna
709
Morte Catania
20 febbraio 785
Sepoltura
Appartenenza
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Professione religiosa 731
Ordinato diacono
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Consacrazione vescovile 765
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° vescovo di Roma
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica Chiesa ortodossa
Venerabile il [[]]
Beatificazione [[]]
Canonizzazione pre-canonizzazione
Ricorrenza 20 febbraio
Altre ricorrenze
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Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
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Coniuge

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Consorte

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Figli
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 20 febbraio, n. 6:
« A Catania, san Leone, vescovo, che provvide con singolare impegno alla cura dei poveri. »

San Leone di Catania, detto il Taumaturgo (Ravenna, 709; † Catania, 20 febbraio 785), fu il quindicesimo vescovo di Catania. È considerato santo dalla chiesa cattolica ed è festeggiato il 20 febbraio.

Biografia

Leone era originario di Ravenna. Ancora giovane entrò nell'ordine dei monaci benedettini e si trasferì a Reggio Calabria. Qui rimase fin quando fu eletto Vescovo di Catania attorno al 765. La tradizione vuole che i catanesi, dovendo eleggere un nuovo Vescovo, avessero avuto in sogno da un angelo che a Reggio Calabria vivesse un uomo, Leone in odore di santità, che sarebbe stato la persona giusta per ricoprire la carica di Vescovo.

Inizialmente Leone, non ritenendosi degno, non volle accettare, ma dopo le insistenze dei catanesi, divenne Vescovo di Catania. In quegli anni, in tutto l'Impero Bizantino era in atto la feroce distruzione delle immagini sacre iconoclastia.Coloro che non ubbidivano all'editto che metteva al bando le icone, ritenute segno di idolatria, venivano incarcerati e spesso finivano sul patibolo.

Il Vescovo di Catania si oppose apertamente alle leggi imperiali. Per questo il governatore bizantino della Sicilia ordinò l'arresto di Leone che fu costretto a lasciare Catania e a rifugiarsi sulle montagne dive visse da eremita in una grotta da lui stesso scavata. Placatasi la controversia iconoclasta, il vescovo ritornò a Catania, dove riprese il suo seggio vescovile e a lavorare per il bene della sua gente, li morì il 20 febbraio 785.

La tradizione narra che Leone compì svariati miracoli e per questo ottenne l'appellativo di Taumaturgo. La sua figura è legata principalmente alla leggenda del necromante e apostata Eliodoro di Catania, con cui entrò in contrasto. Si narra che Leone lo condannò a essere bruciato vivo nel 778. Altre fonti riportano che entrambi entrarono in una fornace e Leone si sarebbe salvato per la sua fede in Dio. Si narra anche che con la sua sola presenza avesse fatto incendiare l'antico Tempio di Cerere, ricordato nelle Verrine, anche se molto probabilmente fu semplicemente il mandante della sua distruzione.

Predecessore: Vescovo di Catania Successore: Bishopcoa.png
San Sabino di Catania 765-785 Teodoro I
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Bibliografia
  • S. Correnti, La città semprefiorente, Catania, Greco, 1977.