Maria di Gesù di Agreda
Venerabile Maria di Gesù di Ágreda, O.I.C. Religiosa | |
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al secolo María Fernández Coronel y Arana | |
Venerabile | |
mistica | |
Ritratto di María di Ágreda | |
Età alla morte | 63 anni |
Nascita | Ágreda 2 aprile 1602 |
Morte | Ágreda 24 maggio 1665 |
Professione religiosa | 2 febbraio 1620 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerata da | Chiesa cattolica |
Venerabile il | 28 gennaio 1673, da Clemente X |
Collegamenti esterni | |
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Venerabile Maria di Gesù di Ágreda, al secolo María Fernández Coronel y Arana (Ágreda, 2 aprile 1602; † Ágreda, 24 maggio 1665) è stata una mistica e religiosa spagnola, appartenuta all'ordine delle monache Concezioniste francescane con il nome "Maria di Gesù di Ágreda". Fu un'originalissima figura di donna, religiosa, mistica e scrittrice della Spagna del XVII secolo, riscoperta anche dalla storiografia americana contemporanea non solo cattolica, che l'ha ribattezzata The Lady in blue. La Chiesa cattolica le ha attribuito il titolo di venerabile ed è in corso il processo di beatificazione.
Biografia
Nacque ad Ágreda, piccolo comune montano spagnolo, appartenente alla provincia di Soria e situato nella comunità autonoma di Castiglia e León, ai piedi della Sierra del Moncalves e sulle rive del fiume Queiles. Ágreda dipendeva (e dipende) dalla diocesi di Osma, appartenente a sua volta alla metropolia di Burgos.
Il padre si chiamava Francesco Fernandez Coronel, e aveva sposato Caterina Araña, da cui erano nati quattro figli; tutti i componenti della famiglia entrarono a far parte dell'Ordine francescano.
Dopo che i due figli maschi e lo stesso capofamiglia, d'accordo con la moglie, furono entrati a far parte dei francescani, Caterina pensò di trasformare la sua casa in convento: questo, inaugurato l'8 dicembre 1618, fu dedicato all'Immacolata Concezione e accolse tre suore appartenenti all'ordine delle Clarisse, provenienti da Burgos.
Il 13 gennaio 1619 iniziarono il noviziato Maria, con il nome di Maria di Gesù, sua madre, con il nome di Caterina del Santissimo Sacramento e la sorella minore Girolama, con il nome di Girolama della Santissima Trinità. Per capire la vocazione delle due sorelle, basti pensare che Maria aveva consacrato la sua verginità al Signore all'età di otto anni. Il 2 febbraio 1620 Maria e la madre emisero i voti, mentre Girolama dovette attendere perché ancora troppo giovane. Alla cerimonia partecipò anche il padre, già francescano con il nome di Francesco del Santissimo Sacramento.
Maria ebbe sofferenze e malattie, cui si aggiungevano penitenze volontarie, come flagellazioni, digiuni e veglie, ma accanto a queste prove ebbe un'intensa vita mistica, contrassegnata da estasi, visioni e bilocazioni.
Con riferimento a queste ultime, bisogna aggiungere che, agli inizi delXVII secolo, i missionari francescani tentarono di evangelizzare i territori a nord del Messico, in particolare quelli corrispondenti agli attuali Texas, Arizona, California e New Mexico. Ma incontrarono l'ostilità degli indiani, come gli Apaches, i Navajos e i Comanches, che li massacrarono.
Nel 1622 i missionari, guidati da padre Alonso de Benavides, tentarono di nuovo, impiantando una missione fortificata. Inaspettatamente, i religiosi ricevettero visite da parte dei capi degli Xumanas, una delle tribù più aggressive. Questi chiesero agli sbalorditi missionari l'invio di sacerdoti per riceverne i sacramenti, rivelando che erano stati convinti da una "Signora vestita d'azzurro", che da qualche tempo appariva loro con parole e miracoli: la descrizione corrispondeva proprio a suor Maria di Gesù di Ágreda, che però non si era mai mossa dal suo convento. I missionari constatarono che presso gli Xumanas, ma anche presso altre tribù, i nativi erano preparati sul piano dottrinale.
Questa incredibile vicenda è però storicamente attestata[1], perché fu sottoposta al rigoroso esame dell'Inquisizione spagnola, che accertò la veridicità dei fatti straordinari. Alla stessa conclusione sono giunti storici americani dei nostri giorni, molti dei quali protestanti, ebrei e agnostici.
In seguito a questi fatti, Suor Maria di Gesù di Ágreda è stata chiamata anche The Lady in blue.
Di fronte all'Inquisizione, suor Maria rivelò di aver visitato centinaia di volte le terre americane, precisando che non sapeva se questi "viaggi" fossero avvenuti "senza o con il corpo". A padre Alonso descrisse inoltre con precisione tutti i suoi confratelli, ricordando episodi missionari che egli stesso aveva dimenticato. E l'arcivescovo di Città del Messico constatò che suor Maria, pur non essendosi mai mossa dal convento, descriveva in certe sue lettere l'America come se le fosse familiare.
La mistica di Ágreda scrisse numerose opere, tra le quali la più famosa, ristampata anche al giorno d'oggi, è la "Mistica città di Dio" ("Mística Ciudad de Dios"). L'opera, che la Vergine stessa avrebbe ispirato, narra la vita della Madonna, arricchita di consigli spirituali. Scritta nel 1637, bruciata nel 1645 per ordine del suo confessore del tempo, fu riscritta nel 1650 su richiesta di un nuovo confessore, padre Andrea de Fuenmayor, con l'aggiunta della biografia di Maria di Gesù e delle grazie da lei ricevute. Dopo diverse vicissitudini il testo, che era anche finito nell'Indice dei libri proibiti, fu approvato dall'Inquisizione nel 1686.
Maria morì nel convento di Ágreda il 24 maggio 1665, giorno di Pentecoste.
Culto
Il suo corpo, rimasto incorrotto nei secoli, è stato sottoposto a quattordici ricognizioni ufficiali, l'ultima delle quali il 20 maggio 1989. Il processo di canonizzazione fu aperto il 28 gennaio 1673, ma si fermò pare[2] per i problemi sorti proprio con "La mistica città di Dio". Attualmente, anche grazie alle sollecitazioni pervenute da più parti, il processo potrebbe riprendere[3]: nel 1990 è stato nominato infatti un nuovo relatore.
Opere
- Mistica Città di Dio, pubblicata nel 1670
- Scala ascetica
- Esercizi quotidiani e dottrina per compiere le opere con maggiore perfezione
- Concetti e sospiri del cuore per raggiungere il vero scopo della gioia dello Sposo e Signore
- Corrispondenza privata con Filippo IV
- Vita della Vergine [Maria]]
Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
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