Museo Diocesano di Popiglio (Piteglio)



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 Segui @Cathopedia| Museo Diocesano di Popiglio (Piteglio) | |
|   Francesco dell'Orcagna (attr.), Madonna con Gesù Bambino (part. Polittico della Pieve ), seconda metà del XIV secolo, tempera su tavola | |
| Categoria | Musei diocesani | 
|---|---|
| Stato |  Italia | 
| Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Toscana | 
| Regione |  Toscana | 
| Provincia | Pistoia | 
| Comune | Piteglio | 
| Località o frazione | Popiglio | 
| Diocesi | Diocesi di Pistoia | 
| Indirizzo | Piazza della Chiesa, Loc. Popiglio 51020 Piteglio (PT) | 
| Telefono | +39 0573 9761133 | 
| Posta elettronica | museodiocesano@diocesipistoia.it | 
| Proprietà | Parrocchia di Santa Maria Assunta | 
| Tipologia | arte sacra | 
| Contenuti | arredi sacri, codici miniati, dipinti, libri a stampa antichi, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica | 
| Servizi | accoglienza al pubblico, bookshop, visite guidate | 
| Sede Museo 1° | Pieve di Santa Maria Assunta, sagrestia | 
| Datazione sede 1° | 1571 | 
| Sede Museo 2° | Oratorio del Corpus Domini | 
| Datazione sede 2° | 1595, post | 
| Data di fondazione | 1993 | 
Il Museo Diocesano di Popiglio, frazione del comune di Piteglio (Pistoia), collocato nella sacrestia della Pieve di Santa Maria Assunta (1571) e nell'Oratorio della Compagnia del Corpus Domini (post 1595), è stato inaugurato nel 1993, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dal territorio.
Il Museo è sede distaccata del Museo Diocesano di Pistoia.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in due sezioni espositive, corrispondenti alle altrettante sedi, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XII al XIX secolo.
Sezione I - Sacrestia della Pieve
Pittura e scultura
La sezione conserva pregevoli dipinti e sculture, tra cui spiccano:
- Polittico della Pieve con la Madonna con Gesù Bambino fra san Pietro, san Lorenzo, san Giovanni e san Giacomo (seconda metà del XIV secolo), tempera su tavola, attribuita a Francesco dell'Orcagna, proveniente dall'altare maggiore della Pieve.[1]
- Statua di santa Lucia (XIV secolo), di un anonimo scultore pisano-lucchese, proveniente dalla Rocca della Castellaccia.
Suppellettile liturgica e codici miniati
Nella sezione sono esposti preziosi oggetti liturgici e codici miniati. Di rilievo
- Due corali miniati (XIV secolo), provenienti dalla Chiesa di Santa Maria Assunta a Piteglio.
- Lampada pensile a triplice sospensione (seconda metà del XVII secolo), in argento sbalzato, cesellato e inciso, di bottega fiorentina.
- Ostensorio (1693), in argento donato, opera di Pietro Ventura Zei.
- Reliquiario a croce (1729), in lamina d'argento sbalzata, cesellata e fuso su supporto ligneo, realizzata dall'argentiere romano Antonio Politi.
- Quattro reliquiari (1729), in lamina d’argento su supporto ligneo, realizzati dall'argentiere Antonio Politi.

Inoltre, la sezione presenta oggetti liturgici, donati dalla famiglia dei Vannini, tra le quali si notano:
- Angelo (seconda metà del XVII secolo), in argento fuso e sbalzato, parte di un reliquiario, realizzato da un anonimo orafo romano.
- Dodici candelieri e una croce d'altare (1663), in ottone fuso.
- Croce (1677), in argento, dell'argentiere romano Marco Gamberucci.
- Ostensorio (1683).
Completano la sezione alcuni oggetti che provengono dal patrimonio della Compagnia della SS. Concezione:
- Pisside (1704), in argento, opera del maestro borgognone Noel Millet.
- Calice (1766), attribuibile alla stessa bottega.
Sezione II - Oratorio del Corpus Domini
Pittura
La sezione conserva pregevoli dipinti, tra cui spiccano:
- Annunciazione (1577), eseguita dal pittore veronese Sebastiano Vini.
- Lavanda dei piedi (inizio del XVII secolo), olio su tela, opera di Jacopo Vini, figlio di Sebastiano.
Paramenti sacri
Nella sezione sono esposti preziosi paramenti sacri. Di rilievo:
- Tonacella (seconda metà del XVI secolo), in broccatello, di manifattura toscana proveniente dalla Chiesa di Santa Maria Assunta a Gavinana.
- Tonacella (1657), in damasco di seta, proveniente dalla Pieve.
| Note | |
| Bibliografia | |
| Voci correlate | |
| Collegamenti esterni | |

