Museo Diocesano d'Arte Sacra di Lodi
Museo Diocesano d'Arte Sacra di Lodi | |
Palazzo Vescovile (prima metà del XVIII secolo), sede museo | |
Categoria | Musei diocesani |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Lombardia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Lodi |
Comune | Lodi |
Diocesi | Diocesi di Lodi |
Indirizzo |
Via Cavour, 31 26900 Lodi (LO) |
Telefono | +39 0371 544622; +39 0377 85008 |
Fax | +39 0371 544601 |
Posta elettronica | beni.culturali@diocesi.lodi.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Diocesi di Lodi |
Tipologia | archeologico, arte sacra |
Contenuti | arredi sacri, codici miniati, dipinti, epigrafi, paramenti sacri, reperti archeologici, sculture, suppellettile liturgica, tessuti |
Sistema museale di appartenenza | Sistema Museale della Provincia di Lodi |
Sede Museo | Palazzo Vescovile |
Datazione sede | XVIII secolo, prima metà |
Fondatori | mons. Giulio Oggioni, mons. Paolo Magnani |
Data di fondazione | 15 ottobre 1975 |
Il Museo Diocesano d'Arte Sacra di Lodi, allestito nel Palazzo Vescovile (prima metà del XVIII secolo), è stato istituito il 15 ottobre 1975 dal vescovo Giulio Oggioni (1972 - 1977) ed inaugurato il 19 gennaio 1980 dal successore mons. Paolo Magnani (1977 - 1988) con l'obiettivo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico proveniente dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta e dal territorio diocesano.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa lungo otto sale espositive, lungo il quale sono presentati reperti archeologici, opere e suppellettile liturgica, databili dal I al XX secolo.
Scalone monumentale d'ingresso
Al Museo Diocesano si accede attraverso uno scalone monumentale posto al termine della navata destra della Cattedrale. Lungo le pareti si possono osservare alcune opere del XVII secolo, tra cui:
- Annunciazione (ultimo quarto del XVI - primo quarto del XVII secolo), olio su tela, di Camillo Procaccini;
- Ante di organo (terzo quarto del XVII secolo) di Ercole Procaccini il Giovane.
Cappella Maggiore dei Vescovi
Nell'ex Cappella Maggiore dei Vescovi, ora adibita a spazio espositivo, si può ammirare la decorazione pittorica delle volte con motivi floreali e vegetali, stucchi dorati e finte architetture, di gusto rococò.
Inoltre, sono qui conservati oggetti liturgici, databili dal XVI al XIX secolo, tra i quali spiccano:
- Mitria (XVIII secolo), decorata con pietre dure.
- Croce processionale (1519), in lamina di rame ed argento, sbalzato e dorato, opera dell'orafo lodigiano Bassiano Vegio, commissionata dalla Confraternita di San Bassiano.
Sala I
Nella sala, dove sono esposti alcuni reperti archeologici di epoca romana, rinvenuti nell'area della Cattedrale:
- Frammento di lapide commemorativa del (I secolo d.C.).
- Frammento di colonna miliare (IV secolo d.C.).
- Cippo con un'iscrizione a Costantino.
Inoltre, interessanti sono:
- Frammento del pavimento della Cattedrale (XII secolo), realizzato in cocciopesto.
- Meccanismo di orologio (XVIII secolo).
Sala II
Nella sala sono presentate testimonianze di scultura lignea:
- Gesù Cristo (XIII secolo), in legno policromo.
- Gesù Cristo deposto (fine XV secolo).
- Polittico di san Cristoforo (fine XV secolo), in legno intagliato e dipinto, opera di Bongiovanni e Giovanni Lupi.
- Scomparti di polittico con San Sebastiano e San Bassiano (1515 - 1525), tempera su tavola, di Albertino Piazza, provenienti dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta. I dipinti sono parte del Polittico dell'Assunta attualmente conservato nella prima cappella della navata destra del Duomo.[1]
- Gesù Cristo crocifisso (XVI secolo), in legno policromo, proveniente dal Monastero di Santa Chiara.
Sala III
La sala presenta dipinti e miniature, databili dal XVI e XVIII secolo, tra i quali sono degni di nota:
- Otto miniature (fine XV - prima metà del XVI secolo), provenienti dall'Abbazia olivetana di Villanova Sillaro, attribuite a Francesco Binasco, miniatore attivo alla corte sforzesca a Milano.
Sala IV - Tesoro della Cattedrale
Nella sala è conservato il Tesoro della Cattedrale detto anche di san Bassiano, fra i quali si notano:
- Ostensorio Pallavicino (fine XV secolo), in argento fuso e cesellato, con smalti e coralli, opera di maestranze lombarde su commissione del vescovo Carlo Pallavicino (a Lodi dal 1456 al 1497).
- Baldacchino processionale Pallavicino (fine XV secolo), ricamato in lampasso giallo di seta con trame in broccato d'oro, sete policrome, filigrana d'oro e perline bianche di fiume, commissionato dall'omonimo vescovo.
- Legatura di messale (XVIII secolo), in argento, appartenuto a mons. Giuseppe Gallarati, vescovo di Lodi (1742 - 1765).
- Velo di san Bassiano, olio su seta, della bottega dei Piazza.
Si prosegue nell'atrio, dove troviamo, vari dipinti tra cui notevoli:
- Visitazione, attribuita a Carlo Donelli, il Vimercati.
- Paliotto dipinto con la Deposizione di Gesù Cristo (XVII secolo).
Sale V - VIII
Dall'atrio si accede ad altre sale, che conservano opere d'arte sacra contemporanea a realizzate nel XX secolo da artisti lodigiani e non, e donate al Museo.
Note | |
Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |