Museo Diocesano di Gallipoli
Museo Diocesano di Gallipoli | |
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Bottega napoletana, Busto di sant'Agata (1760), argento | |
Categoria | Musei diocesani |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Puglia |
Regione | Puglia |
Provincia | Lecce |
Comune | Gallipoli |
Diocesi | Diocesi di Nardò-Gallipoli |
Indirizzo | Via Antonietta de Pace, 52 73014 Gallipoli (LE) |
Telefono | +39 0833 264110 |
Fax | +39 0833 264110 |
Posta elettronica | info@museodiocesanogallipoli.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Diocesi di Nardò-Gallipoli |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | arredi sacri, dipinti, grafica e disegni, lapidi, manoscritti, medaglie, metalli, monete, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica, tessuti, vetri |
Servizi | accoglienza al pubblico, biglietteria, bookshop, didattica, guardaroba, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sede Museo | Seminario Vescovile |
Datazione sede | 1750 - 1759 |
Fondatori | mons. Aldo Garzia |
Data di fondazione | 6 febbraio 1983 |
Il Museo Diocesano di Gallipoli (Lecce) è allestito nel Seminario Vescovile (1750 - 1759), attiguo alla Duomo, è stato istituito il 6 febbraio 1983, per volere del vescovo Aldo Garzia (1982 - 1994), per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Concattedrale di Sant'Agata e dal territorio diocesano.
Dopo un lungo periodo di chiusura per lavori di restauro e riallestimento è stato riaperto al pubblico il 12 luglio 2004.
Il Museo è sede distaccata del Museo Diocesano di Nardò.
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale, articolato su tre livelli, si sviluppa in quindici sale espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XI al XX secolo
Piano terra
Al piano terra sono conservati oggetti liturgici ed opere d'arte di notevole pregio tra cui spiccano:
- Immacolata Concezione (fine XVI - inizio XVII secolo), olio su tela con cornice in legno dorato, di Gian Domenico Catalano.
- Pisside (XVII secolo), in argento, di bottega napoletana.
- Calice (inizio XVIII secolo), in rame dorato, argento e corallo, di bottega palermitana.
- Assunzione di Maria Vergine (1737), olio su tela, di Francesco De Mura, proveniente dalla Chiesa di Sant'Angelo.
- Calice (1741), in argento dorato con pietre preziose, realizzato dall'orafo madrileno Ignacio de Thamoral, donata al vescovo Antonio Maria Pescatori (1741 - 1747) dalla madre, marchesa Mantegazza.
- Ostensorio (XIX secolo), in argento dorato, opera di Luigi De Michelis.
Primo piano
Al primo piano, nell'antica cappella e in alcune sale espositive attigue, sono presenti opere, di grande rilievo:
- Busto di sant'Agata (1760), in argento, di bottega napoletana, commissionato dal vescovo Serafino Brancone.
- Busto di san Sebastiano (1770), in argento, di bottega napoletana.
- Reliquiario a statua di san Sebastiano (XVII secolo), in legno.
- Statua della Madonna di sanarica (XVIII secolo), in cartapesta.
Secondo piano
Nel secondo piano sono conservati oggetti e paramenti sacri, di grande interesse storico- artistico:
- Copia antica della Sacra Sindone (metà del XVI secolo), una delle cinque esistenti.
- Baldacchino vescovile (inizio XVIII secolo), in tessuto ricamato, commissionato dal vescovo Oronzo Filomarini.
- Trono vescovile e sgabelli (inizio XVIII secolo), in legno intagliato e dorato.
- Tronetto per esposizione eucaristica (1733), in argento e rame, realizzato da Francesco Avellino, commissionato dal vescovo Oronzo Filomarini (1700 - 1741).
- Servizio di cartegloria (1768), in argento, di Filippo Del Giudice.
- Croce d'altare (1830), in argento, di Gabriele Sisinnio.
- Pianete e piviali (metà del XIX secolo), in seta e oro lamellare, dono del vescovo Antonio La Scala (1852 - 1859).
Galleria fotografica
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Bibliografia | |
Voci correlate | |
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