Museo della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli (Assisi)
Museo della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli (Assisi) | |
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Giunta Pisano, Gesù Cristo crocifisso (1236 ca.), tempera su tavola | |
Categoria | Musei di Basilica |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Umbria |
Regione | Umbria |
Provincia | Perugia |
Comune | Assisi |
Diocesi | Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino |
Indirizzo | Piazza Porziuncola, 1 Loc. Santa Maria degli Angeli 06081 Assisi (PG) |
Telefono | +39 075 8051419, +39 075 8051430 |
Fax | +39 075 8051418 |
Posta elettronica | museoporziuncola@assisiofm.org museo@porziuncola.org, museoporziuncola@assisiofm.org |
Proprietà | Ordine dei Frati Minori |
Tipologia | arte sacra, architettura, archeologia |
Contenuti | Arredi sacri, ceramiche, codici miniati, dipinti, grafica e disegni, lapidi, monete, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica, tessuti |
Servizi | accoglienza al pubblico, archivio storico, biblioteca, biglietteria, bookshop, didattica, guardaroba, organizzazione di eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | MEU - Rete Museale Ecclesiastica Umbra |
Sede Museo | Basilica di Santa Maria degli Angeli, convento primitivo |
Datazione sede | XV secolo |
Data di fondazione | 1920 |
Il Museo della Porziuncola, situato a Santa Maria degli Angeli, frazione del comune di Assisi (Perugia), sorto nel 1920 e riallestito nel 1999, ha sede nei locali del primitivo convento (XV secolo), sopravvissuti alla costruzione della Basilica di Santa Maria degli Angeli, edificata da Galeazzo Alessi nel 1569, per volere del papa Pio V.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in cinque sale, dove le opere sono collocate secondo un percorso cronologico, con una prima parte dedicata alla Chiesa della Porziuncola (sale I, II e III), ed una seconda riguardante la Basilica alessiana (sale IV e V).
Sala I
Nella sala troviamo:
- Plastico della Valle Spoletana, in scala 1:25.000, che documenta le presenze religiose ai tempi di san Francesco d'Assisi con al centro la piccola Chiesa di Santa Maria della Porziuncola, restaurata dallo stesso Santo e da lui scelta come sede della sua nascente fraternità.
- Urna etrusca e Stele romana, in travertino, entrambe testimonianza che l'area della chiesetta era abitata già in epoca antica;
- Lastra (IX secolo), in pietra calcarea, verosimilmente utilizzata come paliotto d'altare della chiesetta.
Sala II
La sala dedicata a san Francesco e alla sua devozione al Crocifisso che rappresenta uno dei nodi centrali nella sua spiritualità, la sala è dominata da:
- Gesù Cristo crocifisso (1236 ca.), tempera su tavola, di Giunta Pisano, primo esempio in Italia di crocifisso patiens in una croce dipinta monumentale.[1]
- San Francesco d'Assisi e angeli (1250 - 1275 ca.), tavola, del Maestro di San Francesco: l'opera presenta la più antica immagine del Santo custodita alla Porziuncola. Secondo la tradizione il dipinto, probabilmente in origine collocato nella Cappella del Transito, potrebbe essere stata ricavata da quel tavolaccio sopra cui san Francesco solitamente dormiva e dove il suo corpo giacque dopo la morte, quando fu portato dalla Porziuncola ad Assisi per la sepoltura.[2]
- San Francesco d'Assisi (XIII secolo), olio su tavola, attribuita a Cimabue, che ci restituisce l'immagine del Santo più prossima al ritratto delineato da Tommaso da Celano nella Vita Prima (XXIX, 465). L'opera, secondo la tradizione, fu dipinta sul legno del coperchio della cassa mortuaria di san Francesco.
- Reliquiario a croce (prima metà del XIV secolo), in bronzo dorato e cesellato, attribuita a fra' Pietro il Teutonico.
Sala III
Dopo la morte di san Francesco (3 ottobre 1226), il valore spirituale della Porziuncola accrebbe sempre più.
Nel XV secolo i valori fondamentali del francescanesimo vennero riproposti dal movimento dell'Osservanza, il cui maggiore esponente fu san Bernardino da Siena. Di questo periodo, nella sala, ricavata nell'antica cucina del convento, sono testimonianza:
- Pulpito ligneo detto "di San Bernardino da Siena" (XV secolo).
- Dossale (1475 ca.), in terracotta invetriata, di Andrea della Robbia, realizzato su commissione della famiglia Baglioni di Perugia, indicativo della nascente volontà di arricchire con prestigiosi arredi le cappelle che sorgevano attorno alla Porziuncola. L'opera raffigura:
- nel registro superiore, Incoronazione di Maria Vergine e angeli, San Francesco d'Assisi riceve le stimmate e San Girolamo penitente nel deserto;
- nel registro inferiore, Annunciazione, Natività di Gesù e Adorazione dei Magi.[3]
Sala IV
San Francesco ebbe una singolare comprensione del ruolo di Maria Vergine nella storia della salvezza. In questa sala, ricavata nel primitivo refettorio, sono raccolte numerose testimonianze relative al culto mariano nella Porziuncola. Notevoli sono:
- Madonna del latte (fine XIV - inizio XV secolo), in pietra scolpita policroma, di ambito senese, originariamente entro l'edicola gotica posta come acroterio sulla sommità della facciata della Porziuncola.
- Madonna con Gesù Bambino (seconda metà del XV secolo), di Sano di Pietro.
- Due angeli portacandelabro (seconda metà del XV secolo), attribuiti a Niccolò di Liberatore detto l'Alunno ed al figlio Lattanzio.
Sala V
Nella sala, dove si trovano alcune riproduzioni di testimonianze grafiche sulla costruzione e lo sviluppo della Basilica e sulla storia del francescanesimo, sono conservate:
- Madonna con Gesù Bambino in gloria, san Francesco d'Assisi e un santo (XVII secolo), olio su tela, di ambito umbro-romano.
- Albero genealogico dei santi dell'Ordine dei Frati Minori (1653 - 1659), opera di Faber Gabriele della scuola di Avignone.
- Estasi di san Francesco d'Assisi (seconda metà del XVII secolo), olio su tela, di Francesco Providoni.
- San Giovanni da Capestrano e san Pasquale Baylon, 1692, olio su tela, di Francesco Providoni.
- San Francesco con santa Chiara d'Assisi e santa Elisabetta d'Ungheria.
Conventino
Salendo la rampa di scale che conduce al cosiddetto Conventino, si giunge a quello che resta delle celle primitive (XV secolo): queste, restaurate recentemente, sono utilizzate per ospitare mostre temporanee. Di rilievo:
- Imago pietatis (1508), affresco staccato, di anonimo pittore umbro;
- Gesù Cristo coronato di spine (1621), olio su tela, opera attribuita ad Antonio Circignani detto il Pomarancio.
Galleria fotografica
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Note | |
Bibliografia | |
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