Chiesa di Santa Maria della Porziuncola (Assisi)

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Porziuncola
Assisi Ch.Porziuncola.jpg
Chiesa di Santa Maria della Porziuncola
Stato bandiera Italia
Regione Flag of Umbria.svg Umbria
Regione ecclesiastica
Regione ecclesiastica Umbria
Provincia Perugia
Comune Assisi
Località Santa Maria degli Angeli
Diocesi Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino
Religione Cattolica
Indirizzo Piazza Porziuncola, 1
Loc. Santa Maria degli Angeli
06081 Assisi (PG)
Telefono +39 075 8051430
Fax +39 075 8051418
Posta elettronica info@porziuncola.org
Sito web Sito ufficiale
Proprietà Ordine dei Frati Minori
Oggetto tipo Chiesa
Dedicazione Maria Vergine
Sigla Ordine qualificante O.F.M.
Sigla Ordine reggente O.F.M.
Data fondazione X secolo
Inizio della costruzione X secolo
Materiali Pietra rosa e bianca del monte Subasio
Altezza Massima 7 m
Larghezza Massima 4 m
Iscrizioni HAEC EST PORTA VITAE AETERNAE; PETITIONEM TUAM FRANCISCE ADMITTO; HIC LOCUS SANCTUS EST
Note Il monastero attiguò rovinò alla fine dell'XI secolo
Coordinate geografiche
43°03′28″N 12°34′52″E / 43.05779, 12.58109 Flag of Umbria.svg Umbria
Mappa di localizzazione New: Umbria
Porziuncola
Porziuncola
Perugia
Perugia
Assisi
Assisi

La Chiesa di Santa Maria della Porziuncola (detta anche semplicemente Porziuncola) è un piccolo edificio sacro, attualmente inglobato all'interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli, situata nella località omonima del comune di Assisi (Perugia), intorno a cui sorse il primo insediamento dell'Ordine francescano.

Denominazione

Il nome portiuncola, secondo alcuni storci potrebbe derivare dalla piccolezza della chiesa, mentre per altri indica una piccola parte di terreno che era annesso al cenobio, a servizio dei monaci benedettini a quali apparteneva.

Storia

Chiesa di Santa Maria della Porziuncola (interno)

Dalle origini al periodo benedettino

Secondo una tradizione, non suffragata da documenti, la chiesa dedicata a Maria Vergine, venne fondata, alla metà del IV secolo, da alcuni eremiti provenienti dalla Terra Santa, nella piana sottostante Assisi, in un punto denominato Cerreto della Porziuncola (toponimo che compare in un documento della curia diocesana del 1045). L'edificio sacro, dopo le invasioni barbariche fu abbandonato e, nel 576, sembra che ne prese possesso san Benedetto da Norcia per i suoi monaci.

Mentre alcuni studiosi verosimilmente ritengono che fu costruita dai monaci benedettini del Monastero di San Benedetto al Subasio, probabilmente nel X secolo.

Il cenobio attiguo alla chiesa rovinò alla fine dell'XI secolo.

San Francesco e la Porziuncola

Una piccola chiesa in rovina

La piccola chiesa, che sicuramente ancora nel XIII secolo apparteneva agli stessi monaci benedettini, si ergeva isolata in mezzo ad un fitto bosco di querce, quando vi giunse, tra il 1205 ed il 1206, san Francesco d'Assisi che trovatala abbandonata ed in rovina, la restaurò:[1]

« Poi si trasferì nella località chiamata la Porziuncola, dove c'era un'antica chiesa in onore della Beata Vergine Madre di Dio, ormai abbandonata e negletta. Vedendola in quel misero stato, mosso a compassione, anche perché aveva grande devozione per la Madre di ogni bontà, il Santo vi stabilì la sua dimora e terminò di ripararla nel terzo anno della sua conversione. L'abito che egli allora portava era simile a quello degli eremiti, con una cintura di cuoio, un bastone in mano e sandali ai piedi. »
(dalla Vita prima di San Francesco d'Assisi di Tommaso da Celano, n. 21, FF. 355)

Primo insediamento e centro vitale dell'Ordine francescano

Fu in questo luogo che il Santo, ascoltando il Vangelo comprese definitivamente la propria vocazione, rinunciando al mondo per vivere in radicale povertà ed iniziò a dedicarsi all'apostolato itinerante:

« Ma un giorno in cui in questa chiesa si leggeva il brano del Vangelo relativo al mandato affidato agli Apostoli di predicare, il Santo, che ne aveva intuito solo il senso generale, dopo la Messa, pregò il sacerdote di spiegargli il passo. Il sacerdote glielo commentò punto per punto, e Francesco, udendo che i discepoli di Cristo non devono possedere né oro, né argento, né denaro, né portare bisaccia, né pane, né bastone per via, né avere calzari, né due tonache, ma soltanto predicare il Regno di Dio e la penitenza,[2] subito, esultante di Spirito Santo, esclamò: «Questo voglio, questo chiedo, questo bramo di fare con tutto il cuore!». »
(dalla Vita prima di San Francesco d'Assisi di Tommaso da Celano, n. 22, FF. 356)

Nel 1209, ottenuta da papa Innocenzo III l'approvazione della Regola, dopo un breve periodo in cui aveva dimorato a Rivotorto, san Francesco chiese all'abate del Monastero di San Benedetto, Teobaldo, l'uso della Porziuncola[3] e vi si stabilì con un piccolo gruppo di compagni, che vivevano poveramente in capanne di frasche, a ridosso della piccola chiesa.

La Porziuncola divenne da quel momento il fulcro della vita di san Francesco e della sua crescente fraternità. Da qui il Santo ed i suoi primi compagni partivano per i lunghi viaggi di evangelizzazione; ma sempre qui poi tornavano.

Alla Porziuncola, san Francesco radunava i suoi frati, per continuare la loro formazione, per discutere insieme le nuove norme di vita che diverranno le regole definitive dell'Ordine, per tenervi i capitoli generali, tra i quali è memorabile quello del maggio 1217 o 1219, al quale parteciparono oltre cinquemila frati alloggiati in capanne di rami e fronde, che perciò venne chiamato Capitolo delle stuoie.

« Ottenuto dall'abate il luogo di Santa Maria, Francesco stabilì che vi si celebrasse il Capitolo due volte l'anno: a Pentecoste e nella festa di san Michele in settembre. »
(dalla Leggenda dei tre compagni, n. 57, FF. 1466)

Il Perdono d'Assisi

Nella chiesa della Porziuncola, una notte del 1216, Gesù Cristo apparso a san Francesco, concesse, per intercessione di Maria Vergine, la straordinaria indulgenza per chiunque vi si fosse recato a pregare, dando così inizio al Perdono d'Assisi, celebrato il 1 e il 2 agosto di ogni anno.

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Perdono d'Assisi

Tutte le biografie di san Francesco danno straordinario rilievo alla Porziuncola e narrano altri ed innumerevoli episodi avvenuti presso questa chiesa: raccontarli tutti sarebbe complesso e sarebbe descrivere l'intera vita religiosa del Santo.

Santa Chiara e la Porziuncola

Nella notte successiva alla Domenica delle Palme - era il 28 marzo 1211 o il 18 marzo 1212 - santa Chiara uscita di nascosto dalla casa paterna raggiunse san Francesco alla Porziuncola, che le tagliò i capelli, la rivestì di bigello, simile al suo, e la condusse al Monastero benedettino di San Paolo delle Abbadesse di Bastia.

Descrizione

Chiesa di Santa Maria della Porziuncola (vista dall'alto)

La piccola e semplice chiesa, costruita con pietra rosa e bianca del Subasio, si trova esattamente al centro dello spazio sotto la cupola della Basilica di Santa Maria degli Angeli che la avvolge e la sovrasta senza però diminuirla con le sue enormi dimensioni.

Esterno

Facciata

L'edificio presenta una facciata a capanna sulla quale si apre un'unica grande porta d'ingresso ad arco a tutto sesto con una doppia cornice a toro ed una terza cornice che reca un'iscrizione.

La parte superiore della facciata è decorata con un dipinto murale raffigurante:

Sulla sommità è collocata, come acroterio, un'edicola neogotica contenente una statua della Madonna del latte (fine XIV - inizio XV secolo), in pietra policroma, di scuola senese: l'originale attualmente è conservata nel Museo della Porziuncola.

Lato destro

Nel fianco destro si notano:

Prospetto posteriore

La parte superiore del retro, sopra il rigonfiamento della conca absidale, è decorata con un dipinto murale raffigurante:

Interno

Ilario da Viterbo, Visione di san Francesco d'Assisi alla Porziuncola ed Annunciazione (1393), tempera su tavola

L'interno, riportato alla primitiva semplicità francescana, presenta una navata unica rettangolare con una piccola abside, coperta da una volta a sesto acuto, forse risalente al XIII secolo, ossia all'epoca di san Francesco.

La parete di fondo è interamente coperta da un dipinto raffigurante:

Il recente restauro, in seguito al sisma del 1997, e terminato nel 1999, ha fatto rinvenire il pavimento originale in cocciopesto che è poi stato ricoperto dalle strutture cinquecentesche.

Iscrizioni

Sulla facciata figurano tre iscrizioni, in lettere capitali, nelle quali si legge:

  • sotto al dipinto murale, come predella dell'antepedio dell'altare raffigurato dall'Overbeck, in latino medievale:
(LA) (IT)
« HAEC EST PORTA VITAE AETERNAE » « Questa è la porta della vita eterna. »
  • nella terza cornice del portale, in lettere gotiche:[7]
(LA) (IT)
« PETITIONEM TUAM FRANCISCE ADMITTO » « Accolgo, Francesco, la tua richiesta. »
  • sulla soglia del portale:
(LA) (IT)
« HIC LOCUS SANCTUS EST » « Questo luogo è santo»
Note
  1. La Porziuncola fu la terza chiesa restaurata da san Francesco dopo la sua conversione; aveva, infatti, riparato dapprima San Damiano e poi una piccola cappella dedicata a San Pietro nelle campagne di Assisi.
  2. Il fatto può essere accaduto il 12 ottobre 1208 (festa di san Luca) o il 24 febbraio 1209 (festa di san Mattia), nei quali giorni si legge il Vangelo della "missione degli apostoli" (Mt 10,7-10 ; Mc 16, 8-9 ; Lc 9,1-6 ).
  3. La concessione della Porziuncola, una sorta di comodato d'uso gratuito, viene ogni anno ricordata con l'offerta di un cesto di pesci da parte dei francescani che di contro ricevono un'anfora d'olio dai benedettini di Assisi.
  4. Scheda dell'opera nel Catalogo della Fondazione "Federico Zeri"
  5. Pietro Cattani morì il 10 marzo 1221, quando san Francesco era ancora in vita. La tradizione racconta che folle di devoti accorrevano alla sua tomba disturbando la preghiera dei frati; allora san Francesco esortò Cattani ad essere obbediente in morte come lo era stato in vita e, quindi, gli ordinò di non compiere più miracoli. E così avvenne.
  6. Scheda dell'opera nel Catalogo della Fondazione "Federico Zeri"
  7. L'iscrizione riporta le parole di risposta di Gesù Cristo alla supplica di san Francesco per la concessione del Perdono.
Bibliografia
  • Gualtiero Bellucci et al., Pellegrini sulle orme dei Santi. Giubileo 2000, Editore: Porziuncola, Cannara 1999, pp. 56-59
  • Adriano Cioci et al., Assisi, alla scoperta del sito UNESCO, col. "Il Bel paese. Itinerari", Editore: Comune di Assisi, Assisi 2011, p. 129
  • Pier Maurizio Della Porta et al., Guida di Assisi: storia e arte, Editrice Minerva, Assisi 1991, pp. 184-186 ISBN 978887021562
  • Théophile Desbonnets, Sulle strade di s. Francesco. Guida spirituale ai luoghi francescani, Editore: Porziuncola, Cannara 2003, pp. 35-48 ISBN 9788827004883
  • Paolo Stanislao Maiarelli, Il Perdono d'Assisi e il pellegrinaggio alla Porziuncola, in Francesco Santucci (a cura di) Assisi, col. "Storia illustrata delle città dell'Umbria", Editore Sellino, Santarcangelo di Romagna 1997, pp. 87-99 ISBN 978888297504
  • Cecilia Monaco, Assisi, col. "Il Bel paese. Itinerari", Editore: Ist. Poligrafico dello Stato, Roma 2003, pp. 101-104 ISBN 9788824034913
  • Enrico Sciamanna, Santuari Francescani Minoritici: Eremo delle Carceri, San Damiano, Porziuncola, Editore: Minerva, Assisi 2005, pp. 4-18 ISBN 9788887021721
  • Touring Club Italiano (a cura di), Umbria, col. "Guide Rosse", Editore Touring, Milano 2004, p. 324 ISBN 9770390107900
  • Bruno Pennacchini (a cura di), Giovanni Boccali (revisione di), Memoriale della Porziuncola, 1705-1860, S. Maria degli Angeli, Porziuncola - Assisi, 2016, 2 voll., ISBN 9788827010952
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 1 agosto 2019 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.