Pietro Aretino (Arezzo, 20 aprile1492; † Venezia, 21 ottobre1556) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano. Commentatore mordace di uomini ed eventi, nonostante i nemici che inevitabilmente si fece riuscì a mantenere salda la sua posizione. Fu autore di rime, di commedie, di sei libri di Lettere e dei celebri dialoghi tra prostitute (Ragionamenti, 1534-36), lavori questi, come tutti gli altri, contraddistinti da un tipico antipedantismo letterario..
Cenni biografici
Nacque a Arezzo il 20 aprile 1492, figlio di un calzolaio di nome Luca e di una cortigiana. Si trasferì ancora adolescente a Perugia, poi a Siena e di lì, protetto dal banchiere, imprenditore e armatore Agostino Chigi, nella Roma di papa Leone X attorno al 1517.
Durante il conclave seguito alla morte del papa, nel 1521, fece con le sue pasquinate una clamorosa campagna scandalistica, che continuò anche dopo l'inaspettata elezione di Adriano VI, ritenendo poi opportuno, prima dell'arrivo del nuovo papa a Roma, di allontanarsene al seguito del cardinal Giulio de' Medici.
Fu poi alla corte dei Gonzaga e presso Giovanni dalle Bande Nere, con cui strinse una duratura amicizia. Tornò a Roma appena eletto papaGiulio de' Medici, ma l'ostilità del datario pontificioGian Matteo Giberti e un grave attentato subìto, lo costrinsero a raggiungere di nuovo Giovanni, che accompagnò fino alla morte nel 1526.
Fu poi a Mantova e infine a Venezia, dove per un trentennio trovò sicura e stabile dimora sino alla morte, avvenuta il 21 ottobre1556.
Bibliografia
Giuliano Innamorati, Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 4, 1962, online