Presentazione di Gesù al Tempio (Andrea Mantegna)

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GER Berlino Gemäldegalerie PresentazioneGesùTempio 1455ca.jpg

Andrea Mantegna, Presentazione di Gesù al Tempio (1455 ca.), tempera su tela
Presentazione di Gesù al Tempio
Opera d'arte
Stato bandiera Germania
Regione - class="hiddenStructure noprint"
Comune Berlino
Diocesi Berlino
Ubicazione specifica Gemäldegalerie
Uso liturgico nessuno
Oggetto dipinto
Soggetto Presentazione di Gesù al Tempio
Datazione 1455 ca.
Ambito culturale
scuola veneta
Autore Andrea Mantegna
Materia e tecnica tempera su tela
Misure h. 68,9 cm; l. 86,3 cm
Virgolette aperte.png

21Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre. 22Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, 23come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; 24e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore....
25Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; 26lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. 27Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, 28lo prese tra le braccia e benedisse Dio: 29«Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; 30perché i miei occhi han visto la tua salvezza, 31preparata da te davanti a tutti i popoli, 32luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». 33Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione, 35perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima».
Virgolette chiuse.png

La Presentazione di Gesù al Tempio è un dipinto, eseguito nel 1455 circa, a tempera su tela, da Andrea Mantegna (14311506), conservata nella Gemäldegalerie di Berlino.

Descrizione

Soggetto

Andrea Mantegna, Autoritratto dell'artista (part. dalla Presentazione di Gesù al Tempio), 1455 ca., tempera su tela

Nel dipinto, su uno sfondo scuro, entro una cornice marmorea, compaiono:

Note stilistiche, iconografiche e iconologiche

  • L'opera è il primo dipinto in cui il tema narrativo della Presentazione del Signore al Tempio è eseguito con figure a mezzo busto, nel modo cioè più concentrato possibile.
  • La scena è ambientata entro una cornice marmorea su cui i personaggi si appoggiano, creando un filtro tra spazio reale e spazio dipinto che è illusoriamente superato da alcuni elementi, quali il cuscino su cui poggiano i piedi di Gesù Bambino sembra "uscire" dall'opera stessa.
  • La composizione iconografica ha un’impostazione classica tanto che sembra la trasposizione pittorica di un bassorilievo, in particolare delle lastre tombali romane, con una cromia ridotta che fa apparire i personaggi come solide sculture di roccia. Le figure, nonostante lo spazio angusto, si sfiorano appena e sembrano monumentalmente isolate nella loro dignità superiore. Inoltre, riprende la tradizione votiva dell'icona, attraverso il carattere ieratico della scena, tuttavia la narrazione della storia sacra è vista secondo un'ottica rinascimentale, interpretata secondo una visione universale del dramma dell'uomo.
  • Lo sfondo scuro serve per concentrare l'attenzione sull'intensa espressività dei volti, che sembrano gravati da un'interiore consapevolezza del sacrificio di Gesù Cristo.

Notizie storico-critiche

La datazione dell'opera è incerta, ma è comunque collocabile nell'attività giovanile dell'artista a Padova. Le ipotesi oscillano tra il 1453, anno del matrimonio di Andrea Mantegna con Nicolosia, sorella di Giovanni Bellini, e il 1460, anno della sua partenza per Mantova. Allo stesso anno è datata la Presentazione di Gesù al Tempio di Giovanni Bellini (1433-1516), esplicitamente derivata da questa e che offre l'occasione per un interessante confronto tra i due artisti e su questa fase di vicinanza espressiva. Nella versione di Mantegna, comunque, la fluidità della luce molto modulata sui toni fa pensare ad un diretto apporto del cognato, ma la prospettiva scorciata e l'efficacia espressiva della composizione sono elementi tipicamente mantegneschi. Anche il fondo scuro concentra l'attenzione sull'intensa espressività dei volti, che sembrano gravati da un'interiore consapevolezza del dramma di Cristo.

Non si conoscono le ragioni della realizzazione delle due opere, probabilmente legate a eventi familiari. Infatti, secondo alcuni studiosi, che ritengono che nelle due figure poste alle estremità siano riconoscibili i ritratti di Andrea Mantegna e della moglie Nicolosia, questo dipinto sarebbe una sorta di ex voto protettivo.

Il dipinto, dopo alcuni passaggi, fino al 1821 apparteneva al celebre mercante inglese Edward Solly (1776-1844) e faceva parte della sua eccezionale collezione, costituita da circa 3.000 opere d'arte del Trecento e Quattrocento, acquistata in quell'anno da Federico Guglielmo III (17701840), re di Prussia; 677 di queste andarono a formare il primo nucleo della Gemäldegalerie di Berlino, tra le quali era questa tela, dove è attualmente conservata.

Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni