Presentazione di Gesù al Tempio (Andrea Mantegna)




Andrea Mantegna, Presentazione di Gesù al Tempio (1455 ca.), tempera su tela | |
Presentazione di Gesù al Tempio | |
Opera d'arte | |
Stato | |
Comune | |
Diocesi | Berlino |
Ubicazione specifica | Gemäldegalerie |
Uso liturgico | nessuno |
Oggetto | dipinto |
Soggetto | Presentazione di Gesù al Tempio |
Datazione | 1455 ca. |
Ambito culturale | scuola veneta |
Autore |
Andrea Mantegna |
Materia e tecnica | tempera su tela |
Misure | h. 68,9 cm; l. 86,3 cm |
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La Presentazione di Gesù al Tempio è un dipinto, eseguito nel 1455 circa, a tempera su tela, da Andrea Mantegna (1431 – 1506), conservata nella Gemäldegalerie di Berlino.
Indice
Descrizione
Soggetto
Nel dipinto, su uno sfondo scuro, entro una cornice marmorea, compaiono:
- Maria Vergine porge Gesù Bambino, in fasce con i piedi appoggiati su un cuscino, all'anziano Simeone;
- Simeone il giusto, accoglie con grande tenerezza il Bambino, prendendolo dalle mani della Madonna;
- San Giuseppe, al centro, quasi in penombra e ritratto frontalmente, che alcuni hanno identificato con un possibile ritratto del celebre pittore veneziano Jacopo Bellini (1396 ca. – 1470 ca.), suocero dell'artista.
In secondo piano ai lati si trovano due spettatori, che sono stati identificati come l'autoritratto di Andrea Mantegna e la moglie Nicolosia, sorella del pittore Giovanni Bellini.
Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche
- L'opera è il primo dipinto in cui il tema narrativo della Presentazione del Signore al Tempio è eseguito con figure a mezzo busto, nel modo cioè più concentrato possibile.
- La scena è ambientata entro una cornice marmorea su cui i personaggi si appoggiano, creando un filtro tra spazio reale e spazio dipinto che è illusoriamente superato da alcuni elementi, quali il cuscino su cui poggiano i piedi di Gesù Bambino sembra "uscire" dall'opera stessa.
- La composizione sembra la trasposizione pittorica di un bassorilievo, in particolare le lastre tombali romane, con una cromia ridotta che fa sembrare i personaggi come solide sculture di roccia. Le figure, nonostante lo spazio angusto, si sfiorano appena e sembrano monumentalmente isolate nella loro dignità superiore.
- Lo sfondo scuro serve ha concentrare l'attenzione sull'intensa espressività dei volti, che sembrano gravati da un'interiore consapevolezza del dramma e del sacrificio di Gesù Cristo.
Notizie storico-critiche
La datazione dell'opera è incerta, ma viene comunque collocabile nell'attività giovanile dell'artista a Padova. Le ipotesi oscillano tra il 1453, anno del matrimonio di Andrea Mantegna con Nicolosia, sorella di Giovanni Bellini, e il 1460, anno della sua partenza per Mantova. Allo stesso anno è datata la Presentazione di Gesù al Tempio di Giovanni Bellini (1433 - 1516), esplicitamente derivata da questa.
Non si conoscono le ragioni della realizzazione delle due opere, forse legate ad eventi familiari, se nei protagonisti sono davvero presenti i ritratti di Andrea Mantegna e della moglie Nicolosia Bellini, facendo così di questo dipinto una sorta di ex voto protettivo.
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