Remigio di Auxerre

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Remigio di Auxerre, O.S.B.
Monaco
[[File:{{{stemma}}}|120px]]
[[File:{{{Stemma istituzione}}}|50px]]
al secolo {{{alsecolo}}}
battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
{{{motto}}}

[[File:|250px]]

Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte anni
Nascita Borgogna
841
Morte Parigi
908
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
Vestizione {{{V}}}
Vestizione [[]]
Professione religiosa [[]]
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale [[]]
Nominato Abate {{{nominatoAB}}}
Nominato amministratore apostolico {{{nominatoAA}}}
Nominato vescovo {{{nominato}}}
Nominato arcivescovo {{{nominatoA}}}
Nominato arcieparca {{{nominatoAE}}}
Nominato patriarca {{{nominatoP}}}
Nominato eparca {{{nominatoE}}}
Consacrazione vescovile {{{C}}}
Consacrazione vescovile [[ {{{aC}}} ]]
Elevazione ad Arcivescovo {{{elevato}}}
Elevazione a Patriarca {{{patriarca}}}
Elevazione ad Arcieparca {{{arcieparca}}}
Creazione
a Cardinale
{{{P}}}
Creato
Creato
Cardinale
Deposto dal cardinalato [[{{{aPd}}}]] da [[{{{pPd}}}]]


Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
Cardinale per
Cardinale per
Cardinale elettore
Creazione a
pseudocardinale
{{{pseudocardinale}}}
Creazione a
pseudocardinale
Eletto Antipapa {{{antipapa}}}
Consacrazione {{{Consacrazione}}}
Insediamento {{{Insediamento}}}
Fine pontificato {{{Fine pontificato}}}
Pseudocardinali creati {{{Pseudocardinali creati}}}
Sede {{{Sede}}}
Opposto a
Sostenuto da
Scomunicato da
Confermato cardinale {{{Confermato cardinale}}}
Nomina a pseudocardinale annullata da {{{Annullato da}}}
Riammesso da
Precedente {{{Precedente}}}
Successivo {{{Successivo}}}
Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
{{{inizio}}}
Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
{{{fine}}}
(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore {{{predecessore}}}
Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi
Venerato da {{{venerato da}}}
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
Ricorrenza [[{{{ricorrenza}}}]]
Altre ricorrenze
Santuario principale {{{santuario principale}}}
Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di {{{patrono di}}}
[[File:|250px]]
[[File:|100px|Stemma]]
Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
Trattamento {{{trattamento}}}
Onorificenze
Nome templare {{{nome templare}}}
Nomi postumi
Altri titoli
Casa reale {{{casa reale}}}
Dinastia {{{dinastia}}}
Padre {{{padre}}}
Madre {{{madre}}}
Coniuge

{{{coniuge 1}}}

Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
Motto reale {{{motto reale}}}
Firma [[File:{{{firma}}}|150x150px]]
Collegamenti esterni
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]
{{{Festività}}}

Remigio di Auxerre latino Remigius Autissiodorensis, francese Remi d'Auxerre (Borgogna, 841; † Parigi, 908) è stato un monaco, filosofo e teologo francese.

Cenni biografici

Monaco benedettino, nacque con ogni probabilità in Borgogna nell'841. In giovane età entrò nell'Abbazia di San Germano di Auxerre, nota per la scuola diretta da Erico di Auxerre, di cui fu discepolo. Alla scomparsa del maestro (876), Remigio prese il suo posto, distinguendosi nell'insegnamento delle arti liberali e particolarmente in quello della grammatica, della dialettica e della musica. Nell'883 lasciò Auxerre per trasferirsi a Reims, dove l'arcivescovo Fulco lo aveva chiamato come professore presso la Scuola della Cattedrale. Ivi rimase fino al 900, anno in cui si trasferì a Parigi, dove insegnò fino alla morte (908).

Pensiero

Martianus capella grammaire fleury.jpg

Fu notevolmente influenzato dalla filosofia platonica e da quella dell'irlandese Giovanni Scoto Eriugena, suo contemporaneo. Prendendo spunto dal De Divisione Naturae scritto da quest'ultimo fra l'862 e l'866, Remigio ritiene che i concetti siano dotati di una propria realtà sostanziale e che fra di essi quello più generale, raggiungibile da mente umana, è l'essenza, che tutti li comprende. Dall'essenza si discende gradualmente, attraverso i generi e le specie, fino all'individuo, che è l'ultimo anello della catena ed è, come lo stesso termina indica, indivisibile. L'uomo è pertanto il risultato della suddivisione progressiva di un'unica realtà. Di derivazione platonica è la visione remigiana della conoscenza[1]. La natura umana contiene, depositate nella sua coscienza, tutte le arti, che, messe in ombra dal peccato originale, possono tornare alla luce solo mediante l'esercizio costante e lo sforzo individuale. Non tutti, per le ragioni più diverse, hanno le possibilità, le capacità, o la costanza di assoggettarsi a tale sforzo e pertanto di estrarre dall'oscurità che lo avviluppa il sapere che è dentro di ogni essere umano.

Opera

L'opera di Remigio, interamente in lingua latina, è, in parte, andata perduta. Di lui ci sono restati ampi commenti e riflessioni su alcuni libri biblici e sulla letteratura e il pensiero filosofico di epoca romana. Fra le sue opere più rappresentative citiamo i commenti al Libro della Genesi (Expositio super Genesim), al Libro dei Salmi (Enarrationes in Psalmos) e al Vangelo secondo Matteo. Grande diffusione ebbero, in età medievale, le sue riflessioni legate al commento dei grammatici della tarda antichità (Donato, Prisciano, ecc.) e degli scrittori latini, fra cui Boezio (De Consolatione Philosophiae e Opuscula sacra) e Marziano Capella (De Nuptiis Philologiae et Mercurii et de septem Artibus liberalibus libri novem).


Note
  1. Nicola Abbagnano, Storia della filosofia, vol. I, Ed. speciale realizzata per il Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma, da Iniziative Speciali De Agostini, Novara, 2005, p. 589
Collegamenti esterni