Roberto Grossatesta
Roberto Grossatesta Vescovo | |
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Miniatura del XIII secolo | |
Età alla morte | circa 78 anni |
Nascita | Stradbrock 1175 ca. |
Morte | Lincoln 1253 |
Ordinazione presbiterale | XIII secolo |
Nominato vescovo | 1235 |
Consacrazione vescovile | 1235 |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Lincoln (Regno Unito) |
Roberto Grossatesta, in inglese Robert Grosseteste (Stradbrock, 1175 ca.; † Lincoln, 1253), è stato un presbitero, vescovo e filosofo inglese.
Biografia
Compie gli studi a Oxford e Parigi. Nel 1214 è il primo ad occupare la carica di Magister scholarum nell' Università di Oxford svolgendo le funzioni di primo cancelliere.
Negli anni successivi percorre tutti i gradi della vita ecclesiastica fino all' episcopato. Nel 1229 diventa arcidiacono di Leicester e nel 1235 viene nominato vescovo di Lincoln. In quegli stessi anni, ancor prima di essere vescovo, era entrato in ottimi rapporti con i francescani di Oxford ed era diventato Lettore di teologia nel loro studio oxoniense.
Opere
Assai vasta è la produzione letteraria di Grossatesta. Comprende tre generi di scritti:
Tra i trattati ricordiamo De sphaera, De cometis, De luce,De iride, De colore, De finitate motus et temporis, De libero arbitrio, De veritate, De scientia Dei. Molto importanti, per la cultura latina medioevale, sono le sue traduzioni. In particolare la traduzione delle opere di Giovanni Damasceno, De fide ortodoxa e De haeresibus e dell' intero Corpus areopagiticum, il De coelo e l'ethica ad Nichomacum di Aristotele. Tra i commenti importanti furono quelli ai Salmi, alle lettere di San Paolo e ad alcune opere di Aristotele quali Analytica posteriora, Physica, De sophisticis elenchis.
Pensiero
Roberto Grossatesta appartiene a quel singolare momento storico in cui l'Europa cristiana, la cosidetta respublica christiana si apre agli influssi della cultura araba e conosce le opere di Avicenna e Averroè. È il periodo dell' incontro con la filosofia di Aristotele e l'inizio di una nuova inculturazione del cristianesimo. L'asse culturale si sposta da Platone e Sant'Agostino verso Aristotele, San Giovanni Damasceno e San Tommaso d'Aquino. In questa vicenda epocale Grossatesta ha avuto un ruolo importante più con le sue traduzioni di alcune opere fondamentali di filosofia e di teologia, che come pensatore originale. In alcuni settori della scienza e della logica, invece, il suo pensiero è innovativo e anticipatore. È il caso della "teoria della luce" con cui cerca di spiegare tutti i fenomeni del mondo e della natura, e della sua classificazione delle scienze, fondata sul rigore del procedimento dimostrativo e la sua divisione delle scienze in propter quid e quia. In campo teologico e in quello dottrinale il suo pensiero è legato alla tradizione esegetica delle generazioni del XII secolo; come vescovo si preoccupa di richiamare i teologi di Oxford alla tradizione. Nel pensiero di Grossatesta si può vedere l'inizio di quell' indirizzo filosofico - teologico conosciuto sotto il nome di Agostinismo aristotelizzante che avrà come suo massimo esponente San Bonaventura da Bagnoregio. Si tratta di un indirizzo che si rifà ad Agostino per quanto concerne i contenuti, ossia le dottrine filosofiche e teologiche, mentre da Aristotele mutua soltanto le espressioni linguistiche, le categorie logiche e metafisiche.
Riconoscimenti
A Robert Grosseteste è stato dato il nome di un asteroide scoperto nel 1999: 36169 Grosseteste.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Lincoln | Successore: | |
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Hugh de Wells Ch | 27 marzo 1235 - 10 ottobre 1253 | Henry Lexington Ch |
Bibliografia | |
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