Salterio di Ramsey

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Il vescovo fondatore Oswald e il primo abate Eadnoth, dell'abbazia di Ramsey

Il salterio di Ramsey è un manoscritto su pergamena miniato del XIII secolo contenete il salterio. Fu composto nello scriptorium dell'abbazia di Ramsey in Inglilterra tra il 1300 e il 1310. I fogli di pergamena misurano 17 x 26 cm e sono scritti sui entrambi i lati.

Descrizione

Il testo dei salmi in latino e caratterizzato dalle abbreviazioni della traduzione dei settanta. Fu donata dal monaco responsabile delle finanze dell'abbazia di Ramsey, Guglielmo di Grafham, all'abate Giovanni di Sawtry. In questo manoscritto si trova anche la descrizione della fondazione del cenobio inglese avvenuta tre secoli prima ad opera del vescovo sant'Osvaldo di Worcester dove viene anche ritratto in una miniatura. Da alcuni dettagli delle capolettera si pensa che l'opera fu ispirata dal salterio di Utrecht. Le miniature ricche di dettagli, la delicatezza dei colori, le capolettera e le finale in foglia d'oro ne fanno uno dei più bei esempi di arte gotica inglese.

Composizione

  • Pag. 1: rilegatura senza testo
  • Pag. 2a: ordinamento dei salmi per la domenica e i giorni feriali inchiostro rosso e bruno scuro
  • Pag. 2b: senza testo
  • Pag. 3 a 5b: preghiere in inchiostro rosso con capolettere rosse e blu
  • Pag. 5b: vuota
  • Pag. 6 a 10: miniate riccamente colorate con dieci quadri raffigurati: scene bibliche dal Antico dal Nuovo Testamento e i protettori dell'abbazia tra cui san Benedetto da Norcia
  • Pag. 11 a 16: i dodici mesi dell'anno benedettino, con inchiostro blu rosso e oro, alla fine del mese di dicembre si trova il ritratto di Guglielmo di Grafham
  • Pag. 17a: Miniatura in piena pagina di Cristo e della Vergine Maria seduti fianco a fianco su troni, dietro di loro san Lucio di Coira, re di Britannia che con la ferula abbatte una colonna pagana.
  • Pag. 17b: Preghiera di san Girolamo dedicata ai salmi con una miniatura del santo su metà della pagina.
Facsimile delle pagine 17b e 18a

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  • Pag. 18 a 37: grande capolettera B miniata; indicazioni a margine notte di domenica; e i salmi dal 1 al 25 ornate con lettere finali in diversi colori sui bordi un Re Davide che suona l'arpa.
  • Pag. 38 a 41: grande capolettera D miniata; indicazioni a margine notte di lunedì; salmi dal 26 al 30; quindici lettere di finale ornate in differenti colori e in lamina d'oro.
  • Pag. 42 a 51a: salmi dal 30 al 37 con quindici lettere finali in rosso.
  • Pag. 51b a 53: grande lettera D; salmi dal 38 al 40; quattro lettere finali in rosso.
  • Pag. 54 a 63a: salmi dal 40 al 50; quattro con finali di lettera dorate.
  • Pag. 63: grande capolettera miniata Q; salmo 51 lettera finale dorata e in differenti colori.
  • Pag. 64 a 76a: grande capolettera miniata D con indicazione a margine notte di mercoledì; salmi dal 52 al 67, con lettere finali dorate e di differenti colori.
  • Pag. 76 a 91a: grande capolettera miniata S con indicazione a margine notte di giovedì; salmi dal 68 al 79, con lettere finali dorate e di differenti colori.
  • Pag. 91 a 105a: grande capolettera miniata E con indicazione a margine notte di venerdì; salmi dal 80 al 96, con lettere finali dorate e di differenti colori.
  • Pag. 105b a 107a: grande capolettera miniata C con indicazione a margine notte di sabato; salmi dal 97 al 100, con lettere finali dorate e di differenti colori.
  • Pag. 107b à 120: grande capolettera miniata D; salmi dal 101 al 108, con lettere finali dorate e di differenti colori.
  • Pag. 121 a 152a: grande capolettera miniata D con indicazione a margine vespri domenicali, salmi dal 109 al 150, con lettere finali dorate e di differenti colori.
  • Pag. 152: grande capolettera C; Isaia 12 , con lettere finali dorate e di differenti colori.
  • Pag. 152b e 153: capolettera E; Isaia 38,10-20 , con lettere finali dorate e di differenti colori.
  • Pag. 153b e 154a: capolettera E; Primo libro dei Salmi 2 1-10, con lettere finali dorate e di differenti colori.
  • Pag. 154 e 155: capolettera C; Esodo 15,1-19
  • Pag. 155b a 157a: capolettera D; Abacuc 3
  • Pag. 157 a 160: capolettera A; Deuteronomio 32,1-43
  • Pag. 160b e 161: capolettera B; cantico della liturgia delle ore
  • Pag. 161b e 162; capolettera T; Te Deum
  • Pag. 162b e 163a: capolettera B; Cantico di Zaccaria; capolettera M; Magnificat; capolettera N; Nunc dimittis;
  • Pag. 163 a 166: capolettera G; Gloria; capolettera P, Pater noster; capolettera C; Credo; capolettera P; Quicumque
  • Pag. 167 a 169a: capolettera K; Litanie dei santi
  • Pag. 169b e 170: capolettera S; preghiere con inchiostri rossi e blu
  • Pag. 171a: capolettera I; inizio del Vangelo di Giovanni in inchiostro rosso e bruno scuro
  • Pag. 171b a 173a: capolettera S; preghiere con inchiostri rossi e blu
  • Pag. 173b: senza testo
  • Pag. 174: rilegatura senza testo

Storia

Il salterio fu per molto tempo in possesso di sacerdoti secolari, poi venne acquisito a metà del XVI secolo dall'abbazia di San Biagio nella Foresta Nera in Germania, dopo la secolarizzazione di questo monastero passò a partire dal 1806 in Carinzia presso l'abbazia di Saint-Paul du Lavanttal, dove oggi si trova ancora gran parte del manoscritto (MS XXV/2). Le pagine dal 6 al 10 sono invece conservate presso la Pierpont Morgan Library di New York (MS 302). Una coppia facsimile è stata pubblicata nel 1996.

Voci correlate
Collegamenti esterni