San Pammachio

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San Pammachio
Monaco
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Santo
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Aureliano Milani, San Pammachio (part.), 1716, olio su tela; Roma, Basilica dei Santi Giovanni e Paolo
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 69 anni
Nascita Roma
340
Morte Roma
409
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
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Fine del
pontificato
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
Venerato da Chiesa cattolica
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Beatificazione [[{{{aB}}}]]
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Ricorrenza 30 agosto
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
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Patrono di
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Incoronazione
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Coniuge

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Figli
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Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 30 agosto, n. 3:
« A Roma, commemorazione di san Pammachio senatore, uomo insigne per lo zelo nella fede e per la generosità verso i poveri, alla cui pietà verso Dio si deve la costruzione della basilica recante il suo titolo sul colle Celio. »

San Pammachio (Roma, 340; † Roma, 409) è stato un senatore latino, fu in stretti rapporti con San Girolamo, Sant'Agostino d'Ippona e San Paolino di Nola.

Biografia

Figlio del senatore Bizante, frequentò in gioventù la scuola di retorica di Gerolamo e attorno al 385 sposò una donna di nome Paolina, figlia di santa Paola: fu uno dei capi del partito cristiano in senato.

Mantenne sempre un fitto rapporto epistolare con Gerolamo, con cui discuteva di questioni teologiche, e che gli dedicò alcuni dei suoi scritti: tentò, senza successo, di indurlo a moderare il linguaggio che usava contro i suoi oppositori (contro Gioviano).

Nel 401 Agostino gli inviò una lettera (Ep. LVIII) per ringraziarlo di aver scritto ai cristiani di Numidia (dove Pammachio possedeva numerose proprietà) invitandoli ad abbandonare lo scisma donatista.

Quando sua moglie morì di parto (387), Pammachio si fece monaco e iniziò a dedicarsi all'attività caritativa: insieme a santa Fabiola fondò lo xenodochio di Porto, presso la foce del Tevere, destinato ad ospitare gratuitamente i pellegrini poveri e i malati; nel 398 fondò anche la basilica dei Santi Giovanni e Paolo (in origine chiamata titulus Byzantii o Pammachii), che inglobò quella che doveva essere l'abitazione della sua famiglia (ancora visibile nei sotterranei della chiesa), adibita a domus ecclesiae sin dalla fine del I secolo.

Bibliografia


Collegamenti esterni