Sant'Otmar di San Gallo
Sant'Otmar di San Gallo, O.S.B. Monaco | |
---|---|
Santo | |
Età alla morte | 70 anni |
Nascita | San Gallo 689 |
Morte | Werd 16 novembre 759 |
Incarichi ricoperti | Abate di San Gallo |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | 864 |
Ricorrenza | 16 novembre |
Santuario principale | Abbazia di San Gallo |
Attributi | bastone di abate e botticella o fiaschetta di vino |
Patrono di | ammalati, calunniati |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 16 novembre, n. 6:
|
Sant'Otmar di San Gallo, o Sant'Otmaro (San Gallo, 689; † Werd, 16 novembre 759), è stato un abate, missionario e fondatore svizzero, primo abate dell'Abbazia di San Gallo.
Vita
Otmar era di origine alemanna. Egli compì la sua formazione sacerdotale a Coira e probabilmente si occupò per prima cosa della chiesa di San Forino.
Gli fu affidata poi dal conte di Waltram di Turgovia la supervisione sul convento di regola colombaniana fondato nel 612 dal monaco irlandese San Gallo, affinché fosse preservato dal decadimento che lo minacciava.
Otmar lo organizzò radicalmente ex-novo, terminò il romitaggio, provvide a che i monaci colombaniani potessero vivere in comunità nel convento e modificò la regola celtico-irlandese per i conventuali. Nel 719 fu il primo abate del convento.
Dopo la strage di Canstatt da parte del maestro di Palazzo franco Carlomanno nel 746 quel che rimaneva dell'autonomia alemanna finì sotto la crescente pressione degli interessi franco-carolingi e furono sempre più spinti indietro.
Lo stesso capitò anche al Convento di San Gallo e all'abate Otmar, in quanto appartenente all'ambito alemanno, di venir coinvolto nella controversia.
Così nel 747, sotto le pressioni di Pipino il Breve, fu introdotta da Otmar anche nel convento di San Gallo la Regola benedettina, abbandonando quella di San Colombano adottata in precedenza, il che corrispondeva alla strategia carolingia di imporre l'unificazione delle chiese del regno anche a livello conventuale; lasciando però uno strascico tra i monaci colombaniani. Poiché Otmar si adeguò, il convento fu in risposta ricompensato con donazioni di terre.
Nonostante le tensioni fra i carolingi e gli Alemanni il convento visse sotto Otmar una prima fioritura. All'interno si sviluppò molto la vita spirituale dei monaci e verso l'esterno ci si dedicò molto al compito di curare i poveri e gli ammalati.
Otmar organizzò la infrastruttura adatta a ciascuno: così fece costruire un ricovero per i poveri, un nosocomio per malati incurabili e un lebbrosario, che è la più antica struttura nella storia della medicina svizzera. Otmar si dedicò inoltre personalmente alla applicazione dei suoi progetti come alla cura degli ammalati.
Probabilmente da queste opere di carità risultava una rilevante affinità con il popolo alemanno. Ciò, unitamente all'autonomia del convento, suscitò nei franchi Warin e Ruthard, conti nominati nel corso delle controversie fra franchi e alemanni, un crescente malcontento, che si manifestò in alcune liti sul possesso di terre vicine. A questo proposito sorsero tensioni a causa delle rivendicazioni da parte del vescovo di Costanza Sidonio, che voleva porre il convento sotto il controllo della sua diocesi.
Questi conflitti si conclusero nel 759 con una congiura ordita dall'infedele monaco Lamperto che portò alla reclusione di Otmar. Egli fu portato con false accuse di adulterio e reati a sfondo sessuale dinanzi a un tribunale ordinario e condannato a morire di fame, esposto sulla piazza reale. La pena fu poi mitigata e quindi Otmar fu trasferito sotto custodia nell'isola di Werd, sul lago di Costanza, ove nel novembre del medesimo anno morì.
Conseguenze
Sebbene Otmar sia il fondatore del convento di San Gallo, esso non porta il suo nome. Ciò è dovuto, da una parte, alla particolare venerazione di San Gallo, ed dall'altra al fatto che Otmar fu proclamato santo circa un secolo dopo la sua morte. Nella diocesi di San Gallo, Otmar è considerato alla pari con San Gallo stesso: Patronus aeque principalis
Otmar può essere considerato il precursore del movimento degli Ordini religiosi che ebbe luogo fra il XII e il XIII secolo, per la sua pratica di annunciare il Vangelo insieme al soccorso ai poveri e agli ammalati. Non a caso sono oggi i francescani che con una piccola cappella nel convento originariamente benedettino si prendono cura del Santuario di Otmar nell'isola di Werd.
Nella iconografia Otmar viene rappresentato come un abate benedettino con il bastone e con una fiaschetta o botticella di vino. La fiaschetta trae origine da una leggenda sulla traslazione attraverso il lago della sua salma dieci anni dopo la sua morte: una violenta tempesta non avrebbe potuto far nulla contro l'imbarcazione che la trasportava e alla fine del viaggio la fiaschetta da pellegrino che i frati si erano portati dietro per dissetarsi, non risultò vuota come ci si sarebbe aspettato.
Bibliografia | |
| |
Collegamenti esterni | |
|
- Benedettini svizzeri
- Abati di San Gallo
- Santi e beati del martirologio del 16 novembre
- Monaci svizzeri
- Monaci dell'VIII secolo
- Santi canonizzati nel IX secolo
- Tutti i Santi
- Santi svizzeri
- Santi dell'VIII secolo
- Biografie
- Abati per nome
- Fondatori per nome
- Abati svizzeri
- Missionari svizzeri
- Fondatori svizzeri
- Nati nel 689
- Nati nell'VIII secolo
- Morti nel 759
- Morti il 16 novembre
- Fondatori di abbazie