Santa Verena di Zurzach

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Santa Verena di Zurzach
Vergine · Laica
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al secolo {{{alsecolo}}}
battezzata
Santa
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte anni
Nascita Alto Egitto
Morte Zurzach
IV secolo
Sepoltura
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Appartenenza
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Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
Venerata da Chiesa cattolica
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Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 1º settembre
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
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Patrona di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Coniuge

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Consorte

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Figli
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Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 1º settembre, n. 6:
« A Zurzach sul Reno nel territorio di Zurigo, nell'odierna Svizzera, santa Verena, vergine. »

Santa Verena di Zurzach (Alto Egitto; † Zurzach, IV secolo) è stata una vergine e laica egiziana. Vi sono due Vite che narrano la sua vicenda terrena, una scritta intorno all'888 e l'altra intorno al 1005; inoltre esistono i Miracula sancte Verenæ scritti intorno al 1010, che descrivono la venerazione verso la santa presso la sua tomba, a Zurzach, nel X secolo.

Vita

La tradizione vuole che fosse nata nell'Alto Egitto, là ricevette il battesimo. In seguito si trasferì nel Basso Egitto dove si unì alla Legione Tebea cristiana, al cui seguito giunse nella penisola italica. Qui giunta si fermò a Milano, mentre la Legione Tebea proseguì, venendo poi massacrata presso Agauno (Svizzera), in odio alla fede cristiana, con il loro comandante san Maurizio verso il 302, per ordine dell'imperatore Massimiano, la cui festa ricorre il 22 settembre.

Saputo dell'eccidio Verena passò per Agauno per venerarli e fermandosi. Per un certo periodo visse a Soletta, dove prese ad abitare con un uomo, rimanendo però per tutte le donne, un esempio di verginità ed ascesi; in seguito fu a Coblenza e poi a Zurzach (Svizzera), dove trovò una chiesa cristiana e qui rimase fino alla morte. Visse realizzando l'ideale cristiano delle virtù e dell'amore al prossimo, dando da mangiare ai poveri e curando i lebbrosi.

Culto

La sua tomba divenne centro di culto, ed è la testimonianza dei primi passi del cristianesimo in Svizzera; il monastero eretto nel X secolo sulla sua tomba, divenne meta di numerosi pellegrinaggi con re, conti e duchi.

Collegamenti esterni