Santa Zita
Santa Zita Vergine | |
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Santa | |
Michelangelo Pittatore, Santa Zita (XIX secolo), affresco; Asti, Chiesa di San Silvestro | |
Età alla morte | 60 anni |
Nascita | Monsagrati 1218 |
Morte | Lucca 27 aprile 1278 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerata da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | 5 settembre 1696, da Innocenzo XII |
Ricorrenza | 27 aprile |
Santuario principale | Basilica di San Frediano, Lucca |
Attributi | giglio (purezza), chiavi (in riferimento alla casa da lei servita per tutta la vita) |
Patrona di | Lucca, domestiche, governanti, casalinghe, guardarobiere, fornai |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 27 aprile, n. 7:
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Santa Zita (Monsagrati, 1218; † Lucca, 27 aprile 1278) è stata una vergine italiana, venerata come santa dalla Chiesa cattolica che ne celebra la memoria liturgica il 27 aprile..
La vita
Proveniente da una famiglia povera, a soli dodici anni iniziò a servire in casa della famiglia Fatinelli a Lucca. Secondo la tradizione devozionale si fece subito apprezzare dai poveri per la generosità e dalla famiglia Fatinelli per la dedizione al lavoro e la bontà d'animo.
La medesima tradizione narra che il capo famiglia sospettava Zita di rubasse in casa ciò che donava ai poveri; un giorno il padrone, incontrando Zita con il grembiule gonfio mentre si recava da una famiglia bisognosa, le avrebbe chiesto cosa portasse; nonostante questo fosse pieno di pane, Zita avrebbe risposto che portava solo fiori e fronde e, sciolto il grembiule, sarebbero caduti, appunto, fiori e fronde.
Culto
La devozione per Zita, in "odore di santità", crebbe notevolmente per tutta la sua vita tanto che, alla sua morte, i fedeli di Lucca vollero che il suo corpo venisse sepolto nella Basilica di San Frediano, la tradizione riporta che sia rimasto incorrotto, almeno fino all'ultima ricognizione, avvenuta nel 1652.
Santa Zita era così venerata in Toscana da essere citata da Dante Alighieri che, facendo riferimento ad un magistrato di Lucca, parla di "anzian di santa Zita", identificando già Lucca con la santa.
Il suo culto fu approvato il 5 settembre 1696 da Papa Innocenzo XII.
Santa Zita fu proclamata patrona delle domestiche da Pio XII ed è anche patrona di Lucca, delle casalinghe e dei fornai.
È titolare della congregazione femminile delle Suore Oblate dello Spirito Santo, detta anche Istituto di Santa Zita.
Chiese intitolate alla santa
- Genova: chiesa di Santa Zita in Borgo Pila, già della comunità Lucchese in Genova.
- Torino: chiesa di Santa Zita nel quartiere di San Donato.
Curiosità
Il nome Zita è una variante toscana di "cíta" o "cítta", che significa ragazza o, per estensione, zitella ma, in questo caso, vergine.
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