Beata Maria Teresa de Soubiran La Louvière

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Beata Maria Teresa de Soubiran La Louvière, M.A.
Religiosa
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al secolo Sofia Teresa
battezzata
Beata
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 55 anni
Nascita Castelnaudary
16 maggio 1834
Morte Parigi
7 giugno 1889
Sepoltura
Appartenenza
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Professione religiosa 1854
Ordinato diacono
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° vescovo di Roma
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 20 ottobre 1946, da Pio XII
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 7 giugno
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrona di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
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Successore
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Onorificenze
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]
Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 7 giugno, n. 6:
« A Parigi in Francia, beata Maria Teresa de Soubiran La Louvière, vergine, che per la maggior gloria di Dio fondò la Società di Maria Ausiliatrice, da cui venne poi allontanata, per passare il resto della vita in profonda umiltà. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Beata Maria Teresa de Soubiran La Louvière, al secolo Sofia Teresa Marie-Thérèse (Castelnaudary, 16 maggio 1834; † Parigi, 7 giugno 1889) è stata una religiosa e fondatrice francese della Società di Maria Ausiliatrice.

Biografia

Infanzia

Nacque a Casteinaudary, nella diocesi francese di Carcassone, da Giuseppe Paolo conte de Soubiran, signore di La Louvière, e da Noemi de Gélis, prima sopravvissuta dopo quattro fratellini morti in tenerissima età[1].

Dopo di lei, nacque ancora Maria, la quale condivise più tardi con Teresa la vita religiosa[2].

Vocazione religiosa

A venti anni entrò tra le beghine di Gand nel Belgio; questa esperienza durò solo un anno, dopodiché rientrò in Francia, dove nel 1854 con alcune compagne iniziò una vita comune di preghiera e servizio.

Negli anni che seguirono la comunità crebbe e costruì una casa per accogliere giovani ragazze povere: appena costruita un incendio la distrusse completamente.

Fondazione dell'ordine

Per meglio comprendere la volontà di Dio, nel 1864 partì per un ritiro spirituale di trenta giorni a Tolosa. Nella preghiera comprese che Dio le chiedeva di continuare nella sua opera, ma con basi più solide e una vita comunitaria più intensa, per assicurarne la crescita.

Sofia Teresa decise allora di consacrare la giovane congregazione a Maria e da quel momento tutte le sorelle ne portarono il nome. Così nacque la congregazione di Maria Ausiliatrice, che adottò la spiritualità di Sant'Ignazio di Loyola e degli esercizi spirituali.

L'espansione dell'ordine

La casa madre di Tolosa fu seguita ben presto da altre case in Francia e dopo la guerra del 1870 anche in Inghilterra. L'azione della congregazione era concentrata al sostegno delle giovani ragazze dai quattordici ai venticinque anni che per motivi di lavoro vivevano sole, nelle grandi città dove lavoravano presso le neonate industrie manifatturiere.

Per meglio mettersi nelle mani di Dio, per affidarsi solo a Lui, Maria Teresa rinunciò a tutti i suoi beni personali con un voto di povertà radicale: Dio gli aveva affidato un incarico da compiere e non poteva contare su di Lui per portarlo a termine.

« Colui che confida in Dio e forte della forza stessa di Dio. »

Gli ultimi anni

Negli ultimi anni di vita fu sostituita alla testa della congregazione e la nuova madre generale la allontanò dalla congregazione. Nel 1874 arrivò a Parigi dove fu accolta dalle suore di Notre-Dame de Charité. Presso di esse condusse una vita molto appartata fino alla morte avvenuta il 7 giugno 1889.

Un anno più tardi una nuova superiora fu eletta alla testa della congregazione di Maria Ausiliatrice e Madre Maria Teresa fu riabilitata.

Note
  1. Quando vide la luce, il padre, uomo di grande fede, ripeté la preghiera che aveva già fatto alla morte dei suoi primi quattro figli:
    « Mio Dio, se la figlia che mi avete dato, vivendo, non dovesse salvarsi, prendetela dopo il battesimo perché non potrei sopportare il pensiero di essere il padre di una dannata. »
  2. Guido Pettinati, I Santi canonizzati del giorno, Edizioni Segno, Udine, Vol. VI, 1991, p. 82-93.
Voci correlate
Collegamenti esterni