Università degli Studi di Roma "La Sapienza"

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Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
Roma Universita-LaSapienza.jpg
Nome latino Studium Urbis
Soprannome {{{soprannome}}}
Motto Il futuro è passato qui
Tipo pubblica
Nazione

bandiera Italia

Città Stemma Roma
Altre sedi
Fondazione 1303
Fondatore Bonifacio VIII
Facoltà 11
Rettore Antonella Polimeni
Studenti 113.494
Dipendenti 3.300
Colori rosso pompeiano e oro
Affiliazioni ESDP-Network, UNICA e CINECA
Sport Centro Servizi Sportivi Sapienza
Sito web sito web ufficiale
Coordinate geografiche
41°54′12″N 12°30′57″E / 41.90343, 12.51578 Stemma Roma
Mappa di localizzazione New: Roma
Università "La Sapienza"
Università "La Sapienza"
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Giovanni in Laterano
Basilica di S. Giovanni in Laterano
Patrimonio UNESCO.png Patrimonio dell'umanità
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Tipologia {{{tipologia}}}
Criterio {{{criterio}}}
Pericolo Bene non in pericolo
Anno [[{{{anno}}}]]
Scheda UNESCO
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L'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" (abbreviato Uniroma1, nota anche come Sapienza-Università di Roma, comunemente detta La Sapienza) è una delle università più antiche del mondo. Fondata il 20 aprile 1303 per volontà di papa Bonifacio VIII (1294-1303) che istituì lo Studium Urbis, è stata l'unica università statale di Roma per lungo tempo ed ha annoverato fra i suoi studenti molte personalità della classe dirigente italiana.

Storia

Fondazione

Nel XIV secolo operavano a Roma diverse istituzioni scolastiche, ma senza un ente ufficialmente riconosciuto ed esterno alla corte papale. Con la bolla di Bonifacio VIII In Supremae praeminentia Dignitatis del 1303, viene fondata la prima università di Roma. All'inizio i finanziamenti provenivano dalla tassazione sul vino forestiero, oltre alla generosità della nobiltà romana. Quando la sede papale fu spostata ad Avignone, la gestione dell'Università fu affidata al Comune di Roma.

Durante il periodo rinascimentale vari pontefici chiesero al Comune di aumentare il numero dei docenti, con la creazione di nuove cattedre. Inoltre vennero acquistati diversi edifici del rione di Sant'Eustachio, dove nel XVII secolo fu costruita la nuova sede voluta da Alessandro VII, fondatore tra l'altro della stessa Biblioteca Alessandrina; la sede fu istituita presso il Palazzo della Sapienza. Qualche anno più tardi, Francesco Borromini ha costruito la chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza, sul cui portone principale c'è la scritta Initium sapientiae timor Domini ("L'inizio della sapienza è il timor di Dio").

Ci sono state varie riforme nel tempo, come quelle di papa Benedetto XIV (1748) e della Repubblica Romana (1798), ma molto importante fu quella fatta in seguito dai francesi: l'ateneo venne uniformato alla legislazione d'oltralpe, e la sede viene spostata al Palazzo del Collegio Romano, per volere del rettore di allora, Giovanni Ferri de Saint-Constant.

Cronotassi dei rettori fino all'unità d'Italia

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Periodo post-risorgimentale e fascista

Il 27 agosto 1870, fu estesa alla Sapienza la legge Casati con inquadramento nella legislazione nazionale e sua laicizzazione. Fu creato un laboratorio per le esercitazioni chimiche e farmaceutiche e si dotarono il più possibile i gabinetti scientifici già esistenti, soprattutto quelli di mineralogia, geologia e paleontologia. Furono poi istituite molte altre cattedre sia nell'area giuridica sia economica e anche un insegnamento di storia moderna.

Quando nel 1931, in pieno fascismo, fu richiesto ai docenti dell'ateneo di giurare fedeltà, quattro di essi si rifiutarono, perdendo così la cattedra; essi erano Ernesto Buonaiuti (storia del cristianesimo), Giorgio Levi Della Vida (studi orientali), Gaetano De Sanctis (storia antica) e Vito Volterra (matematica e fisica). Nel 1935 il nuovo complesso ideato da Marcello Piacentini, la Nuova Città universitaria di Roma, è stato inaugurato alla presenza dei reali d'Italia.

Italia repubblicana

Chiesa della Divina Sapienza

Dopo la seconda guerra mondiale, l'ateneo riprese rapidamente la sua attività e fu realizzata la chiesa della Divina Sapienza, anche questa su progetto del Piacentini.

Il 27 aprile 1966, allorché si doveva rinnovare l'organismo rappresentativo degli studenti, un gruppo di attivisti neofascisti provocarono violenti incidenti nella sede della facoltà di Lettere e Filosofia durante i quali, uno studente di architettura iscritto al Partito Socialista Italiano, Paolo Rossi, perse la vita precipitando da un muretto della scalinata della facoltà.

Alcuni giorni più tardi, il 2 maggio 1966, a seguito delle richieste di dimissioni da parte di diversi gruppi politici (PCI, PSI, PSIUP, PSDI e PRI), il rettore dell'Università fu costretto a lasciare l'incarico.

La Sapienza diviene un punto di riferimento nazionale del movimento studentesco del Sessantotto e, in particolare, fu luogo di grande agitazione durante il 1977, in occasione dello sviluppo del movimento che prese il nome da quell'anno. L'Ateneo infatti è teatro di scontri il 17 febbraio durante il comizio del segretario della CGIL Luciano Lama, contestato con violenza dagli studenti della sinistra extraparlamentare.

Dal novembre del 2006 la Sapienza adotta un nuovo sistema di identità visiva: nel logo la Minerva è stata sostituita da un cherubino, che rimanda all'originaria sede del Palazzo della Sapienza. Dopo la riorganizzazione strutturale del 2010, la Sapienza conta undici facoltà,[1] oltre sessanta dipartimenti, ventuno musei e cinquanta biblioteche.

Struttura

Con oltre sette secoli di storia e più di 113 mila studenti, 3.300 docenti e 2.000 funzionari, tecnici e bibliotecari oltre a 1.800 amministrativi nelle strutture ospedaliere, la Sapienza è la prima università in Europa. La sua missione è quella di contribuire allo sviluppo della società della conoscenza attraverso la ricerca, la formazione di eccellenza e di qualità e la cooperazione internazionale.

La Sapienza si trova ai primi posti tra gli atenei italiani, per la qualità della ricerca e della didattica; nelle classifiche settoriali si qualifica come punto di riferimento per numerose discipline.

L’offerta formativa della Sapienza comprende oltre 280 corsi di laurea e laurea magistrale, di cui oltre 35 in lingua inglese, 200 master, 80 dottorati di ricerca e 80 scuole di specializzazione. La Scuola superiore di studi avanzati propone percorsi di eccellenza e un college gratuito per gli studenti eccellenti.

Sedi

Oltre alle numerose sedi periferiche a Roma, l'Università dispone di un polo succursale a Latina. Gli immobili di proprietà o concessi in uso perpetuo dal demanio sono oltre cento, di cui trentotto dentro la Città Universitaria, e il resto distribuiti all'interno di Roma. La Sapienza è inoltre collegata con due policlinici universitari, il Policlinico Umberto I e l'Ospedale Sant'Andrea, per le attività didattiche e di ricerca relative alla medicina. La Città universitaria occupa circa 439 000 metri quadrati di superficie.

Città universitaria

La città universitaria è stata realizzata durante gli anni trenta, nel pieno del ventennio fascista, da una serie di architetti razionalisti sotto la supervisione del più tradizionale architetto Marcello Piacentini, il quale era responsabile della pianta e del Palazzo del rettorato e aveva il diritto di effettuare modifiche agli altri progetti.

Biblioteche

Con le sue numerose biblioteche, l'Università è sede del Polo SBN, che coordina e gestisce. La Biblioteca Universitaria Alessandrina, sempre all'interno dell'Università, è invece biblioteca responsabile del mantenimento del polo SBN delle biblioteche pubbliche statali di Roma.

Polo museale della Sapienza

Il Polo museale Sapienza è un gruppo di strutture museali facenti riferimento all'Università. La maggior parte è situata all'interno della Città Universitaria, tranne l'Orto botanico che si trova a Largo Cristina di Svezia, il Museo di Anatomia Patologica sito nel Policlinico Umberto I, una parte del Museo di Zoologia sito nel Bioparco di Roma e altre sedi più piccole sparse nella Capitale e a Latina.

Facoltà

L'offerta formativa della Sapienza comprende oltre 290 corsi di laurea e laurea magistrale, di cui oltre 60 in lingua inglese, 200 master, oltre 80 dottorati di ricerca e 80 scuole di specializzazione.

Alle Facoltà si aggiunge una scuola a statuto speciale, la Scuola di Ingegneria aerospaziale. A seguito della riorganizzazione del 2010, oggi si contano le seguenti undici Facoltà e una Scuola a statuto speciale:

Note
  1. Facoltà su uniroma1.it, Università degli Studi di Roma "La Sapienza". URL consultato il 11 aprile 2018 (archiviato dall'url originale in data 12 aprile 2018)
Voci correlate
Collegamenti esterni