Domenico Cecchini
Domenico Cecchini Cardinale | |
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In arduis fidelis | |
Età alla morte | 67 anni |
Nascita | Roma 7 febbraio 1589 |
Morte | Roma 1º maggio 1656 |
Sepoltura | Basilica di Santa Maria in Trastevere (Roma) |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Consacrazione vescovile | non si hanno informazioni |
Creato Cardinale in pectore |
14 novembre 1644 da Innocenzo X (vedi) |
Pubblicato Cardinale |
6 marzo 1645 da Innocenzo X (vedi) |
Cardinale per | 11 anni, 1 mese e 26 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Domenico Cecchini (Roma, 7 febbraio 1589; † Roma, 1º maggio 1656) è stato un cardinale e rettore italiano.
Cenni biografici
Nato a Roma in una famiglia patrizia, era figlio di Domizio Cecchini e Fausta Capizucchi.
Formazione e attività prelatizia
Dopo gli iniziali studi a Roma, ha poi frequentato l'Università degli Studi di Perugia, dove ha conseguito il dottorato in giurisprudenza. Tornato a Roma, apprese la pratica della Curia Romana sotto Giambattista Pamphilj e Alessandro Ludovisi, uditori della Sacra Rota Romana e futuri cardinali e papi.
Avvocato concistoriale nel pontificato di papa Gregorio XV (1621-1623). Uditore del Camerlengo di Santa Romana Chiesa, Ludovico Ludovisi, nipote di Papa Gregorio XV. Ciambellano privato. Canonico della Patriarcale Basilica Vaticana. Rettore dell'Arciginnasio di Roma. Elettore del Tribunale della Segnatura Apostolica nel pontificato di Papa Urbano VIII (1623-1644). Cappellano di Sua Santità. Uditore delle cause del Palazzo Apostolico. Uditore del Tribunale della Sacra Rota Romana, 1643. Consultore della Sacra Congregazione della Romana e Universale Inquisizione. Datario di Sua Santità, 15 settembre 1644.
Ordini sacri: nessuna informazione trovata.
Cardinalato
Creato cardinale e riservato in pectore nel concistoro del 14 novembre 1644 e pubblicato nel concistoro del 6 marzo 1645; ricevette la berretta rossa e il titolo di San Sisto il 24 aprile 1645. Cadde in disgrazia nel 1649 per il suo scontro con la potente Donna Olympia Maidalchini. Pro-datario di Sua Santità. Uno dei cardinali giudici della causa di Corneille Janssen (ch), vescovo di Ypres. Partecipò al conclave del 1655, che elesse papa Alessandro VII.
Morte
Morto il 1° maggio 1656, alle 3 del mattino, improvvisamente, per un'apoplessia, nel palazzo romano di Campo Marzio, Montecitorio, dove risiedeva. Esposto e sepolto nella Basilica di Santa Maria in Trastevere (Roma).
Successione degli incarichi
Predecessore: | Pro-Datario di Sua Santità | Successore: | |
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Giacomo Cavalieri (datario) |
15 settembre 1644 - 1º maggio 1656 | Giacomo Corradi (datario) |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Sisto | Successore: | |
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Carlo di Ferdinando de' Medici | 24 aprile 1645 - 1º maggio 1656 | Giulio Rospigliosi |
Voci correlate | |
- Cardinali in pectore
- Cardinali creati in pectore da Innocenzo X
- Rettori dell'Università La Sapienza
- Datari apostolici
- Cardinali presbiteri di San Sisto
- Concistoro 6 marzo 1645
- Concistoro 14 novembre 1644
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