Belisario Cristaldi
Belisario Cristaldi Cardinale | |
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Età alla morte | 66 anni |
Nascita | Roma 11 luglio 1764 |
Morte | Roma 25 febbraio 1831 |
Sepoltura | Chiesa di Santa Caterina da Siena (Roma) |
Appartenenza | Diocesi di Roma |
Vestizione | 25 settembre 1814 |
Ordinazione presbiterale | 6 giugno 1829 |
Nominato vescovo | mai nominato |
Consacrazione vescovile | mai consacrato |
Creato Cardinale in pectore |
2 ottobre 1826 da Leone XII (vedi) |
Pubblicato Cardinale |
15 dicembre 1828 da Leone XII (vedi) |
Cardinale per | 2 anni, 2 mesi e 10 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Belisario Cristaldi (Roma, 11 luglio 1764; † Roma, 25 febbraio 1831) è stato un cardinale e rettore italiano.
Biografia
Nacque a Roma. Di nobile famiglia, era figlio minore e unico maschio dei quattro figli di Ascanio Cristaldi (1734-1802), originario di Nardò (Lecce), barone di Noha, e Marianna Guglielmi (ca. 1735-?), di nobile famiglia frosinate. Il cognome paterno del cardinale era di Noha, ma un fondo di cui beneficiarono i suoi parenti, e ultimamente suo padre, gli fece cambiare il cognome in quello del suo fondatore, Cristaldi, nel 1756.
Formazione e attività
Ha studiato a Roma filosofia al Collegio Romano e all'Università La Sapienza di Roma, dove conseguì il dottorato in utroque iure, diritto civile e diritto canonico nel 1787 o 1788. Perseguì la sua formazione giuridica come "segreto" della Sacra Rota Romana e uditore del cardinale Giulio Maria della Somaglia. Direttore dell'orfanotrofio Tata Giovanni, Roma, dopo la morte del suo fondatore Giovanni Borgi e durante l'occupazione francese di quella città dal 1° giugno 1798. Nell'autunno del 1799 fu nominato pro-segretario e poi assessore della giunta costituita dalle autorità napoletane. Insieme al principe Pietro Gabrielli[1] e al marchese Camillo Massimo, fu membro di una missione speciale della città di Roma presso il neo-eletto papa Pio VII a Venezia nell'aprile 1800. Avvocato concistoriale prima del 26 aprile 1800, fu nominato avvocato dei poveri il 19 dicembre 1800, ma esercitava tale funzione già dal 4 ottobre 1799.
Durante l'occupazione napoleonica di Roma, si dimise da tutti gli incarichi; fu espulso da Roma dalle autorità francesi nell'ottobre 1813 e inviato a Bologna. Dopo la restaurazione del governo pontificio a Roma, fu nominato membro della Commissione di Stato, istituita l'11 maggio 1814 da mons. Agostino Rivarola; divenne incaricato di tutti gli affari della S.C. del Buon Governo nonché della pubblica assistenza e membro della commissione dei beni ecclesiastici quattro giorni dopo. Nominato prelato domestico da papa Pio VII il 19 giugno 1814. Avvocato tributario della Camera apostolica e avvocato del popolo romano il 19 giugno 1814; aiutante di studio dal 8 dicembre dello stesso anno. Ricevette la tonsura ecclesiastica il 25 settembre 1814. Nel luglio 1815 partecipò con il cardinale Ercole Consalvi alla preparazione del ristabilimento del governo pontificio nelle province di secondo recupero, Marche e Legazioni; e più tardi, nel dicembre 1815, fu nominato membro della commissione per il riordino delle opere di assistenza.
Fu inviato a Milano per la liquidazione dei debiti contratti dall'ex regno d'Italia, aprile 1816. Divenne membro della commissione per la stesura del nuovo codice di procedura penale, prima del 24 luglio 1816. Rettore dell'Università La Sapienza di Roma, prima dell'8 ottobre 1817 fino alla sua elevazione al cardinalato. Prelato referendario il 12 gennaio 1818 e Uditore di Sua Santità dal 6 giugno seguente. Nominato canonico del capitolo della Basilica patriarcale vaticana prima del 17 giugno 1818, divenne Tesoriere della Camera Apostolica il 4 giugno 1820, Abate commendatario e ordinario di Abbazia di Santa Maria di Farfa e di San Salvatore Maggiore nel 1827.
Cardinalato e ordinazione
Venne creato cardinale presbitero riservato "in pectore" da Leone XII nel concistoro del 2 ottobre 1826. Pubblicato nel concistoro del 18 dicembre 1829, ricevette il cappello rosso e la diaconia di Santa Maria in Portico Campitelli il 23 febbraio 1829. Fu ordinato presbitero il 6 giugno 1829. Svolse la mansione di Camerlengo del Collegio Cardinalizio dal 15 marzo dell'anno seguente. Partecipò al conclave del 1829, che elesse papa Pio VIII e del 1830-1831, che elesse Papa Gregorio XVI.
Morte
Morì 25 febbraio 1831 a Roma. Fu esposto nella Chiesa del Gesù e tumulato nella Chiesa di Santa Caterina da Siena (della Rota) in Via Giulia a Roma.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Rettore dell'Università "La Sapienza" | Successore: | |
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Giovanni Ferri de Saint-Constant | 8 ottobre 1817 - 15 dicembre 1828 | Antonio Maria Cagiano de Azevedo |
Predecessore: | Tesoriere generale della Camera Apostolica | Successore: | |
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Cesare Guerrieri Gonzaga | 4 giugno 1820 - 15 dicembre 1828 | Mario Mattei |
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Maria in Portico Campitelli | Successore: | |
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Stanislao Sanseverino | 21 maggio 1829 - 25 febbraio 1831 | Adriano Fieschi |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
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Tommaso Riario Sforza | 15 marzo 1830 - 25 febbraio 1831 | Juan Francisco Marco y Catalán |
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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- Cardinali in pectore
- Cardinali creati in pectore da Leone XII
- Rettori dell'Università La Sapienza
- Tesorieri generali della Camera Apostolica
- Cardinali diaconi di Santa Maria in Portico Campitelli
- Cardinali Camerlenghi
- Presbiteri ordinati nel 1829
- Presbiteri italiani del XIX secolo
- Italiani del XIX secolo
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- Presbiteri per nome
- Concistoro 15 dicembre 1828
- Concistoro 2 ottobre 1826
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