Álvaro Eugenio de Mendoza Caamaño y Sotomayor

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Álvaro Eugenio de Mendoza Caamaño y Sotomayor
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 89 anni
Nascita Madrid
14 novembre 1671
Morte Madrid
23 gennaio 1761
Sepoltura
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale luglio 1715
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Consacrazione vescovile Monastero Reale dell'Incarnazione (Madrid), 9 maggio 1734 da mons. Domingo Valentín Guerra Arteaga y Leiba
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a Cardinale
10 aprile 1747 da Benedetto XIV (vedi)
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Cardinale per 13 anni, 9 mesi e 13 giorni
Cardinale elettore
Incarichi ricoperti
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Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
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Erede
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
Firma autografa
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Álvaro Eugenio de Mendoza Caamaño y Sotomayor (Madrid, 14 novembre 1671; † Madrid, 23 gennaio 1761) è stato un cardinale e patriarca spagnolo.

Biografia

Nacque a Madrid dalla famiglia dei marchesi di Villagarcía. Dopo aver conseguito la laurea pressa la facoltà teologica dell'Università di Ávila, fu ammesso alla corte del re Carlo II. Fu ordinato presbitero nel luglio del 1715.

Nel 1733 Filippo V lo nominò primo cappellano della cappella reale. Fu anche nominato patriarca delle Indie Occidentali, con il titolo di arcivescovo di Farsalo, accordatogli da papa Clemente XII. Fu consacrato il 9 maggio 1734 per l'imposizione delle mani di monsignor Domingo Valentín Guerra Arteaga y Leiba, vescovo di Segovia, co-consacranti i vescovi Benito Madueño y Ramos e Dionisio Francisco Mellado Eguíluz.

Per le richieste del re Ferdinando VI fu elevato alla dignità cardinalizia da papa Benedetto XIV nel concistoro del concistoro del 10 aprile 1747, ma non si recò mai a Roma per ricevere un titolo cardinalizio, né avrebbe partecipato al conclave del 1758. Fu pure nominato regio elemosiniere[1].

Morì a Madrid il 23 gennaio 1761, all'età di ottantanove anni. Fu sepolto nel monastero di San Gil (Madrid), nella stessa tomba in cui riposava sua madre[2]. Sulla sua lapide fu incisa una breve iscrizione in castigliano.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Patriarca delle Indie Occidentali Successore: Stemma di Patriarca non Cardinale.png
Carlos Borja Centellas y Ponce de León 20 gennaio 1734 - 23 gennaio 1761 Buenaventura Córdoba Espinosa de la Cerda I
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con
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Carlos Borja Centellas y Ponce de León {{{data}}} Buenaventura Córdoba Espinosa de la Cerda
Predecessore: Vescovo titolare di Farsalo
(Titolo personale di Arcivescovo)
Successore: Stemma di Arcivescovo.png
Moritz Adolf Karl Herzog von Sachsen-Zeitz 20 gennaio 1734 - 23 gennaio 1761 Manuel Quintano Bonifaz I
II
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con
con
Moritz Adolf Karl Herzog von Sachsen-Zeitz {{{data}}} Manuel Quintano Bonifaz
Note
  1. Non risulta sia stato nominato anche arcivescovo di Toledo, come sostiene Lorenzo Cardella (1797), p. 28.
  2. Secondo lo stesso Cardella, il corpo di lei, "in occasione di aprirsi [la tomba] per collocarvi il cadavero del defunto Cardinale, fu trovata con maraviglia universale affatto incorrotta, quantunque fosse stata ivi collocata settantatre [sic] anni prima".
Bibliografia
Collegamenti esterni
Voci correlate