Annunciazione (Orazio Gentileschi)

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Torino GalSabauda O.Gentileschi Annunciazione 1623.jpg
Orazio Gentileschi, Annunciazione (1623), olio su tela
Annunciazione
Opera d'arte
Stato

bandiera Italia

Regione Stemma Piemonte
Regione ecclesiastica Piemonte
Provincia Torino
Comune

Stemma Torino

Località
Diocesi Torino
Parrocchia o Ente ecclesiastico
Ubicazione specifica Galleria Sabauda
Uso liturgico nessuno
Comune di provenienza Torino
Luogo di provenienza Palazzo Reale, cappella
Oggetto dipinto
Soggetto San Gabriele arcangelo annuncia a Maria la nascita di Gesù
Datazione 1623
Datazione
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Ambito culturale
Autore

Orazio Gentileschi

Altre attribuzioni
Materia e tecnica olio su tela
Misure h. 286 cm; l. 196 cm
Iscrizioni
Stemmi, Punzoni, Marchi
Note
opera firmata

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Collegamenti esterni
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26Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: "Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te". 29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine"....
34Allora Maria disse all'angelo: "Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?". 35Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio". 38Allora Maria disse: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola". E l'angelo si allontanò da lei.
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L'Annunciazione è un dipinto, realizzato nel 1623, ad olio su tela, da Orazio Gentileschi (15631639), proveniente dal Palazzo Reale di Torino ed attualmente conservato presso la Galleria Sabauda nella medesima città.

Descrizione

Ambientazione

La scena è ambientata all'interno di una camera privata aristocratica del XVII secolo, dove si trova un letto a baldacchino, disfatto con lenzuola bianche, sorretto da colonne di legno intagliate dalle quali scende il drappo rosso.

Sulla destra si vede una finestra che nella parte inferiore è schermata con lastre di pergamena oleata, mentre da quella superiore, aperta, penetra uno splendido fascio di luce diurna che pervade la stanza.

Soggetto

Nella scena compaiono:

  • a sinistra: Maria Vergine, in piedi, ha una veste rossa ed è avvolta in una splendido mantello azzurro con sul capo la sciarpa di velo a strisce dorate che compare in altri dipinti del pittore. Ella è colta di sorpresa, porta la mano sinistra al petto raccogliendo l'orlo del manto, in un atteggiamento di ritrosia e pudicizia, abbassa la testa e lo sguardo, mentre solleva la destra in segno di ascolto verso l’arcangelo. Nel volto si legge una serena espressione di umiltà e accettazione della volontà di Dio.
  • a destra: San Gabriele arcangelo ha una veste giallo limone, è inginocchiato al cospetto della Madonna con in mano un giglio (simbolo di purezza), la guarda timidamente e con dolcezza, stabilendo un serrato dialogo visivo che rende la scena straordinariamente leggera e viva. Il suo volto cerca quello di Maria con una leggera torsione del capo, indicandogli il cielo.
  • Colomba dello Spirito Santo circondata da raggi di luce, discende dal cielo verso Maria Vergine.

Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche

  • Nella composizione dell'opera, Orazio Gentileschi ha concentrato diverse esperienze artistiche, in particolare:
    • la bellezza aristocratica delle figure è ispirata alle opere del Quattrocento fiorentino. La Vergine, ad esempio, è colta in un atteggiamento ritroso che ricorda nell'espressione sia la Madonna dell'Annunciazione (1435 ca.) di Donatello, sia Annunciazione (1440 ca.) di Filippo Lippi;
    • il letto disfatto è riferibile alla cultura fiamminga;
    • l'insieme realistico e naturale è un esplicito omaggio alla lezione di Caravaggio.
  • A testimoniare l'abituale modo di lavorare sul modello del pittore, nella Madonna si può riconoscere la stessa giovane donna che ha posato per la Visione di santa Francesca Romana (1615 - 1619) e per la Santa Cecilia e un angelo (1615 - 1620).

Notizie storico-critiche

L'opera venne realizzata da Orazio Gentileschi nel 1623, durante il suo soggiorno genovese, ed inviata al duca Carlo Emanuele I di Savoia (15621630), come è confermato da una lettera, che accompagnava il dipinto, scritta dallo stesso pittore al duca, datata 2 aprile 1623, nella quale si legge:

« Le ho sempre conservata con ogni vivo affetto, e per tal segno gli ho mandato di mia mano quel quadro della "Fuga di Lott" et havendo io inteso da mio figliuolo quanto sia stato a V.S. grato, et da quella honorato fuori di ogni mio merito [...] da tanto alto favore inanimito ho preso ardire mandarnelle un altro maggiore, e meglio del primo, che la S.ma "Anuntiata". »

Evidentemente Orazio Gentileschi aveva preferito instaurare una relazione con la corte sabauda, mandandogli una prima opera, per poi, una volta verificata la benevolenza del duca, inviargli una seconda di maggior valore artistico: sappiamo, infatti, che egli, a Genova ormai da due anni, aspirava a mettersi al servizio di un'importante corte europea. Non sappiamo se il dipinto fu ricambiato con un compenso, ma esso venne gradito al punto tale da essere collocato nella cappella privata del duca all'interno del Palazzo Reale di Torino.

Dell'opera esiste un'altra versione, realizzata nel 1622 ca., su commissione della famiglia genovese Cebà-Grimaldi, per la cappella della Santissima Annunziata nella Basilica di San Siro a Genova, dove tuttora è conservata.

Bibliografia
  • Keith Christiansen, Judith Mann (a cura di), Orazio e Artemisia Gentileschi, Editore Skira, Milano 2011 ISBN 9788857212227
  • R. Ward Bissell, Orazio Gentileschi and the Poetic Tradition in Caravaggesque Painting, Editore University Park, 1981
  • Stefano Zuffi, La pittura italiana, Editore Mondadori-Electa, Milano 1997, p. 277 ISBN 9788843559114
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 25 agosto 2019 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.