Figlio di Dio

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L'espressione Figlio di Dio designa principalmente la seconda persona della Santissima Trinità, generata dal Padre prima della creazione del mondo. Nella pienezza del tempo (Gal 4,4 ) il Figlio di Dio si è fatto uomo (Gv 1,14 ) per opera dello Spirito Santo (Lc 1,35 ) nel seno di Maria; da lei è nato Gesù, vero Dio e vero uomo, salvatore dell'umanità.

Paul Landowski e Heitor da Silva, Statua di Gesù Cristo redentore (1931), pietra saponaria; Rio de Janeiro, Corcovado. Cristo è il Figlio di Dio fatto uomo
1leftarrow.png Voce principale: Trinità.

Antico Testamento

L'espressione affonda le sue radici nell'Antico Testamento, dove è usata per indicare:

Vangeli

Nei Vangeli l'espressione assume via via un significato più specifico per indicare il Messia inviato da Dio per portare a termine l'opera di salvezza del popolo.

Il vangelo secondo Marco in particolare è orientato alla "dimostrazione" che Gesù è il Figlio di Dio. Vari sono i passi in cui appare l'espressione, tra cui:

  • 1,1: "Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio".
  • 3,11: "Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!»".
  • 5,7: "e urlando a gran voce disse: «Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!»"
  • 14,61: "Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: «Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?»"
  • 15,39: "Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: «Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!»".

Soprattutto quest'ultima professione di fede, in bocca al centurione romano (pagano) è un evidente indizio dell'intenzione dell'evangelista.

Altri riferimenti a Gesù come Figlio di Dio:

Voci correlate