Albert Rosin

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Albert Rosin
Laico
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al secolo
battezzato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 80 anni
Nascita Zurigo
1493
Morte Lucerna
1573
Sepoltura
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
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Albert Rosin (Zurigo, 1493; † Lucerna, 1573) è stato un legato pontificio svizzero.

Cenni biografici

Fu soldato e poi sergente attorno al 1527[1] nella Guardia svizzera a Roma. Nel 1539 sottopose alla dieta di Baden la richiesta di arruolare truppe a servizio di papa Paolo III. Dal 1541 al 1552 fu interprete e segretario di fiducia del legato pontificio Girolamo Franco e agente papale indipendente a Lucerna.

Si schierò a favore della creazione di una guarnigione militare svizzera a Bologna e della ricostituzione di una Guardia svizzera del pontefice. Nel 1542 e nel 1544-1545 invitò invano gli Svizzeri a partecipare al Concilio di Trento. Durante il mandato di Ottaviano Raverta, nunzio pontificio nella Confederazione dal 1554 al 1560, ricoprì nuovamente un ruolo di una certa importanza. Rosin assunse una posizione rilevante in un periodo in cui i legami tra Confederati e Santa Sede poggiavano più sulla Guardia Svizzera Pontificia che non sull'irregolare presenza di nunzi.

Predecessore: Legato pontificio presso gli svizzeri Successore: Emblem Holy See.svg
autunno 1541 - 1552
Segretario del legato pontificio Girolamo Franco
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
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Note
  1. Quando, nel dicembre del 1527, dopo il Sacco di Roma, Clemente VII fu costretto ad arrendersi, dovette accettare pesanti condizioni: abbandonare le fortezze di Ostia, Civitavecchia e Civita Castellana, cedere le città di Modena, Parma e Piacenza e pagare quattrocentomila ducati. I prigionieri furono liberati a caro prezzo. La guarnigione papale venne sostituita da quattro compagnie di tedeschi e spagnoli; la Guardia Svizzera fu soppressa e le subentrarono duecento lanzichenecchi. Il Papa chiese ed ottenne che fossero inclusi nel nuovo corpo di Guardia gli svizzeri sopravvissuti, ma solo dodici di essi accettarono, tra i quali Hans Gutenberg di Coirà e Albert Rosin di Zurigo; gli altri preferirono non avere niente a che fare con i lanzichenecchi.
Bibliografia
Collegamenti esterni