Annunciazione (Vittore Carpaccio)
Vittore Carpaccio, Annunciazione (1504), tempera su tela | |
Annunciazione | |
Opera d'arte | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Regione ecclesiastica | Triveneto |
Provincia | Venezia |
Comune | Venezia |
Diocesi | Venezia |
Ubicazione specifica | Ca' d'Oro |
Uso liturgico | nessuno |
Comune di provenienza | Venezia |
Luogo di provenienza | Scuola di Santa Maria degli Albanesi |
Oggetto | dipinto |
Soggetto | San Gabriele arcangelo annuncia a Maria la nascita di Gesù |
Datazione | 1502 - 1508 |
Ambito culturale | |
scuola veneta | |
Autore | Vittore Carpaccio |
Materia e tecnica | tempera su tela |
Misure | h. 127 cm; l. 139 cm |
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La Annunciazione è un dipinto, eseguito nel 1504, a tempera su tela da Vittore Carpaccio (1465 ca. - 1526), proveniente dalla Scuola di Santa Maria degli Albanesi di Venezia ed attualmente conservato presso la Ca' d'Oro nella stessa città veneta.
Descrizione
Soggetto
La scena è ambientata in un giardino dove si affaccia una loggia, dove compaiono:
- Maria Vergine, inginocchiata vestita con la tunica rossa (simbolo della regalità) ed un ampio mantello blu, che richiama il cielo (simbolo della trascendenza e della spiritualità), viene interrotta nella lettura, viene sorpresa dall'angelo, mentre sta leggendo la Parola di Dio, collocata sull'inginocchiatoio.
- San Gabriele arcangelo annuncia alla Madonna la nascita di Gesù e con la sinistra tiene un giglio bianco, simbolo della purezza virginale di Maria;
- Dio Padre (in alto a sinistra) appare inviando un raggio di luce diretto alla Madonna che improvvisamente diventa una bianca colomba, simbolo dello Spirito Santo.
Inoltre, nella scena sono presenti alcuni dettagli, resi con grande cura, come gli uccelli, le piante, l'architettura all'antica e la piccola stanza col letto di Maria, allusione alla sua verginità.
Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche
La scena è tradizionalmente bipartita, ma particolarmente piacevole è la resa luministica della scena, con l'arioso giardino inondato da luce dorata che crea il connettivo atmosferico all'intera rappresentazione.
Notizie storico-critiche
Mentre Vittore Carpaccio stava lavorando alla Storie di san Girolamo, san Giorgio e san Trifone (1502 - 1507) per la Scuola di San Giorgio degli Schiavoni, fu chiamato anche dalla rivale Scuola di Santa Maria degli Albanesi per eseguire il ciclo dedicato alle Storie di Maria Vergine, patrona, insieme a san Gallo, della Confraternita.
Nel 1808 la Confraternita, che nel frattempo era passata ai Pistori, cioè i fornai, fu soppressa con le leggi napoleoniche e da allora vennero dispersi tutti gli arredi e le decorazioni, compreso il ciclo con le Storie di Maria Vergine di Vittore Carpaccio, costituito da sei dipinti, che furono sparsi in vari musei italiani:
- Natività di Maria Vergine nella Pinacoteca dell'Accademia Carrara di Bergamo;[1]
- Presentazione di Maria Vergine al Tempio[2] e Miracolo della verga fiorita alla Pinacoteca di Brera di Milano;[3]
- Annunciazione e Transito di Maria Vergine[4] alla Ca' d'Oro di Venezia;
- Visitazione al Museo Correr di Venezia.[5]
Note | |
Bibliografia | |
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