Miracolo della verga fiorita (Vittore Carpaccio)
Vittore Carpaccio, Miracolo della verga fiorita (1502 - 1508), tempera su tela | |
Miracolo della verga fiorita | |
Opera d'arte | |
Stato | |
Regione | Lombardia |
Regione ecclesiastica | Lombardia |
Provincia | Milano |
Comune | |
Diocesi | Milano |
Ubicazione specifica | Pinacoteca di Brera |
Uso liturgico | nessuno |
Comune di provenienza | Venezia |
Luogo di provenienza | Scuola di Santa Maria degli Albanesi |
Oggetto | dipinto |
Soggetto | Miracolo della verga fiorita |
Datazione | 1502 - 1508 |
Ambito culturale | scuola veneta |
Autore |
Vittore Carpaccio |
Materia e tecnica | tempera su tela |
Misure | h. 130 cm; l. 140 cm |
|
Il Miracolo della verga fiorita (o Sposalizio di Maria Vergine) è un dipinto, eseguito tra il 1502 ed il 1508, a tempera su tela da Vittore Carpaccio (1465 ca. - 1526), proveniente dalla Scuola di Santa Maria degli Albanesi di Venezia e conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano.
Descrizione
La scena è ambientata all'interno del Tempio di Gerusalemme, raffigurato con sontuose decorazioni marmoree, dove compaiono:
- Sommo Sacerdote che ha organizzato una "prova" della volontà divina, radunando gli uomini celibi della discendenza di Davide;
- Maria Vergine accoglie la volontà del Signore con un atteggiamento dolce e remissivo;
- san Giuseppe come un anziano che sale le scale tra la sorpresa e la curiosità, guardando la giovane sposa e portando con sè la verga, l'unica fiorita;
- Altri pretendenti, alla mano di Maria Vergine, si accalcano, a destra, arrabbiati e delusi gettano le loro verghe secche sul pavimento;
- Angelo, in alto a destra, appare per attestare l'intervento divino sull'evento.
La descrizione del Tempio è minuziosa e dettagliata: dagli oggetti liturgici sul tavolino ligneo in primo piano, alla menorah, alle scritte ebraiche, all'altare col fuoco sacro, fino alle pregevoli decorazione ricamate sui gradini o sul tappeto orientale.
Notizie storico-critiche
Mentre Vittore Carpaccio stava lavorando alla Storie di san Girolamo, san Giorgio e san Trifone (1502 - 1507) per la Scuola di San Giorgio degli Schiavoni, fu chiamato anche dalla rivale Scuola di Santa Maria degli Albanesi per eseguire il ciclo dedicato alle Storie di Maria Vergine, patrona, insieme a san Gallo, della Confraternita.
Nel 1808, la Confraternita, che nel frattempo era passata ai Pistori, cioè ai fornai, fu soppressa con le leggi napoleoniche e da allora vennero dispersi tutti gli arredi e le decorazioni, compreso il ciclo con le Storie di Maria Vergine di Vittore Carpaccio, costituito da sei dipinti, che furono sparsi in vari musei italiani:
- Natività di Maria Vergine nella Pinacoteca dell'Accademia Carrara di Bergamo;[1]
- Presentazione di Maria Vergine al Tempio[2] e Miracolo della verga fiorita alla Pinacoteca di Brera di Milano;
- Annunciazione[3] e Transito di Maria Vergine[4] alla Ca' d'Oro di Venezia;
- Visitazione al Museo Correr di Venezia.[5]
Note | |
Bibliografia | |
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