Beata Maria Pia Mastena
Beata Maria Pia Mastena, S.S.V. Religiosa | |
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Beata | |
Fondatrice delle Suore del Santo Volto | |
Età alla morte | 69 anni |
Nascita | Bovolone 7 dicembre 1881 |
Morte | Roma 28 giugno 1951 |
Professione religiosa | 24 ottobre 1903 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerata da | Chiesa cattolica |
Venerabile il | 5 luglio 2002, da Giovanni Paolo II |
Beatificazione | 13 novembre 2005, da Benedetto XVI |
Ricorrenza | 28 giugno |
Collegamenti esterni | |
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La Beata Maria Pia Mastena (Bovolone, 7 dicembre 1881; † Roma, 28 giugno 1951) è stata una religiosa e fondatrice italiana dell'Istituto delle Suore del Santo Volto.
Biografia
Giovinezza e formazione religiosa
Nacque nel 1881 a Bovolone in provincia di Verona, primogenita dei cinque figli di Giulio e Maria Antonia Casarotti commerciante e una maestra, fu battezzata con il nome di Teresa Maria.
Fu la madre a insegnarle a leggere e a scrivere, frequentò l'asilo amministrato dalle Sorelle della Misericordia, iniziando fin da bambina il suo percorso spirituale. A nove anni fece la prima comunione e si verificano, come narrato dalla stessa Maria Pia, i primi episodi mistici, con al centro la devozione al Volto di Cristo.
A 20 anni, dopo aver sospeso gli studi magistrali, entrò nell'istituto delle Sorelle della Misericordia di Verona e il 24 ottobre 1903 fece la professione religiosa, prendendo il nome di Passitea Maria di Gesù Bambino.
Nel 1905 completò gli studi magistrali, portati avanti faticosamente e in maniera frammentaria, presso l'istituto "Carlo Montanari" di Verona. Nello stesso anno inizia a insegnare, attività alla quale fu definitivamente abilitata nel 1908, anno nel quale la suora entrò come maestra nel nuovo centro delle Suore della Misericordia, istituito a Miane provincia di Treviso, divenendone la direttrice, fu molto apprezzata sia per le sue opere di carità che per le qualità d'insegnante.
Maturità e clausura
Durante gli anni della prima guerra mondiale, suor Mastena prosegue la sua attività a Miane, molto vicino all'epicentro delle battaglie del Piave, dimostrando grande fermezza e patriottismo.
Dopo la guerra, l'aumento degli impegni sociali e alcune vicende famigliari, tra cui la morte della madre, la portano a desiderare la clausura, intento a lungo ostacolato dai suoi superiori. Per soddisfare una sua originaria vocazione alla vita di clausura, alla fine dell'anno scolastico del 1927, il vescovo le consentì di farle fare un'esperienza di sette mesi nel monastero cistercense di San Giacomo di Veglia dove prese il nome definitivo di Maria Pia. Passato il periodo, su consiglio del vescovo di Vittorio Veneto, mons. Eugenio Beccegato, riprese l'insegnamento nella scuola elementare di Miane e di Carpesica, nel contempo cominciò a pensare a una nuova fondazione.
Tra il 1927 e il 1930 insegnò, prima a Miane, poi a Follina e a Carpesica, infine a San Fior: fu in questo periodo che, con la complicità del vescovo, inizia a essere concepita l'idea di una congregazione dedicata al Volto di Cristo.
Anni della fondazione della congregazione del Santo Volto
A San Fior la suora organizza, coi suoi poveri mezzi economici, una piccola congregazione denominata Pia opera del soccorso, finalizzata a soccorrere bambini e ragazze povere dando l'oro, istruzione e formazione professionale.
Un certo numero di novizie iniziano a raccogliersi intorno a Maria Pia, condividendone l'ideale, così fortemente che, nell'ottobre 1932 e nel maggio 1934, furono consacrate dal vescovo nei locali della Pia opera.
Tra il 1935 e il 1936 la nascente Congregazione del Sacro Volto viene sciolta ben due volte, causa la contrarietà di alcune correnti clericali nel riconoscerne l'ufficialità; ma dopo una strenua battaglia, compreso un inizialmente fallimentare viaggio a Roma, suor Mastena ottiene, l'8 dicembre 1936 ottenne il riconoscimento della sua congregazione. Malgrado ciò, non mancheranno gli ostacoli al suo operato, che videro come primi oppositori gli stessi parroci di San Fior.
Nella seconda metà degli anni quaranta iniziò tra parrocchia e congregazione una fattiva collaborazione con la fondazione di piccole sedi anche in altre località.
Sono gli anni della seconda guerra mondiale a vedere Maria Pia e la sua congregazione in una grande attività di soccorso, rivolta soprattutto a soldati e vittime del conflitto: vengono aiutati e rifocillati gratuitamente e indistintamente italiani, tedeschi, ebrei.
Nel 1947 ebbe luogo il riconoscimento pontificio di Pio XII, con l'elezione unanime di Maria Pia a madre superiora.
Ultimi anni
Nel 1949 Maria Pia, ancora impegnatissima nella sua attività caritatevole di divulgazione dell'istruzione, decide di fondare a Roma, sull'Aventino, una clinica gestita dalle Suore del Sacro Volto.
Tra 1950 e 1951 inizia ad avere problemi di salute di una certa gravità, tra cui un infarto miocardico acuto. Tuttavia non sospende la sua attività, affrontando anche nuove trasferte romane.
Proprio durante l'ultima di queste, muore improvvisamente il 28 giugno 1951. I funerali si svolgono in due sedi: il 1º luglio a Roma e il 4 luglio nella sua San Fior, dove aveva sempre abitato dagli anni della Pia opera e dove è sepolta.
Culto
Maria Pia Mastena è stata dichiarata venerabile il 5 luglio 2002 da papa Giovanni Paolo II e beata il 13 novembre 2005 da papa Benedetto XVI.
Le spoglie della beata riposano in una cappelletta del cimitero di San Fior, presso l'Istituto delle Religiose del Santo Volto, ancora attivo e ubicato sul fianco destro della chiesa di San Fior, nel piazzale della chiesa è stato posizionato un monumento alla suora, in occasione della sua beatificazione.
Il corpo sarà presto venerato all'interno della chiesa, dove si sta realizzando una cappella per la venerazione di suor Mastena[1].
Note | |
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