Beata Teresa Bracco

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Beata Teresa Bracco
Vergine · Martire
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al secolo {{{alsecolo}}}
battezzata
Beata
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 20 anni
Nascita Santa Giulia [1]
24 febbraio 1924
Morte Santa Giulia di Dego [1]
29 agosto 1944
Sepoltura Cimitero di Santa Giulia[2]
Appartenenza Diocesi di Acqui
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Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Fine del
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 24 maggio 1998, da Giovanni Paolo II
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 29 agosto
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrona di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
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Successore
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Nomi postumi
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]
Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 29 agosto, n. 18:
« Nel paese di Santa Giulia in Liguria, beata Teresa Bracco, vergine e martire, che, lavoratrice nei campi, nel corso della seconda guerra mondiale, morì percossa dai soldati per aver difeso strenuamente la propria castità. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Beata Teresa Bracco (Santa Giulia [1], 24 febbraio 1924; † Santa Giulia di Dego [1], 29 agosto 1944) è stata una vergine e martire italiana proclamata beata da Giovanni Paolo II con la lettera apostolica Accipietis virtutem[3] del 24 maggio 1998.

Biografia

Nacque il 24 febbraio 1924 nel piccolo paese di Santa Giulia[1], diocesi di Acqui e provincia di Savona, quintogenita dei sette figli di Jakob Bracco e Angela Pera. Al battesimo, tre giorni dopo, ricevette il nome di Teresa.

I genitori, modesti possidenti agricoli, furono il primo esempio di fortezza cristiana, soprattutto quando, nel 1927, seppellirono nel giro di soli tre giorni due figli di nove e quindici anni, Johann e Luigi. In famiglia si pregava, ed era il babbo Jakob che guidava abitualmente la recita del Rosario; nell'assenza era la figlia Teresa che lo sostituiva.

Cresciuta prevalentemente in un ambiente povero e contadino, ma fortemente religioso, compì gli studi elementari presso la locale scuola di Santa Giulia per poi dedicarsi totalmente ai lavori agricoli e all'aiuto domestico. All'età di nove anni rimase affascinata dalla figura di San Domenico Savio, allievo di San Giovanni Bosco e fu proprio un proposito per la prima comunione di Domenico, "La morte ma non peccati", che porterà Teresa a scegliere lo stesso "programma di vita".

Il 28 agosto 1944 un feroce rastrellamento tedesco colpì Santa Giulia e Teresa, così come altre donne e bambini del paese, fu presa come ostaggio di guerra dai soldati tedeschi. Capite le intenzioni non benevoli degli ufficiali tentò allora la fuga dirigendosi verso il bosco, ma venne raggiunta da un ufficiale che, preso dalla foga, la strangola e le spara un colpo di rivoltella al cuore. Il soldato si accanì ancora, sferrando calci al corpo oramai esanime di Teresa procurando lo sfondamento del cranio. Il corpo della giovane fu ritrovato nel bosco due giorni dopo e l'intera dinamica dell'assassinio fu chiarita con l'esame dei resti effettuato il 10 maggio 1989 su ordine del tribunale ecclesiastico.

Nel cimitero di Santa Giulia, sulla sua umile tomba si scrisse: « Ventenne vittoriosa, imporporò di sangue il giglio di virtù di cui si abbella il Cielo[2].»

Culto

Durante la visita alla Sacra Sindone a Torino il pontefice Giovanni Paolo II proclamò Teresa Bracco beata il 24 maggio 1998, fissando al 30 agosto la festività liturgica.

Note
  1. 1,0 1,1 1,2 Santa Giulia è una frazione del comune di Dego, in provincia di Savona. Fino al 1929 fu comune autonomo.
  2. 2,0 2,1 La beata Teresa Bracco. A 75 anni dal martirio dal Numero 28 del 14 luglio 2019 su settimanaleppio.it. URL consultato il 3-11-2022
  3. (LA) Testo della lettera apostolica sito della Santa Sede
Voci correlate
Collegamenti esterni