Beato Giovannangelo Porro
Beato Giovannangelo Porro, O.S.M. Presbitero | |
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Beato | |
Beato Giovannangelo Porro | |
Età alla morte | 54 anni |
Nascita | Barlassina 1451 |
Morte | Milano 23 ottobre 1505 |
Ordinazione presbiterale | Firenze, 1466 ? |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 15 luglio 1737, da Clemente XII |
Ricorrenza | 23 ottobre |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it Scheda nel sito della diocesi o congregazione |
Nel Martirologio Romano, 23 ottobre, n. 14:
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Beato Giovannangelo Porro (Barlassina, 1451; † Milano, 23 ottobre 1505) è stato un presbitero italiano dell'Ordine dei Servi di Maria, venerato come Beato dalla Chiesa cattolica.
Biografia
Figlio di Protasio Porro e di Franceschina da Guenzate, dopo la prematura morte del padre, a diciotto anni entrò come novizio nel convento dell'Ordine dei Servi di Maria di Milano, per poi passare a Firenze, nel Convento dell'Annunziata; fu mandato poi all'Eremo di Monte Senario, dove, nel 1234, si erano ritirati i Sette Santi Fondatori dell'Ordine Servita; là visse circa vent'anni, diventando anche Priore della comunità. Fu poi trasferito come priore all'eremo di Santa Maria delle Grazie in Chianti.
Fu tra i primi ad insegnare il catechismo ai ragazzi.
Nel 1488 tornò all'Annunziata come Maestro dei novizi, e nel 1495 al convento di Milano, dove sette anni dopo morì.
Culto
Di salute cagionevole, fu considerato protettore dei bambini malati.
San Carlo Borromeo, giovinetto, attribuì al beato Giovannangelo la propria guarigione da una grave malattia, e questo contribuì moltissimo alla diffusione del culto presso la Chiesa milanese. Si attribuisce a questa considerazione il fatto che, in deroga alla disciplina imposta dal Concilio di Trento, il corpo del beato Porro è esposto sopra l'altare, e questo è l'unico caso nella Chiesa Milanese[1].
La costante attenzione di San Carlo per la chiesa dei Servi ha fatto si che, quando nei primi decenni del XIX secolo la stessa fu demolita per l'apertura di un Corso tra Piazza Duomo e Piazza San Babila, la nuova basilica che ne prese il posto fu dedicata appunto a San Carlo.
Il culto del beato Porro, sorto spontaneo nel suo Ordine, e alimentato dalla devozione di San Carlo, arcivescovo di Milano, ebbe il riconoscimento canonico solo con papa Clemente XII il 15 luglio 1737.
Note | |
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