Beato Giovanni Martino Moye

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Beato Giovanni Martino Moye, M.E.P.
Presbitero
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battezzato
Beato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 63 anni
Nascita Cutting Francia
27 gennaio 1730
Morte Treviri Germania
4 maggio 1793
Sepoltura
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale 9 marzo 1754
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il 14 gennaio 1891, da Leone XIII
Beatificazione 21 novembre 1954, da Pio XII
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 4 maggio
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 4 maggio, n. 7:
« A Treviri in Germania, beato Giovanni Martino Moyë, sacerdote della Società per le Missioni Estere di Parigi, che in Lorena istituì le Suore della Provvidenza e in Cina le vergini insegnanti e, espulso dalla patria durante la rivoluzione francese, si mostrò sempre animato da vero zelo per le anime. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Beato Giovanni Martino Moye Jean-Martin (Cutting Francia, 27 gennaio 1730; † Treviri Germania, 4 maggio 1793) è stato un Presbitero, missionario e fondatore francese dell'istituto delle Suore della Provvidenza e delle vergini insegnanti.

Biografia

Nacque a Cutting in Lorena, sestogenito di Jean Moye e di Catherine Demange. Suo fratello maggiore, seminarista, gli apprese i primi rudimenti di latino, continuò i suoi studi al collegio di Pont-à-Mousson. In seguito completò i suoi studi i filosofia nel collegio gesuita di Strasburgo e nel seminario di Metz nel 1751.

Fu ordinato sacerdote il 9 marzo 1754. Animato da un gran zelo apostolico era particolarmente sensibile ai problemi dell'educazione dei fedeli nelle campagne. Con l'aiuto di persone di cui era il direttore spirituale fondò nel 1767 la congregazione delle Suore della Divina Provvidenza, nonostante le opposizioni incontrate da alcuni suoi superiori.

Le scuole di campagna non furono sufficienti ad appagare lo zelo del beato. Vivendo continuamente a contatto del prossimo, costatava con amarezza come, di frequente, molti bambini morissero senza battesimo. Scrisse allora un opuscolo per segnalare la negligenza delle ostetriche e dei parroci della città, facendosi molti nemici. Per pacificarli, il vicario generale dovette allontanare Moye dall'ufficio di direttore spirituale del seminario e nominarlo vicario di Dieuze. Anziché scoraggiarsi, il beato ne approfittò per reclutare nuove istitutrici e fondare altre scuole. Perché la sua opera si stabilisse su solide basi scrisse per le sue Suore un Progetto delle scuole delle Figlie dette della Provvidenza per le campagne e alcune Regole e Istruzioni per la condotta delle Suore.

Profondamente animato dallo spirito missionario entrò nel 1769 nel seminario delle Missioni Straniere a Parigi, qui fu preparato per partire in missione per la Cina, che raggiunse nel 1773, dove rimase nove anni. Qui istituì, forte delle esperienze francesi, una congregazione detta delle vergini insegnanti, dedite all'assistenza dei malati e all'istruzione. Anche questa istituzione, nonostante i buoni successi fu molto osteggiata dai altri missionari delle Missioni Straniere.

Nel 1784 rientrò in Francia stanco e ammalato, il fisico intollerante al riso fu molto provato in terra cinese. Nel viaggio di ritorno, che durò quasi un anno, scrisse una Relazione della sua esperienza missionaria in Cina. A Parigi era stato preceduto da relazioni a lui sfavorevoli da parte dei superiori. I dirigenti delle Missioni Estere ne rimasero male impressionati. Senza chiedergli di abbandonare il seminario, gli permisero di ritornare nel paese natio perché si desse alla predicazione, si occupasse della formazione delle Suore della Provvidenza e raccogliesse fondi per le missioni cinesi. Pochi mesi dopo il suo arrivo in Europa, la Congregazione di Propaganda Fide approvò le opere alle quali aveva dato vita in Cina, in particolare l'Istituto delle Vergini Cristiane. La loro prosperità indusse i missionari a cambiare opinione nei riguardi del loro fondatore.

Durante la rivoluzione francese, fu imposto ai sacerdoti di giurare la costituzione civile del clero, Moye incoraggiò i confratelli alla resistenza e a causa della sua resistenza fu esiliato in Germania a Treviri con le Suore e il noviziato. Si preparò alla morte trascorrendo gli ultimi anni, nell'assistenza ai poveri e ai malati dell'ospedale, morì il 4 maggio 1793 di febbre tifoidea contratta assistendo gli ammalati.

Voci correlate
Collegamenti esterni
  • [1] Voce sul sito Santi e Beati